Pensionati, occhio alla scadenza del 15 luglio dell’INPS: te ne pentirai amaramente

Occhio alla scadenza del 15 luglio stabilita dall’INPS, poiché in quella data scade la presentazione di una domanda fondamentale.

pericolo persone in fila
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Prendi nota della data specificata, 15 luglio 2023, in quanto funge da termine ultimo per la presentazione delle domande per determinare i prerequisiti essenziali per l’ammissibilità.

Ciò è particolarmente rilevante per le persone che hanno 63 anni e soddisfano i criteri necessari, in quanto cercano di ottenere l’accesso al programma Ape Sociale.

Sebbene non si tratti di una vera e propria forma di pensionamento, esiste una disposizione che consente alle persone di cessare di lavorare all’età di 63 anni.

Quest’anno, l’importanza della scadenza del 15 luglio non può essere sopravvalutata, poiché il mancato rispetto comporta il rischio di essere impossibilitato ad andare in pensione a 63 anni con l’Ape sociale.

Vale la pena notare che questa disposizione scadrà alla fine dell’anno e non ci sono garanzie sulla sua continuazione nel 2024.

Di conseguenza, il pensionamento a 63 anni potrebbe non essere fattibile nemmeno nell’anno successivo.

Coloro che ritengono di aver raggiunto uno stato di maturità, o prevedono di raggiungerlo entro i prossimi mesi, e sicuramente entro il 31 dicembre 2023, hanno ancora pochi giorni per raccogliere tutte le pratiche necessarie e presentare la domanda per la certificazione di idoneità per l’Ape sociale all’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS).

Per coloro che non sono in grado di rispettare la scadenza del 15 luglio, c’è un’ulteriore possibilità di presentare domanda entro il 30 novembre.

Tuttavia, è importante notare che esiste il rischio di risorse disponibili insufficienti per tutti i richiedenti, che potrebbero comportare il rifiuto della loro richiesta.

Se il tuo obiettivo è entrare rapidamente in uno stato di “pensionamento” al fianco dell’Ape Sociale, è imperativo che tu prenda in considerazione la scadenza imminente e adempia a tutte le procedure necessarie richieste dall’INPS per accedere al noto anticipo pensionistico.

Cos’è l’Ape sociale e quanto spetta

La misura dell’Ape Sociale, recepita dalla precedente amministrazione di centrosinistra attraverso l’articolo 1, commi da 179 a 186, della Legge di Bilancio 2017, era finalizzata a prevedere agevolazioni per specifiche fasce di lavoratori.

Il sistema pensionistico prevede un avanzamento nella forma dell’Ape sociale per i soggetti che non hanno ancora diritto alla pensione ordinaria di vecchiaia.

Tale anticipo consente loro di percepire un’indennità sostitutiva per un periodo di 12 mesi, invece dei soliti 13 mesi.

Scadenza del 15 luglio Ape sociale
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L’importo di tale indennità è determinato sulla base della rata mensile di pensione al momento in cui il soggetto accede al beneficio.

Tuttavia, è importante notare che l’importo massimo che può essere ricevuto è di 1.500 euro. Inoltre, l’indennità non è soggetta a rivalutazione annuale e non può essere integrata con l’integrazione salariale minima.

Un vantaggio è che le persone che utilizzano l’Ape sociale non devono affrontare spese o conseguenze, in quanto il governo si assume la responsabilità dell’avanzamento della pensione.

Tale riconoscimento è reso possibile attraverso un prestito erogato da un istituto finanziario, con rimborso interamente gestito dallo Stato.

I requisiti

Il riconoscimento di questo trattamento speciale è attribuito alla vulnerabilità degli individui specifici ai quali questa opzione è assegnata.

Per accedere all’Ape sociale è indispensabile soddisfare un criterio fondamentale, disponibile solo per le persone che hanno almeno 63 anni. Tale criterio richiede l’appartenenza ad una delle seguenti categorie:

  • le persone che hanno subito la perdita involontaria del lavoro e sono state disoccupate negli ultimi 36 mesi prima della fine del rapporto di lavoro, avendo lavorato come dipendenti per un minimo di 18 mesi durante tale periodo;
  • i caregiver che hanno prestato assistenza al coniuge o a un parente di primo grado che convive con una disabilità in modo significativo e continuativo per una durata minima di sei mesi;
  • diminuzione della capacità lavorativa (cd invalidità civile) pari o superiore al 74%.

Per soddisfare i requisiti di cui alla legge n. 234/2021, le persone devono aver esercitato attivamente una delle professioni impegnative designate per un minimo di 7 anni nell’ultimo decennio o per un minimo di 6 anni negli ultimi 7 anni. Tali professioni sono specificate nell’allegato 3 della citata legge.

In relazione al requisito contributivo, i primi tre scenari prevedono 30 anni di contribuzione, mentre lo scenario più impegnativo richiede 36 anni.

Tuttavia, esiste una disposizione che alleggerisce l’onere per le donne, in cui i requisiti contributivi sono ridotti di 12 mesi per ogni figlio, con una riduzione massima di 2 anni.

Ape sociale 2023, la scadenza del 15 luglio

Come previsto, la prima fase cruciale per l’accesso all’Ape sociale richiede la presentazione di una domanda di verifica dei criteri di ammissibilità. Tale domanda deve essere tempestivamente inoltrata all’INPS nei termini prescritti.

La scadenza originale per la presentazione era il 31 marzo 2023, fermo restando che le risorse sarebbero state esaurite per allora.

Tuttavia, non essendo ancora esaurite le risorse, è stata fissata una nuova scadenza del 15 luglio 2023.

INPS
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Presentando la domanda prima di questa nuova scadenza, c’è un’alta probabilità – anche se non assoluta certezza – che si possa andare in pensione all’età di 63 anni, a condizione che siano soddisfatti tutti i requisiti necessari.

Se vi sono risorse residue, la scadenza del 30 novembre 2023 diventa obbligatoria.

Ci sono più opzioni disponibili per le persone per inviare i loro requisiti di verifica. Possono autonomamente presentare la domanda direttamente attraverso l’area riservata MyInps oppure richiedere assistenza chiamando il numero verde Inps o consultandosi con un patronato.

Ciò vale sia per coloro che hanno già soddisfatto i requisiti richiesti, sia per coloro che intendono farlo entro la fine dell’anno.

I soggetti che hanno già soddisfatto tutti i criteri necessari sono invitati a presentare sia una domanda di valutazione che una domanda di accesso all’Ape Sociale.

Tuttavia, è imperativo che queste persone abbiano concluso ufficialmente le loro mansioni lavorative, in quanto questo è un prerequisito fondamentale per l’idoneità. In tal modo, possono assicurarsi di non perdere i benefici accumulati.

Al contrario, tutti i soggetti, ad eccezione del suddetto gruppo, avranno la possibilità di presentare la propria domanda di accesso una volta soddisfatti i criteri necessari.

Tale inoltro può avvenire solo se hanno ricevuto risposta positiva in merito alla valutazione dei requisiti dichiarati entro il 15 luglio.

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