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Dal 17 al 31 luglio ci sono oltre 200 scadenze fiscali: cosa e quando devi pagare

Oltre 200 scadenze fiscali si manifesteranno dal 17 al 31 luglio. Un vero e proprio ingorgo fiscale che potrebbe mandare in tilt cittadini e imprese.

Scadenze fiscali – Oipamagazine.it

Non si può negare che l’Italia sopporti un pesante fardello fiscale. Rispetto ad altri paesi in Europa, diventa evidente che le imprese locali sono quelle che devono costantemente scavare a fondo nelle proprie tasche e pagare somme ingenti.

La Cgia di Mestre ha purtroppo riportato questa notizia, sottolineando che tra le nazioni europee, le imprese italiane contribuiscono con la quota più alta di gettito fiscale al totale nazionale. Ciò è particolarmente evidente se si confronta la situazione con quella di Germania, Francia e Spagna.

Secondo il rapporto stilato dalla Cgia di Mestre, l’Italia ha registrato nel 2022 un fatturato di 94,3 miliardi di euro, che rappresenta il 13,5% del reddito complessivo.

Questa percentuale è superiore al 10,7% della Germania (pari a 144,8 miliardi di euro di tasse pagate), al 10,3% della Francia (pari a 108,4 miliardi di euro pagati) e al 10,1% della Spagna (per un totale di 41,7 miliardi di euro pagati).

In altre parole, l’Italia mostra uno sconto di due punti percentuali in più rispetto all’aliquota media europea.

In Italia si pagano troppe tasse

Esaminando i dati forniti dalla Cgia di Mestre, siamo in grado di conoscere i contributi fiscali versati dalle imprese italiane.

Inoltre, questi dati portano l’attenzione sulle aliquote fiscali che incidono sul reddito imponibile delle diverse società.

Oltre 200 scadenze fiscali-oipamagazine.it

In Italia l’aliquota è del 27,9%, superiore a quella di Francia e Spagna, nostri principali concorrenti, che sono rispettivamente del 25,8% e del 25%.

Tra le nazioni di spicco in Europa, solo la Germania mostra un’aliquota fiscale più alta dell’Italia, al 29,8%.

Le imprese italiane hanno un carico fiscale che supera di 6,7 punti la media europea. Nell’anno 2022, la CGIA ha riferito che il carico fiscale in Italia, calcolato confrontando le entrate fiscali con il PIL, ha raggiunto un livello senza precedenti del 43,5%.

Dal 17 al 31 luglio ci sono oltre 200 scadenze fiscali

Tra il 17 e il 31 luglio esiste un cluster significativo di adempimenti fiscali. Durante questo lasso di tempo, ci sono un totale di 242 scadenze che le persone e le imprese devono rispettare.

Questo periodo è stato definito un “maxi ingorgo fiscale“, a causa dell’enorme quantità di dichiarazioni fiscali, domande e pagamenti che devono essere elaborati.

Inoltre, c’è un’ulteriore scadenza il 23 luglio per la chiusura del 730, che si aggiunge al programma già frenetico.

Nello specifico, tra il 20 e il 31 luglio, contribuenti e professionisti si troveranno di fronte alla sfida di effettuare i versamenti delle tasse con una maggiorazione dello 0,4% per il primo caveau.

Modello 730-oipamagazine.it

Tale aumento sarà calcolato in base al giorno di pagamento e sarà attuato in modo segmentato, complicando ulteriormente il processo.

Tuttavia, la questione non si conclude qui. Attualmente l’Agenzia delle Entrate trasmette segnalazioni di irregolarità.

Tra queste le più recenti relative alla liquidazione delle liquidazioni di fine rapporto effettuate nel 2019, alla sollecitazione di atti ex art. 36-ter DPR 600/73, nonché lettere di adempimento per la comunicazione di eventuali guadagni non dichiarati, tutti relativi all’anno fiscale 2019.

Inoltre, rimane la prospettiva di impegnarsi nel processo di condono fiscale, che sarà intrapreso principalmente da professionisti e contribuenti nel corso dell’estate.

Dal 17 luglio scatta la congestione dei processi tributari, data cruciale per la liquidazione di ben 79 adempimenti finanziari, tra cui l’imposta sul valore aggiunto (IVA) del mese di giugno per i contribuenti che aderiscono ai piani mensili, nonché ritenute e contributi ai dipendenti, e la seconda rata delle imposte per i titolari di partita IVA che non possono beneficiare di dilazioni di pagamento.

Inoltre, al 20 luglio sono previsti ulteriori 48 versamenti legati alla scadenza fiscale per i contribuenti che ricadono nella predetta proroga, come previsto dall’art. 4 c.3-sexies del D.Lgs. 51/2023.

Tale proroga si applica ai soggetti che esercitano attività economica e sono titolari dell’affidabilità fiscale basata su indici sintetici (Isa), che comprende quelli soggetti ad aliquote forfetarie e minime.

Tali soggetti sono tenuti ad effettuare i versamenti sulla base delle dichiarazioni dei redditi, nonché i versamenti relativi alle imposte regionali sulle attività produttive e all’imposta sul valore aggiunto.

La scadenza per effettuare questi pagamenti senza incorrere in costi aggiuntivi è il 20 luglio 2023.