In molti hanno un sogno nel cassetto, ossia quello di aprire un agriturismo. Ma come farlo nel modo giusto? Quali sono le soluzioni da applicare per fare in modo che questo resti aperto tutto l’anno?
Numerosi aspiranti imprenditori, i quali hanno una vera e propria passione per la natura, potrebbero pensare di esaudire i loro desiderio e quindi di aprire un agriturismo. Ma qual è il percorso giusto da seguire in questo caso? Ecco tutto il procedimento da seguire oltre che ai vari requisiti che devono essere presenti.
Prima di iniziare, vediamo insieme quali sono le varie normative regionali che indicano cosa sia necessario per l’apertura di un agriturismo, delle pratiche che quindi sono diverse da luogo a luogo.
Non mancano poi dei requisiti fissi che devono essere sempre soddisfatti, delle caratteristiche appartenenti proprio alla struttura oltre che alle indicazioni che devono seguire gli stessi titolari.
Aprire un agriturismo può essere un qualcosa che si può fare solo nel caso in cui è presente già un’azienda agricola.
Non sono importanti le dimensioni, proprio come stabilisce la stessa definizione di attività agrituristica.
Infatti, è la stessa legge a definire gli agriturismi come:
“attività di ricezione e ospitalità esercitate dagli imprenditori agricoli […] anche nella forma di società di capitali o di persone, oppure associati fra loro, attraverso l’utilizzazione della propria azienda in rapporto di connessione con le attività di coltivazione di fondo, di silvicoltura e di allevamento di animali”.
Per ciò che concerne le attività permesse, all’interno di un agriturismo si possono ospitare degli alloggi oppure inserire degli spazi di campeggio.
Si tratta di posti in cui è possibile anche somministrare bevande o pasti sia di costituzione propria che provenienti da altre aziende agricole.
E’ possibile inoltre mettere in piedi delle degustazioni di vari prodotti aziendali oltre che ad altri tipi di attività come attività sportive, escursionistiche, culturali, didattica oppure di ippoturismo.
Nel caso in cui si possiede un terreno e si sta pensando di utilizzarlo per realizzare un agriturismo, è importante fare le giuste valutazioni.
Infatti, è molto importante sapere che l’edificio di un agriturismo non si può costruire da zero ma si tratta di un tipo di lavoro che può essere fatto solo in strutture già esistenti, oppure in abitazioni da recuperare o da ristrutturare a patto che seguano le norme in vigore.
Per quanto riguarda la valutazione del locale, è importante che venga presa in considerazione la forma giuridica che l’agriturismo in questione dovrà assumere.
Infatti, se si pensa ad un agriturismo familiare è importante sapere che non si potranno ospitare più di 10 persone e che si potranno somministrare non più di 40 pasti al giorno.
Nel caso in cui si sta pensando ad un agriturismo aziendale, in questo caso si potranno ospitare non più di 60 persone e somministrare non oltre 160 pasti nell’arco di un giorno.
In base a ciò che abbiamo visto fino ad ora, è molto importante che il titolare dell’agriturismo sia un imprenditore agricolo e che l’attività agricola sia maggiore di quella turistica.
Quali sono invece le indicazioni da seguire per i lavoratori? Anche in questo caso influisce molto la forma giuridica dell’attività.
Infatti, in caso in cui si tratti di un agriturismo familiare, al suo interno potranno essere impiegati tutti i parenti di primo grado dello stesso titolare oltre che della consorte.
Sia che si tratti di una soluzione familiare che aziendale, sarà possibile utilizzare dei lavoratori che supportino l’attività i quali dovranno essere assunti con contratto a tempo indeterminato o determinato.
Per ciò che concerne l’iter, anche se questo potrebbe essere diverso da regione a regione, esistono dei passaggi che devono essere rispettati assolutamente.
Ecco di seguito il percorso da seguire per l’apertura di un agriturismo:
Dopo aver capito i vari passaggi da seguire per l’apertura di un agriturismo, passiamo al tasto più dolente, ossia quello del costo.
Oggi come oggi, avviarsi in questo mondo richiede un investimento di €150.000.
Una cifra in cui si tiene conto anche dei costi di recupero oltre che alla messa a norma dei locali e alle ristrutturazione.
Costo che include anche la procedura burocratica oltre che al pagamento delle varie materie prime, alla promozione e a quello del personale.
Insomma, un prezzo generico che potrebbe essere anche molto più alto.
Nel caso in cui non si dispone di una cifra del genere, è possibile andare alla ricerca di bandi di finanziamento o agevolazione che in genere promuove la propria regione, lo Stato italiano oppure l’Unione Europea.
Si tratta di bandi che in genere prevedono prestiti o finanziamenti che possono essere sia a copertura parziale che totale. Attraverso queste soluzioni, è possibile avviare il proprio agriturismo.
Il successo di un agriturismo sarà determinato dal modo che si utilizza per gestire le varie promozioni.
Sarà molto importante infatti cercare di far conoscere questo nuovo progetto, un qualcosa che potrebbe avvenire sia tramite il passaparola che con altre soluzioni più innovative.
Sappiamo infatti che oggi in molti sfruttano le opportunità che si ottengono con la promozione on-line.
Ed è per questo motivo che è necessario avere a disposizione un sito web ben strutturato oltre che ad essere presente sulle varie piattaforme social.
In questo modo, si potrà attirare l’attenzione e risultare interessante agli occhi di potenziali ospiti.