Sei a conoscenza della differenza fra assegno bancario e assegno circolare? Di seguito, faremo chiarezza su questi due mezzi di pagamento.
Il sistema di pagamento basato sugli assegni è molto meno frequente rispetto ai decenni scorsi. I bonifici bancari e la presenza di carte prepagate hanno reso maggiormente semplice e immediato il modo di pagare o di ricevere una somma in denaro.
Rispetto a prima, quindi, l’assegno ha perso un po’ di “vitalità”. Resta, comunque, un sistema di pagamento molto usato per quanto concerne compravendite importanti, le quali richiedono un esborso di soldi davvero importante.
Che cos’è un assegno? Si tratta di un titolo di credito che permette al titolare di un conto corrente – detto traente – di versare una specifica somma a un altro beneficiario. Venne introdotto, nelle prime forme arcaiche, già a partire dal ‘300, nella forma di ordine di pagamento scritto.
In questo articolo, però, non vogliamo affrontare l’argomento relativo agli assegni in via generale. Vogliamo, invece, portare a conoscenza dei lettori le varie tipologie di assegno e le loro differenze. In particolare, ci soffermeremo sulle differenze rilevanti fra un assegno bancario e un assegno circolare. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Le differenze fra un assegno bancario e un assegno circolare: i dettagli
Nonostante l’avvento di ulteriori forme di pagamento, l’assegno resta molto usato per quanto concerne le spese importanti. La praticità e la sicurezza di questo titolo di credito sono notevoli. Come anticipato, cercheremo di spiegare in modo semplice le differenze fra l’assegno bancario e quello circolare.
Partiamo dall’assegno bancario. Si tratta di un titolo di credito emesso dal traente con il supporto della propria banca di riferimento. Ci riferiamo a un normale strumento di pagamento usato in sostituzione del denaro contante.
In pratica, il traente ordina al proprio istituto bancario di pagare una determinata somma in denaro a un effettivo beneficiario. La banca fornirà al cliente un blocchetto degli assegni, autorizzandolo, dunque, a poter eseguire tali movimenti finanziari dopo aver depositato la propria firma.
L’assegno bancario dovrà avere sempre la data e il luogo di emissione, l’importo, l’indicazione del beneficiario e la firma del traente, vale a dire del titolare del conto corrente che emette l’assegno.
I tempi che ha il beneficiario per incassare realmente un assegno bancario variano fra gli 8 e i 15 giorni, a seconda se l’assegno è su piazza o fuori piazza, vale a dire se è stato emesso nella stessa città in cui risiedono traente e beneficiario o meno.
Quale differenza c’è fra un assegno bancario e un assegno circolare? Ecco la risposta a questo interrogativo.
L’assegno circolare: ecco in cosa differisce da quello bancario
Abbiamo visto come l’assegno bancario verrà emesso dal traente. Per quanto concerne l’assegno circolare, invece, la situazione cambia sotto questo punto di vista sostanziale. L’assegno verrà emesso, infatti, dalla banca su richiesta dell’utente. Cosa cambia fra le due forme di pagamento?
L’assegno circolare è molto più sicuro rispetto a quello bancario. Si eviterà, infatti, il rischio legato alla possibilità che un assegno sia “scoperto”. La garanzia di copertura di un assegno circolare, dunque, sarà maggiore rispetto a quella di un assegno bancario.
Un assegno circolare è un titolo di credito che fa riferimento a una somma in denaro già presente presso l’istituto bancario nel momento esatto dell’emissione. Non sarà, quindi, il traente a essere debitore della somma verso il beneficiario, bensì lo sarà lo stesso istituto bancario.
Una compravendita importante, come l’acquisto e la vendita di una casa fra due privati, viene effettuata per mezzo di un assegno circolare, in modo tale che chi dovrà ricevere i soldi avrà una garanzia di copertura notevole.
L’assegno circolare viene rilasciato dalla banca solo se in precedenza verrà effettivamente versata dal privato la somma che dovrà coprire il tutto. Per questo motivo, la garanzia per il beneficiario sarà totale. Non si avranno mai spiacevoli sorprese in tal senso.
L’assegno circolare sarà compilato dall’istituto bancario, indicando il nome del beneficiario, l’importo dell’assegno e il luogo e la data di emissione dello stesso.