Sapevi che a luglio è in arrivo un nuovo bonus 300 euro? Scopriamo chi potrà richiederlo e beneficiare di questo nuovo importo.
E’ in arrivo per alcune persone un bonus 300 euro, che verrà accreditato a luglio, ma a chi spetterà? Il bonus verrà accreditato a luglio e quindi tante persone potranno finalmente gioire. Scopriamo chi potrà beneficiare di questo aumento sopra i 100 euro e del bonus una tantum pari a 300 euro che molti riceveranno a luglio sullo stipendio!
In arrivo incremento sulle buste paga
A luglio arriveranno nuovi incrementi per alcuni lavoratori sulle buste paga. Nello specifico, si tratta di aumenti che riguardano coloro che lavorano nel legno, nel sughero, sono boschivi forestali e hanno il Ccnl Legno e Arredo.
Per luglio probabilmente arriveranno ben 350 euro sulla busta paga, 100 dovuti all’aumento e gli altri derivanti da un bonus una tantum concesso per il rialzo dell’inflazione. Ma come mai questo incremento sulla busta paga di questi lavoratori? L’aumento è dovuto al rinnovo del contratto Legno e Arredo, che era scaduto lo scorso anno, precisamente in data 31 dicembre 2022.
Nel rinnovo, come aveva già sottolineato l’ex premier Mario Draghi, bisognava considerare il taglio del cuneo fiscale e fare anche interventi sui salari di livello base. Secondo Draghi, i contratti collettivi scaduti dovevano essere rinnovati. E finalmente l’accordo è arrivato, per la gioia dei dipendenti che potranno festeggiare alla grande, visto l’aumento corposo che riceveranno!
Firmato il 20 giugno rinnovo del Ccnl Legno Arredo 2023 – 2025
Il rinnovo di contratto collettivo di legno, sughero, mobile, arredamento e boschivi forestali è stato siglato il 20 giugno 2023. L’accordo è stato siglato fra FederlegnoArredo, Filca Cisl, Feneal Uil e Fillea Cgil. Con questa bella notizia possono quindi festeggiare le circa 250 mila persone che lavorano nel settore di legno, mobile, sughero, boschivi forestali e arredamento.
Dopo accese tensioni è stata apposta la firma su un contratto che ormai era scaduto da troppo tempo e che aveva lasciato i lavoratori nella più totale incertezza. Lo scorso 21 Aprile c’era stato anche uno sciopero indetto da coloro che operano in questo settore, in segno di protesta perché ancora la firma per il rinnovo non era arrivata.
Come sottolineato dai firmatari, il rinnovo non ha in alcun modo cambiato le norme riguardanti il settore. A variare è stato solamente il lato economico. Le parti firmatarie hanno convenuto che, vista l’attuale situazione economica, stravolta dall’aumento dei prezzi delle materie prime e dei generi alimentari, la cosa giusta era puntare a migliorare i salari.
In questo modo le paghe possono tornare a diventare sostanziose e consentire ai lavoratori di affrontare in modo dignitoso il caro vita tormentato da un’inflazione che corre ancora in modo vertiginoso.
Aumento dello stipendio, a quanto ammonta
Il rinnovo del Ccnl Legno Arredo 2023 – 2025 ha portato come novità un aumento in busta paga. Considerato da Fillea Filca Feneal un traguardo importante raggiunto dai lavoratori, questo rinnovo dà
conferma del sistema doppio già usato in passato, nel 2016 e nel 2020, e che ha portato tanti vantaggi. Ecco cosa prevede il rinnovo:
- Aumento immediato sulle paghe minime del 7,3%, che farà incrementare di 143 euro lordi gli stipendi dei dipendenti di quinto livello. L’aumento è pari a 102,20 euro per il livello base e a 136,95 euro per il livello medio;
- E’ previsto un bonus di 300 euro lordi una tantum, che sarà per tutti dello stesso importo e che i dipendenti riceveranno a lungo in busta paga. Non solo, a marzo 2024 verranno accreditati altri 300 euro, in modo da contenere l’attuale inflazione.
Se questo non bastasse, ecco che c’è anche un’altra buona notizia: potranno esserci ancora altri aumenti, come è accaduto con il rinnovo dei contratti nel settore della metalmeccanica. Infatti, l’accertamento dopo il mese di gennaio 2024 è stato confermato, quindi, se l’inflazione dovesse salire, ci sarebbero anche altre aggiunte sulla busta paga per compensare il rialzo.
La stessa cosa avverrà l’anno successivo, nel 2025. Già da gennaio si terrà conto del valore dell’inflazione che ha interessato l’anno precedente, quindi il 2024. Grazie a questo sistema, col passare del tempo il potere d’acquisto degli stipendi, che con l’inflazione si è drasticamente ridotto, dovrebbe essere recuperato. Questa è davvero una bella notizia e molti italiani possono cominciare a gioire fin da ora!