Per effettuare un pagamento online, sono state realizzate numerose app che rendono il tutto molto semplice ed intuitivo. Ma di quali app si tratta?
Oggi come oggi, è diventato molto semplice anche effettuare un acquisto con il proprio smartphone. Infatti, solo nel 2021, i pagamenti fatti attraverso il proprio smartphone hanno dato vita a cifre che si aggirano intorno ai 7 miliardi di euro. Sono milioni gli italiani che procedono a transazioni attraverso il mobile payment.
Ma quali sono le app più diffuse che permettono tutto ciò?
Di seguito vi elenchiamo le principali soluzioni per effettuare il pagamento con un’app scaricata sul proprio smartphone.
Era il 2014 l’anno in cui fu lanciata questa applicazione per effettuare i pagamenti su ogni dispositivo Apple.
L’Apple Pay è adatta a quei dispositivi che possiedono le funzioni Face ID e Touch ID. Non è un app che viene scaricata ma l’attivazione avviene attraverso l’applicazioni Wallet la quale è preconfigurata all’interno dei dispositivi. Sarà sufficiente inserire sul Wallet una carta di pagamento.
Ad ogni acquisto, si dovrà affiancare l’iPhone accanto al POS e autorizzare la transazione con l’impronta digitale o con il riconoscimento facciale.
Un pagamento consentito anche all’interno di tutti quei siti che sono in grado di supportare il circuito. Ogni pagamento effettuato con Apple Pay viene accompagnato da un codice di transazione univoco.
Attraverso PagoBANCOMAT un servizio che si utilizza con BANCOMAT Pay e che necessità di una verifica per controllare se la propria banca mette a disposizione o meno, questo servizio.
Sarà sufficiente scaricare l’app ed effettuare l’associazione con il proprio IBAN. E’ possibile utilizzare tale servizio anche attraverso l’App concessa dalla banca.
Per l’attivazione, bisogna aggiungere il proprio numero di cellulare insieme ad un codice di verifica.
Per recarsi sull’area riservata dell’Internet Banking, non si dovrà far altro che inquadrare il QR Code che si può reperire nella sezione BANCOMAT Pay ed effettuare la scelta del PIN.
L’app in questione è in grado di supportare smartphone Android a partire dalla versione 6 o IPhone 12 a salire.
Per quanto riguarda le transazioni in prossimità, non si va ad utilizzare la tecnologia NFC bensì il QR code.
Infatti, all’interno dei negozi capaci di supportare il circuito, non si dovrà far altro che inserire l’importo e proseguire con l’accettazione del pagamento attraverso il PIN.
Molto note sono anche le app per il pagamento del parcheggio tra cui Easy Park e MyCicero.
Sia la prima che la seconda permette di effettuare il pagamento solo dei minuti effettivi di sosta e di andare avanti con il pianificare i vari spostamenti.
Infatti, Easy Park viene utilizzato molto per i servizi Parking Planner e Find & Park, mentre MyCicero offre soluzioni integrate per metro, bus e treno oltre a dare la possibilità di comprare biglietti per i mezzi, utilizzando il proprio smartphone.
Un prodotto il cui funzionamento è molto analogo delle applicazioni descritte fino ad ora.
Sarà sufficiente scaricarle e, dopo aver realizzato un account in cui aver inserito i propri dati, si dovrà ricaricare il credito e aggiungere tutti i dati richiesti tra cui il numero di targa e una descrizione del veicolo in questione.
Nel momento in cui si dovrà effettuare il pagamento per la sosta, verrà inviato, tramite email, un talloncino riguardo alla targa che è stata inserita.
EasyPark offre anche un’altra funzione, ossia quella di integrare la gestione di ogni sosta e quella della ricarica dei vari veicoli elettrici.
Invece, MyCicero permette di ritrovare la propria vettura attraverso il GPS.
Era il 2015 l’anno in cui nacque Google Pay con il nome di Android Pay, una funzione che, a partire dal 2018, riesce a supportare anche i cellulari a partire dai modelli Android 5.0 fino ad andare avanti.
Dopo averla scaricata correttamente, non si dovrà far altro che configurarla utilizzando la propria carta di pagamento.
Inoltre, durante la transazione, sarà sufficiente affiancare il telefono al POS per completare la transazione.
Ogni qualvolta l’operazione va a buon fine, attraverso la tecnologia NFC vedremo comparire una spunta blu direttamente sullo schermo .
