Nell’ultimo periodo, si diffonde sempre di più la preoccupazione per l’inquinamento idrico, un evento molto diffuso in Italia e che mette in pericolo, allo stesso momento, sia l’ambiente che la salute dell’uomo. Ma come riuscire a combatterlo?
A causa dell’acqua contaminata, è possibile trasmettere batteri nocivi e virus, andando a provocare la nascita di alcune malattie tra cui anche delle patologie molto gravi. Ma non è finito qui. Infatti, l’inquinamento idrico, ha un impatto negativo anche su colture, piante e animali.
Che cos’è l’inquinamento idrico
Nel momento in cui si parla di inquinamento idrico, si fa riferimento ad una minaccia sia per l’ambiente che per la salute.
Numerose sono le attività tra cui gli scarichi civili, l’agricoltura e l’industria che risultano essere le cause principali dell’inquinamento dell’acqua.
Molte sostanze chimiche sono scaricate nelle acque, sia direttamente che indirettamente, senza utilizzare un trattamento in grado di depurare, provocando un incremento di batteri, virus e numerose sostanze nocive.
L’inquinamento dell’acqua, è decisamente dannoso anche per l’ambiente in quanto può provocare danni sia a coltivazioni che a piante o ad animali, andando a dar vita ad un impatto per nulla positivo su quello che è l’attuale ecosistema.
Ed è per questo motivo che è di fondamentale importanza cercare di sensibilizzare le persone su quanto risulta essere importante proteggere l’acqua, andando a promuovere delle pratiche responsabili e sostenibili.
In questo modo è possibile proteggere l’ambiente e garantire un futuro per le prossime generazioni.
Le misure adottate dall’Unione Europea
Numerose sono le misure che l’Unione Europea ha adottato per cercare di trovare una soluzione all’inquinamento delle acque.
Tra queste troviamo l’incoraggiamento nell’utilizzare impianti di trattamento delle acque reflue, affiancati da sistemi fognari e da regolamentazione per quanto riguarda gli elementi inquinanti che provengono sia dall’industria che dall’agricoltura.
Nell’ultimo periodo, gli Stati che appartengono all’ONU, sono stati in grado di raggiungere un accordo storico per la salvaguardia del mare.
Il trattato in questione ha lo scopo di proteggere un terzo degli oceani, un progetto che si vuole portare a termine entro il 2030, cercando di preservare tutte quelle specie marine che corrono dei pericoli.
In base a questo accordo, sono stati stabiliti limiti per la pesca oltre che a quelli per la ricerca e l’esplorazione e per le zone di transito Marino.
Verrà anche istituita una conferenza di istituzionale, in cui si valuteranno tutti i progressi fatti dagli Stati membri.
In ogni caso, nel trattato ci sono determinati punti critici che i governi dovrebbero modificare quanto prima.
Come diminuire l’inquinamento idrico
Per cercare di diminuire l’inquinamento idrico, è molto importante l’azione della comunità insieme alla responsabilità di ogni individuo.
Cercare di utilizzare uno stile di vita che sia sostenibile insieme a dei piccoli cambiamenti da fare tutti i giorni, di sicuro potrebbe portare verso grandi risultati.
Basti pensare ai vantaggi che si ottengono se si utilizzano dei materiali biodegradabili invece della plastica e a cosa potrebbe accadere se si eviterebbero di buttare nel water degli oggetti solidi come solventi e farmaci oppure scegliere di fare la doccia piuttosto che il bagno.
Altri vantaggi si potrebbero ottenere nel momento in cui si utilizzano detergenti naturali come l’aceto bianco o il limone piuttosto che detergenti chimici e andare ad utilizzare degli erbicidi e dei fertilizzanti naturali all’interno delle zone verdi.
E’ molto importante inoltre cercare anche di sensibilizzare l’opinione pubblica e condividere con gli altri, tutti quei consigli così che ognuno di noi possa fare la propria parte per combattere l’inquinamento idrico.