Quando può essere considerata nulla una multa comminata per il parcheggio sulle strisce blu? Andiamo a vedere i casi previsti.
Man mano che le aree urbane continuano a crescere, il compito di individuare parcheggi gratuiti diventa sempre più impegnativo.
Di conseguenza, i privati sono obbligati ad utilizzare le apposite strisce blu ea pagare la quota predeterminata stabilita dal Comune presso il parcometro più vicino.
Tuttavia, la minaccia imminente di incorrere in una multa incombe su ogni conducente, sia per mancanza di biglietto del parcheggio o per superamento del tempo assegnato. Anche pochi minuti possono attivare la penalità.
Tuttavia, non è ampiamente noto che esista una serie di circostanze in cui la sanzione può essere revocata.
Sono questi gli scenari in cui il Codice della Strada non prevede alcun obbligo di pagamento. La nostra guida completa fornisce tutte le informazioni necessarie per far revocare con successo la multa.
Parcheggiare un’auto o una moto sulle strisce blu è considerata una violazione del codice della strada, in particolare una violazione dell’articolo 157.
Coloro che commetteranno questo reato saranno soggetti a una sanzione pecuniaria, con il costo come di seguito indicato:
In entrambi i casi, il conducente ha la possibilità di pagare una tariffa ridotta se il pagamento viene effettuato entro un periodo di 5 giorni dal momento della valutazione.
In particolare, l’importo ridotto sarà inferiore del 30% rispetto alla quota originaria. È importante notare che nel calcolo del periodo di 5 giorni devono essere esclusi i giorni festivi, il sabato, la domenica e le festività nazionali.
Come previsto, ci sono situazioni in cui è possibile evitare la multa fornendo la prova che non è stato effettuato il pagamento per la sosta sulle strisce blu designate. Sebbene questi casi siano rari, sono degni di attenzione e di ulteriori indagini.
Parcheggiare sulle strisce blu è gratuito nelle seguenti ipotesi:
Eccezioni a queste ipotesi possono essere delineate nei regolamenti comunali, che a loro volta impongono l’obbligo del pagamento in ogni circostanza.
Ciò è particolarmente diffuso nelle aree di importanza storica e nelle destinazioni turistiche popolari, dove le tariffe sono applicabili anche la sera e nel fine settimana.
Per essere sicuri di non dover effettuare alcun pagamento, è fondamentale esaminare meticolosamente la segnaletica stradale o raccogliere informazioni dal sito ufficiale del Comune.
Inoltre, è importante notare quanto previsto dalla sentenza n. 95/2017 del Tar Liguria, che prevede che non si debba effettuare il pagamento sulle strisce blu se nel centro storico non è assicurata una quantità sufficiente di posti auto disponibili.
In teoria dovrebbe esserci sempre un rapporto fisso tra il numero di strisce blu e il numero di strisce bianche.
Tuttavia, per un individuo che desidera contestare la multa, diventa piuttosto impegnativo fornire la prova dello squilibrio e di conseguenza evitare la sanzione.
In precedenza, i singoli avevano la possibilità di contestare e quindi evitare il pagamento di sanzioni per violazioni relative a biglietti scaduti. Tuttavia, la Corte di Cassazione ha recentemente invalidato tale ricorso.
Al contrario, ciò non implica che i privati non possano contestare la sanzione per la sosta sulle strisce blu. In effetti, coloro che sono sicuri della propria innocenza hanno due opzioni per perseguire l’annullamento:
Esistono diversi motivi comuni per opporsi e richiedere di non effettuare il pagamento. Questi motivi in genere includono quanto segue:
Anche quando l’ingiustizia è palese, la multa non si annulla mai. È sempre indispensabile presentare ricorso e confidare nell’autorizzazione dell’autorità a revocarlo. Questo rimane l’unico metodo per eludere il pagamento della sanzione.
Fino a poco tempo fa i singoli Comuni avevano la competenza a decidere se concedere o meno l’esenzione dal pagamento dei posti auto con strisce blu ai portatori di handicap muniti di valido documento di riconoscimento rilasciato dalla ASL.
Tuttavia, a partire dal 1° gennaio 2022, tale norma è stata estesa a livello nazionale in Italia a causa dell’attuazione del Decreto Infrastrutture.
Nel caso in cui i parcheggi designati per disabili non siano disponibili, le persone con disabilità hanno ora la possibilità di parcheggiare in spazi a pagamento senza incorrere in alcun addebito.
Inoltre, se qualcuno viene ingiustamente penalizzato, ha la possibilità di eludere la multa utilizzando le procedure standard.