Per colpa dell’orologio viene comminato un numero eccessivo di multe ai posti di blocco. Per quale motivo? Andiamo a vedere.
L’insieme di norme noto come codice della strada nasce con lo scopo di disciplinare la circolazione di pedoni, veicoli e animali sulle strade.
L’attuazione e l’applicazione di questi regolamenti sono determinate da ogni singolo stato, tenendo conto del proprio quadro giuridico e degli obblighi internazionali.
Tipicamente, l’applicazione del codice della strada avviene mediante un “Regolamento di esecuzione e di attuazione del codice della strada“.
Molti conducenti hanno familiarità con l’occorrenza comune di ricevere multe per violazioni del codice stradale.
In particolare, le multe comminate nelle ore notturne, tra le 22:00 e le 07:00, hanno registrato un significativo aumento del 33% rispetto alle multe comminate nelle ore diurne.
Garantire la sicurezza stradale è della massima importanza per ogni individuo che utilizza la strada.
In particolare durante le ore notturne, la visibilità può essere compromessa e le condizioni generali della strada possono rappresentare un rischio maggiore.
L’applicazione delle multe notturne ha lo scopo di scoraggiare le azioni pericolose, in particolare quelle relative alla velocità eccessiva, alla guida in stato di ebbrezza o alla guida di un veicolo senza un’adeguata illuminazione.
Questi comportamenti aumentano notevolmente la probabilità che si verifichino incidenti stradali durante le ore notturne.
Quando si verificano violazioni alla circolazione stradale durante la notte, possono influire notevolmente sulle comunità circostanti.
La combinazione di forte rumore ed eccessiva velocità prodotta dai veicoli può disturbare il sonno dei residenti, risultando in un ambiente meno sicuro e meno piacevole.
Lo scopo dell’attuazione delle multe notturne è quello di dissuadere le persone dall’infrangere le regole e mantenere la tranquillità nelle zone residenziali.
Tuttavia, sorge la domanda sul motivo per cui queste multe hanno subito un’escalation.
Per dissuadere azioni pericolose che avvengono prevalentemente di notte, il DDL Sicurezza ha recepito una precisa normativa.
L’articolo 195, comma 2 bis, del codice della strada ricorda che la violazione degli articoli 141, 142, 145, 146, 149, 154, 174, 176, commi 19 e 20, e 178 comporta l’irrogazione di una “tariffa notturna” alle penali. Questa legislazione è esplicitamente delineata nero su bianco.
L’intenzione alla base dell’attuazione di sanzioni più severe durante questi periodi di tempo designati è quella di scoraggiare i conducenti dall’adottare comportamenti rischiosi.
Questo vale non solo per la propria sicurezza, ma anche per quella degli altri sulla strada. Aumentando i costi associati e le conseguenze delle violazioni del codice stradale, i conducenti sono incentivati a pensarci due volte prima di commettere tali infrazioni.
Si verifica la situazione in cui determinate persone sono obbligate a guidare durante la notte a causa di impegni di lavoro o altri obblighi.
Ciò spinge a chiedersi se questo regolamento possa essere considerato equo o meno per queste persone.
È importante riconoscere che non tutti i conducenti possono essere classificati come potenziali trasgressori. Pertanto, sarebbe ingiusto imporre questa restrizione a tutti senza discriminanti.
Alla luce di queste circostanze, le autorità hanno preso la decisione di attuare queste misure drastiche al fine di mitigare la maggior parte dei problemi che si verificano specificamente durante la notte.
Rispettare le norme stradali in ogni istante, inclusi gli orari serali, è fondamentale per assicurare la sicurezza di tutti i partecipanti al traffico stradale.