Chi va ad abitare in affitto sarà esonerato dall’affrontare alcune spese di natura straordinaria. Quali lavori di casa sono di competenza del proprietario? Scopriamo tutti i dettagli su questo argomento specifico.
Sono tanti i cittadini del nostro Paese a non essere proprietari di un immobile in cui poter risiedere. Andare ad abitare in affitto, in attesa di tempi migliori per poter comprare casa, è, dunque, l’unica soluzione possibile.
Il dover andare a vivere in affitto, poi, potrà essere legato anche a particolari situazioni che si hanno per quanto concerne il lavoro o lo studio. Chi viene trasferito spesso a causa della propria mansione “itinerante”, per esempio, sarà per ovvio di cose costretto a cercare una sistemazione in affitto di volta in volta.
La stessa cosa può accadere a uno studente fuorisede all’Università. Anche in tal caso, andare in affitto diventa la soluzione più ovvia e conveniente.
Gli ultimi dati ISTAT, poi, sottolineano come oltre il 20% delle famiglie del nostro Paese non possiede una casa di proprietà e risiede in una casa in affitto.
Di seguito, però, non vogliamo fornirti altre informazioni generiche sugli affitti. Vogliamo, invece, accennare a tutte le spese che saranno a carico non dell’inquilino in affitto, bensì del proprietario dell’immobile. Scopriamo quali lavori dovrà pagare e cosa succede nel caso in cui egli si sottrae ai suoi doveri. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Le spese a carico del proprietario di casa: ecco cosa devi sapere se abiti in affitto
Nei contratti d’affitto il proprietario di casa e l’inquilino che va a vivere in affitto avranno due denominazioni precise. Il primo sarà chiamato locatore, mentre il secondo sarà il conduttore o affittuario. Quest’ultimo dovrà pagare un corrispettivo fisso mensile al locatore per poter godere del suo immobile.
La durata del contratto potrà essere variabile di caso in caso e potrà essere anche prorogata di volta in volta. Molto dipenderà, infatti, dalle singole esigenze delle due figure in questione. Anche la somma può variare in base alla grandezza della casa, alla città e alla zona maggiormente centrale o periferica di essa.
Come per ogni aspetto, anche la casa avrà le sue spese fisse ordinarie e straordinarie. Le bollette e alcune si spese di manutenzione ordinaria saranno sempre a carico del conduttore. Quelle straordinarie, invece, dovranno essere sempre a carico del locatore o proprietario dell’immobile. Queste sono le regole generali.
L’inquilino avrà tutti i diritti di far valere le sue ragione, non mettendo mano al portafoglio per i lavori di tipo straordinario dell’immobile o del condominio.
Il locatore, quindi, non avrà solo il dovere di aprire la sua casa in uno stato generale ottimale e di garantire tutti i servizi al suo interno. Egli dovrà, infatti, anche registrare in modo regolare il contratto d’affitto e dovrà provvedere al pagamento della stragrande maggioranza delle spese di natura straordinaria.
I doveri del locatore
Il proprietario di casa dovrà provvedere alla sistemazione e alla riparazione di tutti gli impianti, come quelli elettrici o di riscaldamento. Se ci sono rotture dovute all’imprudenza dell’affittuario, invece, sarà quest’ultimo a dover pagare. Se ci sono, invece, danni strutturali evidenti, allora tutte le spese saranno a carico del proprietario.
Infissi usurati, impianti non funzionanti, crepe sui muri, sistemazione dell’impianto di allarme, lavori da fare sulle ringhiere, per esempio, sono alcune delle spese di natura straordinaria che dovranno essere sostenute dal locatore.
In caso di problemi, sarà la persona in affitto a dover avvisare il proprietario di casa. Quest’ultimo accerterà il problema e inizierà la procedura per “mettere una toppa” al guasto. Anche le spese condominiali di natura straordinaria saranno a carico del locatore.
Un impegno al quale non potrà mai sottrarsi. E se tale cosa dovesse succedere? Come abbiamo anticipato, tali spese non dovranno essere eseguite dalla persona in affitto. Se il proprietario si sottrai ai suoi doveri, allora egli potrà essere portato in tribunale dall’affittuario.
In caso di guasti gravi, i quali non consentono all’affittuario di poter risiedere in sicurezza all’interno dell’abitazione, egli può sciogliere il contratto se il proprietario non si mette in regola con i lavori.
Solo in caso di abitazione inagibile, però, l’affittuario potrà sciogliere il contratto e ottenere il risarcimento. Nel caso in cui, invece, continuerà a vivere all’interno dell’immobile, allora egli sarà obbligato a pagare il canone nonostante il cattivo comportamento del proprietario.
L’unica soluzione possibile, in tal caso, sarà quella di procedere per vie legali, portando in tribunale il proprietario di casa che non rispetta i suoi obblighi sul pagamento delle spese di natura straordinaria.