In poche parole, nessun dato della carta verrà condiviso con l’esercente in quanto quest’ultimo riceverà soltanto un numero criptato.
Per quanto riguarda i pagamenti on-line su tutti quei siti capaci di supportare il servizio, non si dovrà fare altro che selezionare la carta da utilizzare, tutto il resto verrà svolto direttamente dall’app, la quale invierà in automatico l’indirizzo di fatturazione a tutti gli altri dati al commerciante.
Era il 1999 l’anno in cui fu fondata PayPal, una società che nel 2002 fu acquistata da eBay per essere poi scorporata come società indipendente 13 anni dopo, ossia nel 2015.
Per realizzare un conto sarà necessario effettuare una registrazione utilizzando i dati personali, aggiungere una mail e una password e procedere con la configurazione con una carta di credito.
Ogni qualvolta si effettua un acquisto all’interno di un negozio, non si dovrà fare altro che andare nella sezione “Scansione-Paga”, andare ad inquadrare il codice QR inserire l’importo e cliccare su “invia”.
La ricevuta del pagamento dovrà essere mostrata alla cassa.
Un servizio che permette anche di inviare denaro ad un altro account. Per farlo non si dovrà far altro che andare alla ricerca del destinatario che si trova nella rubrica, scrivere rimborso e cliccare poi su “Invia”.
Il trasferimento risulta essere totalmente gratuito all’interno di l’area dell’Unione Europea. Invece, per ricevere del denaro, si dovrà utilizzare un link PayPal.me il quale dovrà essere poi condiviso con gli amici.
Era il 2015 l’anno in cui è nata Samsung 3, un servizio che è arrivato in Italia nel 2018.
Si tratta di un prodotto riservato a coloro che possiedono i dispositivi smart Samsung e che può essere supportata da diversi modelli tra cui Galaxy A5 2016 e superiori, Galaxy S6 edge+ e superiori, un’app che sui nuovi modelli risulta essere preinstallata.
Nel momento in cui si effettua un pagamento con il POS, attraverso il riconoscimento impronte digitale, un PIN o una scansione dell’iride, la transazione verrà autorizzata.
Differentemente da altre App, Samsung Pay non del necessica della visione al circuito da parte degli esercenti. Un servizio che funziona sia con la tecnologia NFC utilizzata nei POS contactless che da quella MST, un tipo di funzione che però non può essere utilizzato per gli acquisti nel nostro stato.
Attraverso la funzionalità “trasporti pubblici” è possibile effettuare pagamento prima di iniziare un viaggio a bordo di un mezzo pubblico al cui interno è presente un lettore contactless.
Un pagamento che può essere effettuato avvicinando lo smartphone.
Satispay è un’applicazione legata all’associazione al conto corrente. Dopo aver effettuato il download di tale app, per procedere all’iscrizione non si dovrà fare altro che aggiungere un codice fiscale, il codice IBAN e un documento di identità.
Nel conto corrente reale ne viene realizzato uno di moneta elettronica il quale si va a ricaricare automaticamente ogni 7 giorni, basandosi sul budget che l’utente stesso ha stabilito. La ricarica istantanea invece ha un costo di €1.
All’interno di ogni negozio, le transazioni si completano in “peer-to-peer”. In questo caso l’acquirente va a selezionare il negozio prendendo come riferimento la lista che si trova sull’app del proprio cellulare, aggiungere l’importo e procedere con il pagamento.
Dall’altra parte, chi la riceve, attraverso la versione business della medesima app, effettua le dovute verifiche e prosegue con l’accettazione della richiesta.
Dopo che la transazione è stata completata, si può scaricare anche una ricevuta.
Gli acquisti rapidi fatti al distributore automatico vengono fatti attraverso la scansione di un QR code.
Gli utenti registrati possono utilizzare non solo i pagamenti “peer-to-peer” ma anche altre funzioni, come le buste regalo digitali oltre che le ricariche telefoniche
E’ possibile effettuare anche i pagamenti per la pubblica amministrazione. Infatti, i bollettini prevedono una commissione di €1, mentre per i pagamenti di avvisi PagoPa provenienti dal portale web dell’ente creditore, le commissioni sono totalmente gratuite.
All’interno della versione business non vengono applicate transazioni per importi inferiori a €10. Una volta superata tale soglia, la tariffa che verrà applicata è di 0,20 euro.