Da poco è stata presentata la città futuristica il cui scopo è quello di combattere il cambiamento climatico, la Dogen City.
Questo è un progetto giapponese in cui è stata realizzata una città ecosostenibile al cui interno potranno essere ospitate fino a 40.000 persone.
La Città galleggiante, Dogen City
In questa epoca l’umanità si trova davanti a numerose sfide ambientali che devono essere affrontate.
In questo periodo infatti, molti sono gli strumenti che emergono a partire dalla tecnologia fino all’innovazione, delle soluzioni perfette per riuscire a realizzare un futuro ecosostenibile capace di salvaguardare il pianeta Terra.
Tramite l’utilizzo e lo sviluppo di nuove tecnologie, è possibile riuscire a ripensare al modo di interagire e vivere con il mondo, cercando di ridurre l’impatto ambientale e andando a promuovere un modello di sviluppo che sia sostenibile e che possa essere in armonia con gli ecosistemi terrestri e con le risorse naturali.
Uno dei Paesi che da sempre risulta essere all’avanguardia per quanto riguarda l’infiammazione è di sicuro il Giappone, stato che recentemente ha confermato, ancora una volta, il suo impegno per tutelare l’ecosostenibilità tramite un progetto rivoluzionario che è stato presentato da poco.
Si tratta di una città galleggiante futuristica al cui interno è possibile ospitare circa 40.000 persone.
È un’iniziativa visionaria che vede alla guida la startup giapponese N-Ark, la quale altro non è che un esempio di come è possibile unire il rispetto per l’ambiente e lo sviluppo urbano andando, allo stesso momento, a trovare una soluzione per alcuni problemi come la sovrappopolazione, la mancanza di spazio per le abitazioni e la necessità di diminuire ogni emissione di gas serra.
Le tecnologie eco-friendly per creare una città sostenibile
Secondo il progetto della Dogen City verranno realizzate alcune isole artificiali unite tra loro andando a formare un’unione di struttura abitative, produttive e commerciali che possano garantire una qualità elevata della natura oltre che ad un impatto ambientale molto basso.
Secondo il piano, in ogni isola potranno essere ospitati fino a 10.000 abitanti, in un posto che verrà realizzato utilizzando tecnologie e materiali all’avanguardia capaci di garantire resistenza, sensibilità e leggerezza.
Le infrastrutture di ogni città potranno massimizzare, da un lato l’efficienza energetica mentre dall’altro saranno in grado di diminuire l’utilizzo di risorse naturali.
Tra i vari elementi che fanno sì che questo progetto sia innovativo, troviamo l’uso di fonti energetiche rinnovabili tra cui l’eolico e il solare oltre che all’utilizzo di sistemi per raccogliere e riciclare le acque piovane.
Ognuna di queste unità, sarà dotata di tecnologie e materiale all’avanguardia tra cui i sistemi di isolamento termico, finestre intelligenti, impianti di ventilazione naturale. Si parla di elementi che contribuiranno a mettere in piedi un ambiente salubre e confortevole per ogni abitante.
Anche per quanto riguarda la mobilità urbana, verranno adottate delle soluzioni ecocompatibili. Infatti è previsto l’uso di mezzi di trasporto con emissioni molto basse oltre che alla creazione di piste pedonali e ciclabili.
Nella città ci saranno anche zone verdi molto ampie insieme a giardini e parchi realizzati per cercare di favorire quello che è il benessere psicofisico di ogni residente oltre che a garantire la biodiversità.
Un progetto per realizzare un futuro migliore
Al momento, il governo giapponese sta controllando se questo progetto possa essere fattibile, andando quindi anche alla ricerca dei fondi utili per poterlo realizzare.
Se ogni cosa andrà secondo i piani, entro il 2040 la Dogen City potrebbe diventare realtà, andando così ad offrire una soluzione sostenibile ed innovativa per tutti i problemi che attualmente il Giappone si trova ad affrontare, ossia la carenza di spazio e il sovraffollamento.
Il progetto in questione, non risulta essere il solo esempio di città ecosostenibile. Se si fa un passo indietro e si guarda a livello internazionale, è possibile trovare delle iniziative simili.
Si tratta di quelle realizzate negli Stati Uniti con la Seasteading Institute e in Cina con il progetto Floating City.
Ognuno di questi progetti non fanno altro che testimoniare il crescente interesse verso tali soluzioni innovative oltre che alla costante volontà di andare alla ricerca di nuovi modelli per sviluppare delle città ecosostenibili.
È importante aggiungere anche che la realizzazione di queste città sono delle vere e proprie sfide sia dal punto di vista sociale che tecnico o politico.
Una delle difficoltà principali si presenta nella necessità di creare un ambiente sicuro e stabile, dei posti in cui si possa avere accesso a risorse idriche ed energetiche.
Molto importante è anche il gestire tutti gli impatti ambientali che derivano dall’uso e dalla costruzione di isole artificiali.
In ogni caso, questi progetti sono visti come una fonte di speranza oltre che ad un’opportunità che potrebbe diminuire gli effetti provocati dal cambiamento climatico.
La Dogen City risulta essere l’esempio di come la creatività e l’innovazione possono essere messi insieme per realizzare soluzioni visionarie capaci di superare quelle che sono le sfide più preoccupanti di questo periodo.
Lo sviluppo della tecnologia insieme all’intelligenza umana, oltre che all’essere consapevoli di tutte le sfide ambientali da affrontare, sta facendo sì che si realizzino delle soluzioni utopiche.
Queste infatti dimostrano che le capacità di immaginazione nel realizzare scenari innovativi, non sono soltanto un qualcosa di irreale ma possono anche prendere forma e trasformarsi in realtà concrete.