Se hai una casa in affitto, ecco le spese che devono essere sostenute dal proprietario dell’immobile presente nel condominio.
Se hai deciso di affittare una casa, sia che tu sia un inquilino alla ricerca di nuovo alloggio o un proprietario intenzionato a mettere la tua proprietà sul mercato degli affitti, è importante conoscere le spese da sostenere. Affittare una casa comporta, infatti, una serie di responsabilità finanziarie, sia per l’inquilino che per il proprietario. In questo articolo esploreremo, nel dettaglio, quali sono le spese che spettano al proprietario quando si tratta di affitto e come gestire eventuali problemi legati ai pagamenti.
Il contratto di affitto è un accordo legale tra il proprietario di una casa (chiamato locatore) e l’inquilino che desidera occuparla.
Questo documento stabilisce i termini e le condizioni dell’affitto, inclusi il canone mensile, la durata del contratto, le responsabilità delle parti coinvolte e altre clausole specifiche.
In genere, il contratto di affitto contiene informazioni importanti come l’indirizzo esatto della casa in affitto, la data di inizio e fine del contratto, l’importo del canone mensile da pagare dall’inquilino al proprietario e la modalità di pagamento.
Oltre a queste informazioni essenziali, il contratto può anche includere disposizioni riguardanti eventuali spese accessorie come utenze (luce, acqua), tasse condominiali o spese per la manutenzione ordinaria dell’immobile.
È fondamentale leggere attentamente tutte le clausole del contratto prima di firmarlo, per evitare sorprese o malintesi futuri.
È importante sottolineare che un contratto di affitto deve essere redatto per iscritto affinché abbia validità legale. Ciò offre protezione, sia all’inquilino che al proprietario, nel caso si verifichino controversie o problemi durante il periodo d’affitto.
Ricorda sempre che ogni contratto può variare a seconda delle circostanze specifiche e degli accordi tra le parti coinvolte.
Se hai dubbi o domande sul contenuto del tuo futuro contratto d’affitto, non esitare a consultare un professionista immobiliare o un avvocato specializzato nella materia.
Dopo aver compreso che il contratto di affitto è il documento legale che regola i diritti e gli obblighi tra proprietario e inquilino per la locazione di una casa, bisogna passare al passaggio successivo.
Quali sono le spese a carico del proprietario quando si tratta di un affitto?
Innanzitutto, è importante chiarire che il proprietario è responsabile delle spese ordinarie di manutenzione dell’immobile.
È compito del proprietario sostenere le spese di installazione, che comprendono sia lavori che servizi a lungo termine. Queste spese sono relative alla manutenzione straordinaria, ovvero a tutte quelle attività che richiedono interventi più sostanziali e vanno oltre la normale manutenzione ordinaria.
Un esempio di tali spese è l’installazione di una nuova caldaia o la sostituzione di tubi dell’acqua o del cancello, che sono a carico del proprietario stesso.
Inoltre, il proprietario è responsabile delle spese per allacciarsi alla rete fognaria, nonché per l’installazione o la sostituzione degli impianti elettrici e di riscaldamento.
Il proprietario ha anche l’onere di occuparsi delle parti comuni dell’edificio. Tra queste spese ci sono l’installazione di cartelli segnalatori, di zerbini nelle aree comuni, di armadietti, cassette postali.
Inoltre, egli deve sostenere le spese relative all’occupazione del suolo pubblico e ai lavori condominiali.
Nel caso in cui l’appartamento sia affittato, è responsabilità del locatore sostenere tutte le spese che non rientrano nella piccola manutenzione. Queste spese riguardano principalmente i lavori e le attività che interessano gli spazi comuni e tutti i condomini.
Le spese a carico del locatore includono il rifacimento e la manutenzione straordinaria delle facciate, nonché degli impianti elettrici, idrici, sanitari o del gas.
Inoltre, egli è responsabile della sostituzione della caldaia, dei pavimenti rotti, dei rubinetti, presenti in bagno e/o in cucina, nonché della riparazione di finestre, porte e telai.
