A chi spetta la quattordicesima sulle pensioni 2023? Andiamo a vedere i beneficiari e l’ammontare di questa rata pensionistica aggiuntiva.
Con l’avvicinarsi della stagione estiva, anche l’arrivo della quattordicesima mensilità per i pensionati.
Recentemente l’INPS ha fornito importanti aggiornamenti in materia pensionistica, offrendo importanti chiarimenti in merito ai criteri di ammissibilità e ai corrispondenti importi erogabili in base al reddito.
Esploriamo insieme chi si qualifica per la quattordicesima 2023 e quando viene erogato questo pagamento. Di seguito troverai tutte le informazioni essenziali di cui devi essere a conoscenza.
Pensioni INPS 2023, a chi spetta la quattordicesima?
La quattordicesima mensilità per i pensionati è un importo in più rispetto alla pensione erogata dall’INPS nel mese di luglio (o nel mese di dicembre, in determinate circostanze eccezionali) di anno in anno.
Tale mensilità è stata prevista dall’articolo 5, commi da 1 a 4, del decreto-legge 2 luglio 2007, n. 81, successivamente convertito in legge 3 agosto 2007, n. 127, con alcune modifiche.
Hanno diritto a percepire la quattordicesima coloro che soddisfino questi requisiti:
- 64 anni di età che sono stati compiuti alla data del 30 giugno 2023;
- reddito individuale complessivo tra 1,5 e 2 volte il trattamento minimo, ossia 563,74 euro, con un massimo di 14.657,24 euro all’anno.
Hanno diritto a percepire un’ulteriore quattordicesima mensilità di pensione tutti i pensionati affiliati ad AGO o gestioni sostitutive, esclusive ed esenti.
Questa prestazione è applicabile ai beneficiari di pensioni di vecchiaia, invalidità o pensionamento anticipato, nonché pensioni ai superstiti.
La stessa disposizione si estende anche agli ex titolari di pensione INPGI in possesso dei necessari requisiti.
La pensione per l’anno 2023, nello specifico la quattordicesima rata, non comprende prestazioni quali l’invalidità civile, l’Ape sociale, gli assegni sociali e l’isopensione.
Ciò vale anche per le pensioni interessate da sostituzione da parte dello Stato o da indennizzi da parte degli enti locali, trattamenti pensionistici per lavoratori extracomunitari rientrati in patria e pensioni ex SPORTASS.
Come viene calcolata la quattordicesima?
Come detto in precedenza, hanno diritto alla quattordicesima i pensionati che soddisfano i criteri reddituali stabiliti annualmente. L’importo preciso è determinato considerando i seguenti fattori:
- reddito;
- i contributi versati;
- tipologia di pensionato, se è dipendente o autonomo.
Secondo l’INPS, in relazione al calcolo, i redditi per la quattordicesima del 2023 sono così valutati:
- nel caso in cui il beneficio sia percepito per la prima volta, saranno ricompresi tutti i redditi acquisiti dal soggetto nell’anno 2023;
- in alcuni casi, devono essere contabilizzati eventuali ricavi generati da servizi che richiedono la segnalazione all’Anagrafe Centrale dei pensionati nel 2023, nonché eventuali ricavi generati nel 2022 che sono separati da tali servizi.
Nel 2023 la quattordicesima è a favore dei pensionati che hanno un reddito complessivo non superiore al doppio dell’importo minimo della pensione (che è di 563,74 euro al mese).
L’importo esatto può variare, partendo da un minimo di 336 euro e arrivando fino a un massimo di 655 euro.
Quando viene erogata la quattordicesima?
Per tutti i soggetti in possesso dei requisiti richiesti entro il 31 luglio dell’anno di riferimento, la quattordicesima mensilità aggiuntiva per i pensionati sarà erogata unitamente alla mensilità di luglio 2023.
La quattordicesima viene erogata automaticamente a tutti i beneficiari per i quali l’Istituto ha a disposizione i dati relativi al reddito necessari per l’elaborazione.
Coloro che non ricevono l’indennità ma ritengono di averne diritto possono presentare una richiesta di ricostituzione tramite il servizio online o i patronati.
La quattordicesima sarà assegnata automaticamente con la rata del mese di dicembre 2023 ai pensionati che:
- raggiungono il requisito anagrafico a partire dal 1° agosto 2023 (per le pensioni in gestione ai sistemi integrati);
- raggiungono il requisito anagrafico a partire dal 1° luglio 2023 (per le pensioni della Gestione pubblica) fino al 31 dicembre 2023.
A questi si aggiungono coloro che sono andati in pensione quest’anno.