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In tutti questi casi non puoi vendere casa: quasi nessuno lo sa ma è proprio così

Ci sono specifici casi in cui non si può vendere casa. Non tutti conoscono i limiti imposti dalla legge. Scopriamoli insieme. 

documenti vendita casa-oipamagazine.it

Hai pensato di vendere casa, ma hai scoperto che non puoi farlo? Ti sei chiesto perché? La verità è che ci sono situazioni in cui la vendita della tua abitazione potrebbe essere bloccata. E sai qual è uno dei motivi più sorprendenti e meno conosciuti? La donazione della casa. Quando una proprietà viene donata, potrebbero sorgere complicazioni che non permettono di metterla in vendita.

In questo articolo esploreremo il tema delle donazioni immobiliari e parleremo di due aspetti importanti: l’impugnazione e la revoca. Se sei curioso di sapere come funzionano queste procedure e quali limiti di tempo devono essere rispettati, continua a leggere.

Cos’è la donazione della casa

La donazione di una casa è un passaggio di proprietà che avviene in modo gratuito, senza richiesta di corrispettivi in denaro o restituzione dell’oggetto donato.

Tuttavia, è importante essere consapevoli delle norme che regolano questo tipo di transazione, tra cui la possibilità di revoca e l’impugnabilità da parte degli eredi del donante.

Queste circostanze possono destare preoccupazione nei potenziali acquirenti di una casa ricevuta in donazione ed è per questo che la legge richiede che tali caratteristiche siano sempre portate a conoscenza dell’acquirente.

Donazione della casa -oipamagazine.it

La donazione della casa è un atto di generosità in cui il proprietario trasferisce gratuitamente la sua proprietà a un’altra persona, senza richiedere un pagamento in denaro o la restituzione dell’immobile.

Questo può avvenire per vari motivi, come l’affetto tra le parti coinvolte o la volontà di aiutare un familiare o una persona cara.

Nonostante la gratuità dell’atto di donazione, esistono alcune norme legali che regolano questa transazione.

Una di queste è la possibilità di revocare la donazione. Ciò significa che il donante ha il diritto di annullare la donazione dopo averla effettuata, se si verificano determinate circostanze previste dalla legge. È importante che l’acquirente sia consapevole di questo rischio potenziale.

Contestazione da parte degli eredi del donante

La donazione è un atto tramite il quale la proprietà di una casa viene trasferita al donatario, che diventa il legittimo proprietario e può gestire il bene come stabilito dalla legge, incluso il diritto di venderla.

Tuttavia, c’è la possibilità che gli eredi del donante contestino la donazione. In tal caso, se un terzo acquirente è coinvolto, potrebbe essere costretto a restituire la casa. Questa potenziale incertezza legale e la possibilità di perdere la casa e affrontare azioni legali possono scoraggiare gli acquirenti.

D’altra parte, la revoca della donazione può essere fatta solo nei confronti del donatario. Se il donatario ha venduto la casa ricevuta come donazione, sarà obbligato a restituire il valore economico al donatore.

È importante notare che ci sono limiti di tempo sia per la revoca che per la contestazione della donazione. Oltre questi limiti, la procedura diventa prescritta e non può essere avviata.

Revoca e impugnazione

La donazione di una casa può sembrare un gesto nobile e generoso, ma è importante essere consapevoli delle implicazioni che comporta.

Quando si decide di donare un immobile, si trasferisce la proprietà a qualcun altro in modo definitivo e irrevocabile. Tuttavia, ci sono situazioni in cui il donatore potrebbe voler annullare o contestare la donazione.

La revoca della donazione è il processo attraverso il quale il donatore cerca di rimuovere l’effetto giuridico della sua precedente decisione di cedere la proprietà.

Ciò può accadere quando si verificano determinate circostanze dopo la donazione che portano il donatore a tornare sui propri passi. Ad esempio, se il beneficiario viola le condizioni stabilite dal donatore o se sorge un conflitto familiare grave.

Casa – oipamagazine.it

D’altra parte, l’impugnazione della donazione riguarda situazioni più specifiche, in cui si ritiene che ci sia stato un errore nel momento in cui è stata fatta la concessione.

Potrebbe – ad esempio – emergere una questione legale come falsità ideologica (quando una persona viene ingannata per firmare una documentazione) o vizi del consenso (come minacce o coercizione).

È importante notare che entrambe queste procedure hanno limiti di tempo stabiliti dalla legge italiana per proteggere gli interessi degli acquirenti beneficiari delle case donate.

Pertanto, se hai intenzione di impugnare o revocarne una, assicurati sempre di agire tempestivamente e consultarti con un avvocato specializzato nelle questioni immobiliari che ti guiderà su tale cammino.

I limiti di tempo da rispettare in questi casi

Quando si tratta di donazione di un immobile, è importante essere consapevoli dei limiti di tempo per procedere all’impugnazione e alla revoca. Questi sono aspetti fondamentali da tenere in considerazione, poiché non potrai vendere la tua casa se questi termini scadono.

È importante ricordare che questi limiti temporali possono variare a seconda delle circostanze specifiche del caso e delle norme legali vigenti.

Progetto di una casa- oipamagazine.it

Gli unici soggetti che possono contestare una donazione sono gli eredi legittimari se la loro quota di legittima è violata.

La quota di legittima: cos’è

La quota di legittima è determinata dal Codice Civile e non può essere diminuita; è calcolata in base al numero di eredi esistenti. Gli eredi hanno 10 anni per agire contro il beneficiario della donazione e 20 anni per agire contro l’acquirente (qualora l’immobile è venduto dal donatario).

Nel caso in cui la donazione non sia collegata a un matrimonio, il donante ha 1 anno per revocare la donazione, sostenendo l’ingratitudine del beneficiario come motivo. L’ingratitudine implica che il beneficiario abbia commesso gravi atti legalmente rilevanti contro il donante o i suoi familiari.

Inoltre, la donazione può essere revocata se il donante ha un nuovo figlio, sia biologico, adottivo o sconosciuto prima della donazione. Questa revoca può essere effettuata entro 5 anni dall’atto di donazione.