Cosa accade a un mutuo se il garante dovesse morire? Si blocca oppure no? Andiamo a vedere cosa dice la legge in merito.
Nel 2022 si è registrato un significativo aumento del numero di rate dei mutui a tasso fisso e variabile.
Questo aumento può essere attribuito a una varietà di fattori, tra cui la crisi economica, le sfide affrontate durante la ripresa post-pandemia e gli sforzi della Banca centrale europea per combattere l’inflazione attuando politiche più severe sui tassi di interesse.
Gli esperti prevedono che questa fase dell’inflazione si stia avvicinando alla sua conclusione. Di conseguenza, i tassi di interesse dei mutui dovrebbero diminuire nel prossimo futuro, alleggerendo l’onere delle rate dei mutui a tasso fisso e variabile.
Ma la questione che andremo a indagare con questo articolo riguarda il garante, ossia uno degli attori principali nella stipula dei mutui.
Morte del garante del mutuo: quali le conseguenze?
Quando dipendi da un garante sul mutuo che viene a mancare, quali sono le conseguenze? La materia della garanzia fidejussoria è disciplinata da una normativa giurisprudenziale molto specifica.
Quando le persone cercano un prestito o un mutuo, è pratica comune che offrano una forma di garanzia.
Ciò comporta l’assunzione dell’assistenza di un altro individuo che si assumerà la responsabilità del debito in caso di inadempienza del mutuatario.
Questa situazione si verifica quando il mutuatario non è in grado di fornire un’adeguata garanzia del rimborso del prestito basata esclusivamente sulle proprie risorse finanziarie e sul reddito.
L’individuo che viene spesso definito garante viene interrogato in questo scenario. Il garante svolge un ruolo cruciale nel processo di prestito, in particolare nei casi che coinvolgono i mutui.
Ma cosa succede con il mutuo se viene a mancare il garante? La preoccupazione prevalente è che il prestito possa incontrare difficoltà dovute all’assenza della garanzia che ne ha facilitato l’approvazione.
Contrariamente alla credenza popolare, si presume comunemente che quando un debitore è tenuto a fornire nuove garanzie, deve anche procurarsi nuovi garanti.
Tuttavia, la realtà della questione è ben diversa. Come accennato in precedenza, la prestazione di garanzie nei prestiti e nelle ipoteche è regolamentata al fine di tutelare gli interessi di tutte le parti coinvolte.
Mutuo, si blocca se il garante muore? Ecco cosa accade
Se il garante dovesse venire a mancare, è importante notare che sia il prestito che l’ipoteca rimarrebbero inalterati.
L’accordo contrattuale tra creditore e debitore continuerebbe ad essere valido ed efficace. Non vi sarebbe alcun rischio di interruzione della procedura di affidamento e, secondo le disposizioni di legge, il debitore non è obbligato a ricercare forme alternative di garanzia per il creditore.
Ciò è dovuto al fatto che la garanzia originaria mantiene la sua validità legale ed economica.
La logica alla base di ciò è evidente: quando un garante accetta di assumere un debito o di offrire garanzie per il pagamento di un altro debitore, si impegna a rispondere dei propri beni attuali e futuri.
Di conseguenza, il coinvolgimento di beni futuri determina che il debito sarà saldato dagli eredi.
In pratica, la responsabilità assunta dal garante viene trasferita al soggetto che ne eredita i beni.
Di conseguenza, sono gli eredi del garante ad assumere la stessa posizione nell’accordo contrattuale.
Legalmente parlando, sono obbligati ad assumersi la responsabilità del debito nel caso in cui il debitore non adempia ai propri obblighi.
È un fatto innegabile che ogni erede sarà responsabile del debito in relazione alla sua quota individuale di eredità.
Nondimeno, vi sono casi in cui il patto può prevedere una specifica previsione che attribuisce al creditore la facoltà di perseguire l’intero residuo da uno solo degli eredi.
Il contratto di mutuo può contenere una disposizione che stabilisca un distinto ordine di priorità. Ad esempio, questa disposizione può imporre al creditore di chiedere prima il rimborso al debitore prima di perseguire il garante.
In generale, tuttavia, il dovere della garanzia ricade solo sui successori che hanno accettato l’eredità, sempre in base alla percentuale di eredità stabilita dalla legge o dal testamento.