La meta preferita per le vacanze estive è il mare sia che si tratti di turisti stranieri che di Italiani. Ma le spiagge sono un patrimonio della natura che va protetto. A questo riguardo, cosa possiamo fare e cosa è vietato sulle spiagge in Italia?
Le spiagge italiane risultano essere una terra di confine a livello nazionale, le quali sono controllate dal demanio che le da in affitto ai lidi o agli stabilimenti che con ombrelloni e lettini, ospitano i vacanzieri. Ne consegue che le regole sono dettate dallo Stato e che quindi non ci sono obblighi imposti dai vari stabilimenti o dai lidi. Con questo articolo, vediamo cosa è possibile fare in spiaggia e cosa è vietato.
Anche quando si va al mare, è importante prendere il giusto atteggiamento così da rispettare coloro che verranno dopo di noi e la terra che ci ospita.
Ma quali sono le cose che possiamo fare in spiaggia? Ecco una lista dettagliata.
E’ la cosa che facciamo appena metto piede sulla spiaggia, così da poter prendere una bella tintarella sdraiati su un bel lettino.
Attenzione a mettere sempre la protezione e a non esporsi ai raggi solare durante le ore centrali della giornata le quali risultano essere sono le più calde.
Bisogna fare un’attenzione particolare ai bambini che devono essere protetti con cappellini e magliette. Inoltre, anche la scelta della crema solare è importantissima, un prodotto che si usa in modo che la nostra salute sia protetta.
È bene dare un occhio di riguardo anche all’ambiente in quanto, le creme in acqua, tendono a sciogliersi, causando l’inquinamento dei mari. Per la scelta delle creme solari, bisogna scegliere un prodotto che ha un INCI valido.
Tolti i divieti che possono essere imposti dagli stabilimenti balneari, i cani possono accedere alla spiaggia.
Non esistendo una legge che impedisca loro di stare in spiaggia, vale la regola che i cani debbano essere tenuti al guinzaglio e in caso, di cani pericolosi, anche con la museruola.
I possibili cartelli di divieto per animali, potrebbero non essere legali soprattutto se sono privo della firma del sindaco oltre che ad una data di scadenza.
Inoltre, deve esserci una motivazione scritta per portare a tale decisione.
Sulla spiaggia, ma anche sul bagnasciuga possiamo fare sport come acqua gym, nuoto, corsa o semplicemente fare una passeggiata.
Durante la passeggiata sul bagnasciuga, possiamo passare da uno o più stabilimenti balneari perché non possono impedire alle persone di passare sulla spiaggia. Possono solo impedire che vi mettiate con sdraio e ombrellone.
Nonostante i divieti degli stabilimenti balneari, per legge si può portare il proprio pranzo da casa sia per quanto riguarda i cibi che per le bevande a patto che tutto venga buttato negli appositi contenitori e non si disperda nulla nell’ambiente.
Nel caso il proprietario dello stabilimento pretenda di vedere i vostri zaini e prendere i vostri cibi, potete opporvi in quanto si tratta di un’azione illegale e si può mangiare tranquillamente ciò che si è portato da casa.
Dopo aver capito le cose che si possono fare in spiaggia, ecco le cose vietate.
Non si devono lasciare i rifiuti in spiaggia e nemmeno disperderli in mare per evitare di inquinare l’ambiente e peggiorare così il mondo delle generazioni future.
Le varie sostanze, come la plastica per esempio, impiega 450 anni per sciogliersi completamente e rilasciare microscopiche particelle di plastica.
Sulle spiagge, c’è anche il divieto di raccogliere pesci, meduse, conchiglie anche se trovate vuote, stelle marine o altri animali sia vivi che morti.
Niente pesca e nemmeno portarsi a casa un po’ di sabbia per ricordo.
Tutto quanto elencato, è punito con una sanzione amministrativa, che va da 1.549 euro per le conchiglie ai 9.286 per gli animali.
Bellissima e romantica idea quella di accamparsi sulla spiaggia per una notte, magari in dolce compagnia, mangiare e dormire sotto le stelle.
La legge purtroppo non lo permette, come non si può lasciare l’ombrellone aperto di notte in modo da trovarlo già pronto al mattino.
Non è possibile nemmeno fare i falò in quanto il legno che brucia, lascia il diossido di carbonio che, lasciato sulla spiaggia, inquina l’aria.