Addio cartelle esattoriali, chi non dovrà più pagarle: controlla se ci sei in lista

Molte persone non dovranno più pagare le cartelle esattoriali. Basta controllare se anche tu rientri nella categoria.

Cartelle esattoriali
Cartelle esattoriali – oipamagazine.it

Le cartelle esattoriali da pagare possono essere davvero spaventose per gli italiani. Per fortuna, alcuni potranno dirgli addio.

Cartelle esattoriali: cosa sono

Sono conosciute anche come avvisi di pagamento o avvisi di mora. Esse rappresentano dei documenti emessi dall’Agenzia delle Entrate per notificare a un contribuente che è in debito con le imposte o altre obbligazioni fiscali.

Esse sono strumenti utilizzati dall’amministrazione fiscale per garantire la riscossione dei debiti fiscali e promuovere il rispetto delle norme fiscali da parte dei contribuenti.

Tali documenti vengono emessi quando un contribuente non ha pagato rapidamente le imposte dovute, come ad esempio l’IVA, le tasse sul reddito o altre tasse locali. Queste cartelle contengono informazioni sul debito, inclusi il tipo di imposta, l’importo dovuto, gli interessi di mora accumulati e la scadenza per il pagamento.

Cartelle esattoriali
Cartelle esattoriali – oipamagazine.it

Di solito, dopo averne ricevuto una, al contribuente viene concesso un periodo di tempo specificato per effettuare il pagamento. Se il pagamento non viene effettuato entro la scadenza indicata, possono essere applicate ulteriori sanzioni e interessi. È importante affrontare tempestivamente le cartelle esattoriali e adempiere alle obbligazioni fiscali per evitare ulteriori conseguenze, come ad esempio l’iscrizione a ruolo e la possibile azione di recupero coattivo da parte dell’amministrazione fiscale.

Non è escluso che determinate cartelle esattoriali presentino una sommatoria di tutti i debiti che ha una persona, anche quelli che sono caduti in prescrizione. Ciò accade perché, non essendo state ancora cancellate, risultano ancora in validità.

Quali non devono essere più pagate

Oggi, però, grazie alla Legge di Bilancio 2023, sono cancellate e dunque annullate, tutte le cartelle esattoriali che arrivano a un massimo di 1.000 euro. L’annullamento avverrà soltanto da parte dell’esattore; il contribuente non dovrà fare alcuna richiesta.

Ciò, in realtà, non è una novità, poiché si tratta di una misura prevista già nel 2019 dallo  Stralcio e saldo delle stesse cartelle.

Non è detto che tutte debbano essere saldate nell’immediato. Infatti, bisognerebbe prima verificare che motivazione di pagamento riporta e le informazioni circa le imposte per le quali non si è provveduto al pagamento.

Se si dovesse ricevere un sollecito di pagamento, allora tale pagamento dovrà avvenire al massimo 60 giorni dal ricevimento del sollecito.

Se non si dovesse essere sicuri, online si può sempre chiedere un estratto conto. Lo stesso si può fare ad uno sportello.

Una regolamentazione particolare la richiede l’IRPEF che, se contenuta nella cartella esattoriale, cade in prescrizione dopo dieci anni. Per quanto riguarda i contributi previdenziali, le multe, la tassa sui rifiuti oppure l’IMU, le cartelle esattoriali relative a questi debiti cadranno in prescrizione dopo cinque anni.

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