Inoltre, il locatore deve occuparsi dell’installazione o della sostituzione del cancello, dell’impianto di illuminazione del giardino e, se necessario, della piantumazione di alberi da giardino. Sarà anche suo compito ristrutturare il tetto e rifare gli intonaci, nonché installare l’impianto televisivo.
Quali sono le spese a carico dell’inquilino previste da un contratto di affitto? È una domanda comune che molti si pongono quando decidono di prendere in affitto una casa. Ecco una panoramica delle spese che, solitamente, ricadono sull’inquilino.
Innanzitutto, l’affitto mensile è la principale spesa a carico dell’inquilino. Questo importo viene stabilito nel contratto di affitto e deve essere pagato puntualmente ogni mese.
Oltre all’affitto, l’acqua, il gas e l’elettricità sono generalmente considerate responsabilità dell’inquilino. Queste bollette vengono emesse direttamente dal gestore e devono essere pagate regolarmente per garantire il funzionamento degli impianti domestici.
Alcuni inquilini potrebbero anche dover coprire le spese condominiali, se previste nel contratto di locazione. Queste possono includere la manutenzione degli spazi comuni o i costi dei servizi condivisi come ascensori o giardini.
La tassa sui rifiuti può variare da città a città, ma solitamente è un onere a carico dell’occupante della casa in affitto.
La normativa 392/78, regola le responsabilità finanziarie degli inquilini o conduttori. Questa legge disciplina gli obblighi che gravano sul locatario riguardo alla manutenzione ordinaria, ai consumi e ai controlli vari.
Ad esempio, l’inquilino è tenuto a sostenere le spese per la sostituzione delle lampadine, la pulizia della caldaia, la riverniciatura del cancello, nonché l’installazione di telecamere di videosorveglianza o sistemi citofonici.
Anche piccoli interventi sugli impianti, come termosifoni, condizionatori d’aria e impianti idrici ed elettrici, rientrano nelle responsabilità dell’affittuario.
In pratica, la legge stabilisce che il conduttore deve pagare solo quello che effettivamente utilizza, sia oggetti fisici che servizi, come ad esempio il servizio di pulizia e manutenzione dell’ascensore.
Inoltre, spese come quelle per il passo carrabile, la duplicazione delle chiavi, la tinteggiatura delle pareti o la sostituzione dei vetri, ricadono anch’esse sulle spalle dell’inquilino.
Esistono anche spese condivise tra proprietario e affittuario, specialmente quelle legate all’amministrazione condominiale, che sono considerate un servizio da cui entrambe le parti traggono beneficio.
A titolo di esempio, per quanto riguarda il portierato, al proprietario spetta solo il 10% delle spese relative allo stipendio, all’indennità per l’alloggio e alla manutenzione ordinaria della portineria.
È importante sottolineare che le spese di piccola manutenzione a carico dell’inquilino devono essere causate dal normale deterioramento o dall’uso regolare del bene.
Al contrario, le spese derivanti da eventi accidentali o dalla vetustà del bene che richiedono manutenzione restano sempre a carico del proprietario.
Di chi è la responsabilità delle spese non pagate? La risposta dipende dal tipo di spesa e dalle condizioni stabilite nel contratto di affitto.
In generale, le spese ordinarie come il consumo dell’acqua, l’elettricità o il gas sono a carico dell’inquilino. Questi costi vengono solitamente calcolati in base al consumo effettivo ed è compito dell’affittuario sostenere tali spese.
D’altra parte, le riparazioni straordinarie o i lavori necessari per mantenere la casa in buone condizioni sono generalmente a carico del proprietario.
Ad esempio, se ci fosse un problema con il sistema idraulico o elettrico della casa durante il periodo di locazione, sarebbe compito del proprietario occuparsi della sua riparazione.
Nel contesto condominiale, il proprietario dell’immobile rimane sempre il soggetto responsabile unico nei confronti del condominio e dei vicini per ogni mancanza o violazione delle norme del Codice Civile commesse dal suo inquilino, ad esempio il mancato rispetto del regolamento condominiale.
Di conseguenza, il proprietario dell’immobile può essere soggetto a perseguimento legale anche nel caso in cui l’affittuario non effettui il pagamento dell’affitto.