Chi deve pagare il passaggio di proprietà di un’auto usata: il proprietario o l’acquirente? Andiamo ad analizzare la questione.
Hai finalmente fatto una scelta definitiva riguardo all’usato più adatto alle tue esigenze? Un veicolo in particolare soddisfa tutti i tuoi criteri?
Eccellente! Sei ora arrivato al momento in cui devi passare alla fase di acquisto della tua prossima automobile, che richiede un passaggio di proprietà.
Prima di poter rivendicare con sicurezza la proprietà di un’auto usata, è imperativo completare una procedura cruciale e necessaria.
Tuttavia, la domanda rimane: chi è responsabile della copertura dei costi associati al passaggio di proprietà?
Nel frattempo, è importante definire chiaramente il processo di trasferimento della proprietà dei veicoli usati.
L’iter prevede una modalità semplice per il passaggio di proprietà del veicolo, che prevede la presentazione di una richiesta all’ACI (Automobile Club d’Italia) o al PRA (Pubblico Registro Automobilistico).
Ciò può essere ottenuto visitando una rinomata agenzia di auto d’epoca o rivolgendosi direttamente all’ufficio PRA più vicino nel proprio luogo di residenza.
Optare per quest’ultima opzione di visitare l’ufficio PRA può portare a notevoli risparmi sui costi.
L’implementazione di questo processo ha un prezzo ed è naturale chiedersi chi sia responsabile della copertura delle spese associate al trasferimento di proprietà. È il venditore o l’acquirente?
A chi tocca pagare il passaggio di proprietà della macchina?
Tra le persone che scelgono di vendere o acquistare privatamente un veicolo usato, sorge una domanda frequente: chi è responsabile della copertura delle spese associate al trasferimento di proprietà?
Per rispondere a questa domanda, è fondamentale chiarire che entrambe le parti coinvolte nella transazione sono tenute a stabilire la parte responsabile di tali costi all’interno dell’accordo contrattuale.
Non esistono disposizioni di legge o linee guida che specifichino quale parte dovrebbe sopportare l’onere della procedura di trasferimento.
Tuttavia, è consuetudine che l’acquirente si accolla tutti i costi associati alla vendita del veicolo usato.
Si raccomanda sempre di includere un accordo, preferibilmente in forma verbale, all’interno di un contratto e di determinare in modo collaborativo con l’altra parte coinvolta il luogo per il trasferimento della proprietà. In questo modo, il processo sarà semplificato e privo di potenziali errori di comunicazione.
In alcuni casi, potresti incontrare auto usate precedenti al 2015 con certificati di proprietà fisici. In tali casi, il processo necessario deve essere completato presso il comune locale o presso un’agenzia di pratiche automobilistiche.
Tuttavia, a partire dal 5 ottobre 2015, tutti i certificati di proprietà vengono emessi in formato digitale. Di conseguenza, la procedura può essere intrapresa solo presso il Dipartimento dei veicoli a motore (DMV) quando si tratta di certificati digitali.
Passaggio proprietà auto usata: in quale motorizzazione farlo?
Nel tentativo di ridurre i costi, alcuni conducenti potrebbero considerare di registrare il passaggio di proprietà nelle province con tariffe più basse.
Sfortunatamente, questa non è un’opzione, in quanto l’immatricolazione di un nuovo veicolo può essere completata solo nella provincia di residenza dell’acquirente.
Sono invece avvantaggiati i residenti di Aosta, Trento e Bolzano, in quanto l’Imposta Provinciale di Trascrizione rimane inalterata da eventuali aumenti percentuali in questi comuni.
Passaggio di proprietà dal concessionario
Nel caso in cui tu abbia scelto di affidarti ad una concessionaria per l’acquisto di un veicolo usato, è imperativo che la concessionaria in questione provveda a immatricolare ufficialmente il veicolo venduto sia presso l’ufficio provinciale della motorizzazione e il PRA (Pubblico Registro Automobilistico) entro il termine di 90 giorni.
La registrazione al PRA del cambio di proprietà è un procedimento fondamentale e abituale per il concessionario che solitamente affida un servizio di consulenza automobilistica, ossia un’agenzia di pratiche auto, in modo da svolgere queste attività che comportano di presentare tutta una serie di documenti e di pagare alcune somme (generalmente a carico dell’acquirente).
Il compratore potrebbe anche dover recarsi autonomamente presso il PRA, senza affidarsi a nessuna agenzia di pratiche auto.