Pensioni%2C+ci+sono+belle+notizie+per+i+nati+dal+57+in+poi%3A+cosa+hanno+comunicato
oipamagazineit
/2023/07/08/pensioni-ci-sono-belle-notizie-per-i-nati-dal-57-in-poi-cosa-hanno-comunicato/amp/
Economia e Finanza

Pensioni, ci sono belle notizie per i nati dal 57 in poi: cosa hanno comunicato

I nati dal 1957 al 1962 potrebbero avere buone notizie in merito alle loro pensioni. Vediamo perché e quali sono le novità.

Pensionati – oipamagazine.it

In merito alle pensioni ci sono delle novità e delle ipotesi che si reggono sulla Legge di Bilancio.

Pensioni: quali sono le novità

Sulla base della nuova legge di Bilancio, ci sono delle novità relative alle pensioni. Le novità riguardano soprattutto i lavoratori che sono nati tra il 1957 ed il 1962.

La tanto attesa riforma delle pensioni, per il momento, non ci sarà. Ciò è dovuto al fatto che il Governo non ha ancora trovato un accordo definitivo. In pratica, nella legge di Bilancio non saranno affatto contenute tutte le riforme di cui si parlava.

Rimarrà quella che viene chiamata quota 41, una variazione della quota 100 e che avrebbe dovuto rivoluzionare la riforma voluta dalla Fornero. Chi dovrà andare in pensione l’anno prossimo, però, si sta chiedendo come potrà farlo. Per qualcuno sarà possibile addirittura anticipare i tempi, lasciando prima il lavoro.

Nel 2024, chi è nato nel 1957 compirà 67 anni. Ciò significa che potrà andare in pensione per anzianità. Se si dovessero avere 20 anni di contributi versati, si parla di pensione ordinaria. Se non si arriva a 20 anni di contributi, si potrà beneficiare, invece, dell’assegno sociale.

Pensione – oipamagazine.it

Nel 2024, chi è nato nel 1960, potrebbe beneficiare della pensione anticipata contributiva. Grazie a tale previsione, anche chi compirà 64 anni potrà andare in pensione anche senza versamenti. Il cedolino, però, sarà di 2,8 l’assegno sociale. La pensione di vecchiaia, invece, rimarrà come per quest’anno, ovvero con 67 anni  di anzianità e 20 di contributi, con una pensione pari a 1,5 volte l’assegno sociale.

Pensioni anticipate sì o no?

Per quanto riguarda le pensioni anticipate ordinarie si potrà lasciare il lavoro a 42 anni e 10 mesi di contributi. Questi criteri saranno in vigore fino al 2026. Le donne potranno andare in pensione anticipata ordinaria a 41 anni, con 10 mesi di contributi versati.

Nuove regole per le pensioni potrebbero essere applicate nel 2024, anche se al momento sono solo ipotesi. Una delle possibili misure riguarda l’introduzione della pensione anticipata a partire dai 56 anni per le donne e dai 61 per gli uomini, con almeno 20 anni di contributi. Questa opzione sarebbe disponibile solo per coloro che presentano un’invalidità almeno dell’80% nelle loro mansioni lavorative abituali, chiamata pensione di vecchiaia con invalidità pensionabile.

Il resto delle informazioni sono ancora ipotesi, sebbene giorno dopo giorno sembrino sempre più probabili. Ad esempio, la conferma del programma Ape sociale è più di una semplice ipotesi. Nel 2024, se la legge di Bilancio confermerà tutte le misure, sarà possibile andare in pensione a partire dai 63 anni di età, a condizione di rientrare in una delle 4 categorie protette previste dal programma sin dal 2017. Nel corso degli anni, il numero di beneficiari si è ampliato, soprattutto per le professioni gravose, che sono passate da 15 a molte di più.