Secondo l’opinione comune di molti esperti, il forno consuma anche quando non è acceso. Ecco gli accorgimenti da prendere.
Prima di acquistare un forno elettrico è fondamentale non trascurare la fase preliminare in quanto da questa decisione dipenderanno le successive spese sostenute durante il suo utilizzo.
Se le caratteristiche e il costo iniziale sono indubbiamente aspetti significativi da considerare, anche la classe energetica merita di essere esplorata.
Pertanto, è fondamentale comprendere il consumo energetico di un forno elettrico per determinare se è in linea con le nostre esigenze o se un modello a gas sarebbe un’alternativa più adatta. Questo tipo di informazioni rimane rilevante anche se in casa è già presente un forno a microonde.
L’impatto che l’utilizzo di un forno elettrico ha sulle spese può variare a seconda dello specifico modello scelto per l’acquisto. Al momento, i consumatori possono prendere in considerazione due tipi distinti di forni.
Nell’ambito delle cotture tradizionali, si può individuare un tratto distintivo nelle resistenze elettriche – tipicamente presenti in coppia, una posizionata sopra e l’altra sotto – e una griglia. È attraverso il processo di irraggiamento che questi apparecchi provocano la cottura di vari alimenti.
Questi apparecchi possiedono molteplici funzioni. Oltre agli elementi riscaldanti e alla griglia, sono dotati anche di un ventilatore. Questa ventola facilita il movimento dell’aria calda durante tutto il processo di cottura.
Inoltre, è importante distinguere tra forni statici e forni ventilati. Nel caso dei forni statici la cottura è più lenta e meno consistente.
I forni ventilati, invece, offrono un’esperienza di cottura più uniforme ed efficiente grazie al loro sistema di ventilazione integrato, che favorisce una distribuzione uniforme e rapida del calore.
Tuttavia, questo è solo graffiare la superficie. In realtà, ci sono numerosi elementi aggiuntivi che devono essere presi in considerazione. Questi fattori includono le dimensioni fisiche del dispositivo, la sua classificazione di potenza ed energia e, naturalmente, la durata per la quale viene utilizzato.
Sapevi che il massimo consumo di energia in kilowatt (kW) per un forno elettrico si verifica durante il periodo di riscaldamento iniziale?
A differenza di un consumo elettrico costante, un forno elettrico consuma più energia proprio durante la fase di riscaldamento.
Infatti è durante questa fase che la luce può sfarfallare a causa dell’aumentato assorbimento elettrico.
Ad esempio, se un forno elettrico è impostato a una temperatura di 180°C, consumerà 800 Wh (Wh) entro i primi 20 minuti, poi solo 1000 Wh dopo 60 minuti e infine raggiungerà 1500 Wh dopo 90 minuti.
La quantità di energia consumata durante la cottura è influenzata dal fatto che il forno sia ventilato o statico.
Rispetto a un forno statico, un modello ventilato consuma circa un terzo in meno di energia grazie alla rapida circolazione dell’aria, con conseguenti tempi di cottura più rapidi.
Nella nostra ricerca di risparmiare denaro e ridurre al minimo il consumo di energia, stacchiamo diligentemente le prese e spegniamo le luci a LED sugli apparecchi elettrici.
Tuttavia, potremmo trascurare una sorpresa nascosta in agguato nel nostro forno a microonde. Il forno a microonde si rivela uno strumento prezioso per tutto il giorno, ma poco sappiamo, nasconde una trappola economica.
Sorprendentemente, anche quando è spento, il forno a microonde continua a consumare energia. Ma come avviene questo, e fino a che punto consuma energia?
Se trascuriamo di scollegare il forno a microonde dalla presa elettrica, continuerà a consumare energia, portando potenzialmente a maggiori spese energetiche future.
Rimanendo collegato alla presa, rimane in modalità standby, consumando una piccola quantità di energia, circa 27-30 chilowattora. Ciò può avere un impatto sul consumo energetico complessivo e sulla successiva fatturazione.
Fare la scelta consapevole di tenerlo sempre connesso potrebbe avere un notevole impatto sulla bolletta mensile, che avrebbe potuto essere facilmente evitato.
È della massima importanza scollegare gli apparecchi e altri dispositivi elettrici, inclusi i caricabatterie, quando non sono in uso.
Questi dispositivi possiedono circuiti chiusi che conservano una quantità residua di energia immagazzinata.
Dato lo stato precario dell’economia in questa particolare epoca storica, è opportuno valutare il numero di dispositivi connessi e disconnettere tempestivamente quelli non immediatamente necessari.