RdC, 350 euro con nuovo ISEE da questo mese: pagano regioni e comuni

Il Reddito di Cittadinanza ufficiale sta per andare in pensione, ma presto potrebbero esserci ulteriori novità in tal senso. Ecco tutto quello che accadrà nei prossimi mesi, in caso di ISEE sotto determinati parametri.

Attestazione isee
Attestazione isee-oipamagazine.it

Come tutti ben sappiamo il Governo Meloni ha deciso di togliere la misura del RdC – Reddito di Cittadinanza – introdotto qualche anno fa nel nostro Paese. Da settembre molti nuclei familiari che beneficiano di questa misura assistenziale non avranno più tutto ciò garantito.

Chi ha fatto richiesta di RdC nei primi mesi di quest’anno, comunque, potrà ancora contare su questo aiuto statale nei 7 mesi successivi a partire dalla richiesta. Chi ha avuto il diritto di accedere al Reddito di Cittadinanza ad aprile, quindi, avrà garantito l’assegno fino a ottobre. Dal mese successivo, invece, non avrà più diritto a tutto questo.

Come chiarito dal Decreto Lavoro di maggio, promosso dal nuovo Governo con a capo Giorgia Meloni, RdC verrà sostituito da 2 misure diverse. La prima riguarda il cosiddetto reddito di inclusione, mentre la seconda è una specie di supporto per la formazione e per il lavoro.

Quali sono i requisiti per poter accedere alle 2 misure che sostituiranno il Rdc? Scopriamo il tutto nel prossimo paragrafo. Di seguito, inoltre, vedremo la nuova misura alla quale starebbero pensando alcuni comuni e regioni per contrastare la povertà. Ecco tutti i dettagli in tal senso.

Fine del RdC: ecco il bonus da 350 euro in questo caso

Il nuovo Governo ha scelto di differenziare le categorie di persone che non potranno essere impiegate in ambito lavorativo da quelle, invece, che avranno tale possibilità. Il reddito di inclusione sostituirà il RdC e spetterà ai nuclei familiari con all’interno un disabile, un minore o almeno un over 60.

Supporto per Formazione e Lavoro
Supporto per Formazione e Lavoro – oipamagazine.it

Questa assegno varia in base alle diverse situazioni e potrà andare da un minimo di 480 euro all’anno a un massimo di 6 mila euro annui. Nei casi di reddito basso, inoltre, potrebbe aggiungersi anche una somma aggiuntiva per il pagamento dell’affitto della casa.

Chi, invece, avrà possibilità di andare a lavorare, non vedrà più garantito il RdC, bensì esso potrà essere sostituito da un supporto per la formazione e per il lavoro del valore di 350 euro al mese. Bisognerà avere un’età compresa fra i 18 e i 59 anni, non poter accedere al reddito di inclusione e avere un reddito annuo non superiore ai 6 mila euro.

In tal caso, potrebbe spettarti questo aiuto da 350 euro. Esistono, però, altre condizioni da rispettare. Sarà necessario, infatti, seguire obbligatoriamente corsi di formazione, in modo tale da aver accesso in futuro a una occupazione. La durata di questo assegno mensile verrà riconosciuto per 12 mensilità.

Il Reddito di Cittadinanza, quindi, sarà sostituito a settembre da queste 2 forme assistenziali diverse. Ma si dirà davvero addio per sempre a questo aspetto? Scopriamo cosa potrebbero mettere in atto in futuro diverse regioni e comuni del nostro Paese, in merito al RdC. Analizziamo le ultime novità.

Ci sarà ancora futuro per il RdC? Ecco l’idea di alcune zone locali italiane

Il Governo italiano ha scelto di modificare radicalmente il vecchio RdC. Esso, però, potrebbe essere ancora mantenuto a livello locale, in alcune regioni e in vari comuni del nostro Paese. Cosa potrebbe accadere nei prossimi mesi? Ecco tutte le informazioni in tal senso.

Novità sul Reddito di Cittadinanza
Novità sul Reddito di Cittadinanza – oipamagazine.it

Il sostegno contro la povertà potrebbe essere mantenuto in modo simile al passato a livello locale. Il comune di Roma, la regione Campania e la Toscana, infatti, sono solo alcuni dei luoghi del nostro Paese che starebbero pensando a garantire un assegno fisso mensile a chi non ha lavoro e ha un reddito non consono a uno stile di vita soddisfacente.

Le ultime notizie parlano anche della Puglia e dell’Emilia Romagna che starebbero pensando di garantire ai propri cittadini una misura assistenziale ulteriore. Potrebbero, quindi, essere stanziati dei fondi per aiutare diversi nuclei familiari a superare questo difficile momento dal punto di vista economico.

Resta ancora da vedere l’organizzazione di questi possibili RdC a livello locale e, soprattutto, i fondi che le regioni e i comuni riusciranno a mettere in campo per garantire il sostegno a tutte le famiglie in difficoltà.

Tali misure non andrebbero a sostituire quelle già messe in atto dal Governo, bensì potranno essere delle aggiunte per molte famiglie del nostro Paese. Staremo a vedere l’evolversi di questa vicenda.

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