100 euro in più sull’assegno dell’INPS per queste categorie: i fortunati in lista

In questo articolo andremo a vedere chi sono i fortunati che otterranno 100 euro in più sull’assegno dell’INPS.

Assegno INPS
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A partire da luglio è scattato l’aumento della pensione minima. Tuttavia, non tutti vedranno un aumento del loro reddito mensile.

La recente decisione del governo di attuare un aumento eccezionale riguarderà solo gli ex dipendenti e non i soggetti assistiti dall’INPS.

Di conseguenza, coloro che hanno una pensione minima di invalidità civile, ad esempio, non saranno inclusi in questo adeguamento.

Pertanto, la revisione al rialzo riguarderà esclusivamente i soggetti che hanno versato i contributi previdenziali, determinando un numero limitato di beneficiari.

Di quanto sono aumentate le pensioni

Per le persone di età pari o superiore a 75 anni, la pensione minima subirà un aumento da poco meno di 564 euro al mese a quasi 600 euro.

Viceversa, per coloro che scendono al di sotto di tale soglia di età, la rata massima di pensione ottenibile sarà limitata a 572 euro.

Poiché l’attuazione di tale aumento è prevista per gennaio, tutti gli incrementi del primo semestre 2023 saranno consolidati in un unico conguaglio, determinando un aumento complessivo di circa 200 euro per le persone anziane.

100 euro in più sull'assegno dell'INPS
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Tale provvedimento, che quest’anno comporterà un costo di 400 milioni di euro, si aggiunge al precedente aumento operato per allinearsi all’adeguamento tariffario obbligatorio, che comprende anche le prestazioni assistenziali.

Di conseguenza, a partire da gennaio, la pensione minima, precedentemente pari a 525,38 euro al mese, è stata portata a 563,74 euro, coprendo l’intero recupero dell’inflazione al 7,3%. Ma, come dicevamo, questo aumento non si applica universalmente.

L’aumento dell’importo di 500 euro sarà applicabile solo alle pensioni aziendali e professionali del Veneto, risultando interessato da un limitato 44% di beneficiari.

La decisione è stata criticata duramente da Tina Cupani, segretario generale dei pensionati Cisl FNP in Veneto.

Cupani ha espresso il suo malcontento, affermando che è ridicolo che non tutti gli anziani che percepiscono pensioni minime possano avvalersi di questi aumenti temporanei.

100 euro in più sull’assegno dell’INPS per queste categorie

Le misure volte a frenare le pressioni inflazionistiche del 2022 e del 2023 sono state attuate attraverso la Legge di Bilancio.

Tali misure sono state approvate ufficialmente dal Parlamento a dicembre e successivamente confermate con un comunicato stampa dell’INPS.

In termini di valore monetario, le persone fino a 75 anni sperimenteranno un aumento dell’1,50%, pari a un aumento annuo di 96 euro.

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Di conseguenza, ci sarà un adeguamento della somma minima mensile da 563,74 a 572,20 euro. Inoltre, ci sarà un ulteriore aumento dei fondi assegnati a persone di età superiore ai 75 anni, con un aumento del 6,4% (36,08 euro) al mese, per un totale di 599,82 euro mensili.

Questi importi rivisti saranno evidenti nella liquidazione della pensione di luglio, comprensiva di erogazioni retroattive da gennaio (48 euro per gli under 75 e 216 euro per gli over 75).

Come risulta dal Rapporto pensionati INPS 2022, si rileva che in Veneto sono complessivamente 87.669 i soggetti che attualmente percepiscono una pensione mensile pari a 500 euro.

Tuttavia, è stato chiarito dall’INPS durante la stagione primaverile che questa particolare indennità è applicabile esclusivamente alle pensioni aziendali e professionali.

Di conseguenza, un totale di 49.149 persone, pari a oltre la metà dei titolari di pensione minima, non possono beneficiare del tasso di rivalutazione.

Ciò è dovuto al fatto che la loro pensione deriva da un’indennità sociale o di altra natura. I più grandi gruppi demografici interessati da questo sono i non dipendenti che ricevono l’indennità minima.

Nel 2022 hanno registrato un aumento separato, con la loro indennità passata da 469,03 euro a 503,27 euro quest’anno.

Di conseguenza, si prevede che potranno beneficiare del bonus meno del 50% dei pensionati con pensione minima nel Veneto.

Bonus più generoso per gli Over 75

Decisamente più generoso, invece, il bonus per i pensionati di età superiore ai 75 anni, con il 78,2% che prevede un aumento fino a 550 euro.

Belluno è destinata a registrare la più alta ondata di pensionati che ricevono il bonus, con un significativo aumento del 55,88%.

Seguono da vicino Venezia con il 43,2%, Vicenza con il 41,6%, Padova con il 41,1% e Rovigo con il 36,3%. In sintesi, la maggioranza dei pensionati in gran parte del Veneto non avrà diritto al bonus.

Tina Cupani sottolinea l’importanza di affrontare la riforma fiscale e pensionistica in un approccio coordinato e concorrente. Sottolinea che preservare il potere d’acquisto degli anziani è fondamentale.

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