È attualmente possibile richiedere un bonus 400 euro, che è destinato a una specifica fascia d’età. Vediamo chi può richiederlo.
Con la fine dell’anno scolastico, i bambini sono ora in vacanza estiva mentre i loro genitori potrebbero ancora lavorare.
Questa tradizione annuale porta con sé le solite sfide, come quando entrambi i genitori lavorano e i loro figli sono lasciati a casa senza scuola da frequentare.
Fortunatamente, i campi estivi forniscono un prezioso servizio alla comunità durante il periodo di chiusura delle scuole.
Tuttavia, per molte famiglie, il costo del campo estivo rappresenta un onere finanziario. Per far fronte a questo, lo Stato offre misure su misura per assistere con il costo di questo servizio.
Di recente, i genitori dei figli degli studenti si sono incontrati dopo la chiusura dell’anno scolastico 2022-2023 per discutere di queste sfide ricorrenti.
Bonus 400 euro per i campi estivi: ecco come richiederlo
La stagione estiva sta per concludersi e con essa volge al termine anche l’opportunità di richiedere un bonus centri estivi.
Chi volesse ricevere fino a 400 euro di bonus per i campi estivi 2023 dovrebbe agire in fretta, perché le domande stanno per scadere.
Il “bonus campi estivi“, che può concedere fino a 400 euro a bambino, è l’oggetto dell’inchiesta di una nostra lettrice.
Questo bando è costantemente disponibile da molti anni ed è utilizzato da molte famiglie per finanziare la frequenza dei propri figli ai campi estivi.
È importante notare che le famiglie devono richiedere il bonus campi estivi 2023 se ne hanno diritto.
Come detto in precedenza, le domande per questa opportunità hanno una data di scadenza il 24 giugno.
Tuttavia, è importante notare che non tutti gli individui possono beneficiare di questo incentivo. Con solo poche ore rimanenti da applicare, il tempo è essenziale.
Il programma che consente alle famiglie di recuperare fino a 400 euro di spese relative all’iscrizione dei propri figli ai campi estivi non è accessibile a tutti i membri della società.
I criteri di ammissibilità non sono basati sulla condizione economica o sul reddito. Pertanto, è necessario ottenere ulteriori informazioni per determinare se si ha diritto a questa forma di assistenza.
I requisiti
È importante tenere presente che i campi estivi in discussione sono programmi diurni, quindi non c’è bisogno di un bonus per i genitori che richiedono assistenza serale ai propri figli.
Inoltre, la fascia di età per i bambini che hanno diritto a questo bonus è rigorosamente compresa tra i 3 ei 14 anni.
Sebbene l’attenzione iniziale fosse sui genitori che lavorano, questo vantaggio non è esclusivo per loro.
È fondamentale evitare ogni confusione tra questo bonus e quello messo in atto durante la fase pandemica dal governo Conte, che era pensato per specifiche famiglie italiane.
Il bonus era originariamente pensato per le famiglie con due genitori che lavorano ed era specificamente legato alla crisi epidemiologica in atto.
Tuttavia, l’attuale iterazione del bonus, che rimarrà in vigore fino al 2023, è riservato esclusivamente ai dipendenti della pubblica amministrazione e ai pensionati della pubblica amministrazione.
Bonus non esteso a tutti i centri estivi
Perché l’operazione bonus sia approvata, i campi estivi devono possedere qualità specifiche oltre ad avere candidati.
Nello specifico, questi campi devono allinearsi alle normative nazionali e aderire alle linee guida in materia di sicurezza, igiene e accessibilità per le persone con limitazioni fisiche.
È necessario che il centro estivo disponga di un’area dedicata ai pasti e di un’area per le emergenze mediche.
L’importo del bonus varia e dipende da diversi fattori. Per ottenere il rimborso, è necessario rimanere nel centro estivo per almeno una settimana, ma non più di quattro settimane.
In pratica, il rimborso massimo è di 100 euro a settimana. Inoltre, il reddito familiare è un fattore determinante.
Le famiglie con un ISEE pari o inferiore a 8.000 euro possono ricevere un rimborso del 100% delle spese sostenute fino a un massimo di 400 euro.
Per le famiglie con un ISEE superiore a 8.000 euro ma inferiore a 24.000 euro, il rimborso è del 95%.
Per le famiglie con un ISEE fino a 32.000 euro, il rimborso scende al 90%, mentre per quelle con un ISEE fino a 56.000 euro, il rimborso è dell’85%. Infine, per le famiglie con un ISEE ancora superiore, il rimborso è dell’80%.