In questo mese di luglio 2023 viene erogato un bonus 200 euro in busta paga e sul cedolino. A chi spetta? È un bonus una tantum?
È stata emanata dall’INPS la circolare n. 135 del 22 dicembre 2022. Con questa circolare si approva la finalizzazione delle valutazioni per la documentazione previdenziale e pensionistica.
L’erogazione delle prestazioni previdenziali e assistenziali per l’anno 2023 è una tappa fondamentale del processo. La circolare comprende un esame completo di tutte le procedure che vengono intraprese.
In ottemperanza a quanto previsto dalla Legge di Bilancio, è obbligatorio erogare una pensione minima di 600 euro ai soggetti che abbiano compiuto i 75 anni o più.
Rispetto al precedente minimo di 525 euro nel 2022, c’è stato un aumento. Gli individui di età inferiore ai 75 anni riceveranno un adeguamento dell’1,5% in base all’inflazione, che si traduce in una pensione di 570 euro.
L’aumento dell’assegno per i pensionati varia ampiamente tra i diversi individui. L’entità dell’aumento è subordinata al valore complessivo dell’indennità.
L’adeguamento del 100% è applicabile solo agli assegni pari o inferiori a quattro volte il trattamento minimo, che si traduce in un massimo di € 2.101,52.
Agli assegni che superano tale soglia verranno applicati incrementi progressivi, con entità dell’aumento subordinata alle sei ulteriori fasce.
Nel mese di luglio ci sarà un ulteriore importo di 200 euro che verrà stanziato. È essenziale accertare le persone che soddisfano i criteri per ricevere questo bonus, nonché le misure necessarie per richiederlo.
Bonus 200 euro nel mese di luglio
Il risarcimento proposto offerto dal governo non sarà una singola occorrenza. Verrà invece avviato un provvedimento semestrale, a partire da luglio 2023 e che si concluderà alla fine dell’anno.
La previsione delineata nel decreto Lavoro, approvato dal governo Meloni il 5 maggio, prevede l’erogazione di un bonus di200 euro. Questo bonus è la diretta conseguenza di una diminuzione del carico fiscale, che si traduce in un aumento di circa 50 euro delle retribuzioni dei dipendenti.
A partire da luglio e fino alla fine del 2023, i dipendenti riceveranno un bonus. Tuttavia, cosa accadrà dopo? L’obiettivo del governo è quello di stabilire questa misura come un appuntamento fisso.
Per effetto della riduzione del cuneo fiscale, i dipendenti possono ora beneficiare di un ulteriore bonus busta paga di 200 euro attraverso l’attuazione del Decreto Lavoro.
Chi sono i beneficiari
In vigore da luglio fino a dicembre 2023, è stata avviata l’attuazione dell’esenzione relativa ai contributi sia al 6% che al 7%.
A differenza del precedente organo di governo, la riduzione del cuneo contributivo non sarà un evento singolare, ma sarà ripartito in modo uniforme nell’arco di sei mesi.
Un aumento dello stipendio di quattro punti percentuali comporta un aumento proporzionale della retribuzione complessiva.
La riduzione delle imposte per i redditi inferiori a 35.000 euro è passata dal 2% al 6%. Analogamente, per le retribuzioni inferiori a 25.000 euro, le ritenute per contributi sono aumentate dal 3% al 7%.
La distribuzione dei fondi destinati agli stipendi dei lavoratori non sarà uguale per tutti gli individui. Tuttavia, questa discrepanza è minima, pari a pochi euro. L’assegnazione di questi fondi sarà basata su scaglioni di reddito, come indicato di seguito:
- fino a 15.000 euro di reddito: 10 euro netti;
- fino s 20.000 euro di reddito: 11 euro netti;
- fino a 25 mila euro di reddito: 14 euro netti;
- fino 30.000 euro di reddito: 15,3 euro netti;
- fino a 35.000 euro di reddito: 16,4 euro netti.
D’ora in poi, il premio in busta paga continuerà ad essere erogato fino alla fine dell’anno. Tuttavia, l’amministrazione Meloni ha puntato a trasformare questo provvedimento in un appuntamento fisso.