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Quali sono gli ostacoli per le donne nel mondo del lavoro

Nonostante ci troviamo nel XXIII secolo, molti sono gli ostacoli che le donne sono costrette a superare nel mondo del lavoro. Ma di cosa parliamo?

Ostacoli che una donna incontra a lavoro

Nel corso degli ultimi anni, c’è stata una vera e propria crescita di sensibilità per quanto riguarda il tema dell’uguaglianza. Molte sono le iniziative che hanno si sono fatte spazio, dei progetti volti a fare in modo che le disuguaglianze potessero essere sempre di meno.

Come vive la donna la sua condizione lavorativa

Nonostante i progressi, oggi le lavoratrici si trovano di fronte a molti ostacoli presenti soprattutto nel momento in cui hanno intenzione di raggiungere una posizione nei vertici dell’azienda.

Per una donna, la possibilità di ottenere una promozioni, è molto più bassa a differenza dei colleghi uomini, oltre al fatto che portano a casa uno stipendio più basso.

Basandosi sulla ricerca “Women in Charge: analisi delle differenze di genere ai vertici delle imprese” portata avanti da Badenock + Clark insieme a JobPricing, si è scoperto che su circa 580 donne intervistate, per il 38% di loro, l’ostacolo più grande che si sono trovate ad affrontare durante la loro carriera è proprio quello in cui gli uomini, con le stesse competenze, hanno avuto un trattamento privilegiato che gli permettesse di ottenere posizioni ai vertici aziendali.

Pare inoltre che per il 36%, il problema più grande si presenti nei carichi di lavoro familiare oltre che nell’assenza di strumenti necessari per riuscire a trovare la conciliazione giusta tra lavoro e vita privata.

Per concludere, per il 21% incide molto la pratica secondo la quale alla popolazione femminile viene applicato il classico stereotipo della caratteristica maschile.

I principali stereotipi che le donne devono affrontare sul luogo di lavoro

Anche se oggi uomini e donne godono più o meno degli stessi diritti, tutti quegli stereotipi che sono nati durante il tempo, ancora non sono stati superati.

In base alle risposte che le donne intervistate in occasione della ricerca “Women in Charge” hanno dato, ecco quali sono gli stereotipi che sono principalmente emersi sulle donne in carriera, ossia quegli ostacoli che si verificano soprattutto in quelle lavoratrici che cercano di farsi strada nel mondo del lavoro.

Differenze di genere

Si tratta di una tendenza abbastanza consolidata secondo la quale si attribuisce generalmente delle competenze a uomini e donne basandosi sul genere.

Donna a lavoro- Oipamagazine.it

In poche parole, basandosi su questo stereotipo, da una donna ci si aspetta molta più sensibilità, empatia, predizione per quelli che sono gli studi letterari romanistici e capacità di mediazione. Questo è il risultato di un’operazione riduttiva abbastanza tendenziosa.

Lavoro e famiglia

Per anni, la donna è stata vista come colei che doveva occuparsi della casa e dei figli.

Una visione che in molti luoghi del nostro Paese non è ancora cambiata.

Si tratta di luoghi in cui la donna si divide tra attività familiari, prendendosi così cura dei figli, del partner e di persona avanti con l’età.

Maternità e lavoro

Una donna che lavora, riesce a conciliare, con molta difficoltà, gli impegni lavorativi con quelli familiari.

Infatti è proprio su di lei che gravano tutti quelli che sono i sensi di colpa causati dalle retaggio culturale che possono dar vita ad un senso di inadeguatezza.

Se solo si pensa che il 44% degli Europei affermano che il compito principale di una donna sia quello di prendersi cura di figli e casa, è possibile trovare una spiegazione a questo senso di inadeguatezza.

A questi dati si affiancano poi quelli secondo cui il 43% degli intervistati affermano che sia compito per prima dell’uomo si portare a casa denaro proprio come possiamo leggere anche all’interno del documento “Un’Unione dell’uguaglianza: la strategia per la parità di genere 2020-2025”.

Compenso

In Italia, la differenza di retribuzione, conosciuta anche con il nome di gender pay gap, si mostra in modo diverso in base al settore di riferimento.

In base a ciò che afferma l’Eurostat, all’interno del settore pubblico, il divario salariale è pari al 4%, una percentuale che aumenta fino al 17% nel settore privato.

In media le donne europee portano a casa un compenso inferiore del 14,1% rispetto ai colleghi uomini.

Come risolvere le disuguaglianze di genere

Un argomento che sta molto a cuore al presidente della commissione europea, Ursula von der Leyen la quale ha affermato

“Non dobbiamo aver paura di essere fieri di dove siamo arrivati o di essere ambiziosi per il nostro futuro.”

L’Unione Europea, per fronteggiare le tale disuguaglianza, nel 2022 ha realizzato una strategia per ottenere la parità di genere in quel periodo di tempo che va dal 2020 al 2025, in cui lo scopo di Ursula von der Leyen è quello di raggiungere una “Unione dell’Uguaglianza”.

Lo scopo di tale strategia è che entro il 2025, si possa raggiungere la gender equality nell’Unione Europea andando così a garantire la possibilità di esprimersi liberamente oltre che ad avere pari opportunità per quanto riguarda la realizzazione personale e partecipare attivamente a quella che è la guida della società in Europa.

Si fa riferimento ad un piano concreto che ha intenzione di muoversi con decisione in direzione di un futuro in cui si vanno a superare tutti gli stereotipi di genere oltre che i pregiudizi.

Gender Pay gap- Oipamagazine.it

Così facendo, si potrebbe addirittura ridurre il gender pay gap e ottenere un’uguaglianza anche per quanto riguarda la partecipazione e l’accesso a vari settori economici.

Nonostante siano molti i passi in avanti che sono stati fatti per raggiungere la parità di genere, sono necessari molti altri progressi per fare in modo che anche in Europa si raggiunga l’uguaglianza.

Per raggiungere questo scopo, sarà necessario lavorare in sinergia così da riuscire a superare ogni retaggio culturale che si trova ancora radicato all’interno della nostra società.