È lecito posizionare una piscina gonfiabile in giardino o terrazzo? In questo articolo tratteremo la questione per togliere ogni dubbio.
Con l’aumentare della temperatura, il caldo opprimente diventa sempre più difficile da ignorare. Nelle regioni con climi caldi, una piscina gonfiabile è spesso vista come una soluzione ideale.
Per le persone che risiedono in un condominio, determinare il posizionamento perfetto di una piscina può essere un compito arduo.
Dovrebbe essere sistemato sul balcone, sulla terrazza (condivisa o privata) o in giardino? Sebbene possa sembrare un’opzione eccellente per il proprietario, è fondamentale considerare il potenziale impatto su altri residenti nelle vicinanze.
L’amministratore di condominio rimarrà inevitabilmente invischiato nella questione e dovrà essere preparato ad affrontare richieste e opposizioni.
Tuttavia, tali complicazioni possono essere aggirate fornendo in anticipo informazioni pertinenti alla parte in questione.
È possibile installare una piscina gonfiabile sul mio terrazzo privato? La risposta è inequivocabilmente affermativa: non ci sono restrizioni che lo impedirebbero!
Trattandosi, inoltre, di un’area privata, non è richiesta alcuna autorizzazione da parte del condominio.
Nei casi in cui il proprietario abbia trascurato la considerazione dei propri vicini e il loro buon senso, può essere necessario che l’amministratore di condominio intervenga e fornisca informazioni pertinenti all’interessato sui seguenti aspetti dopo aver ottenuto il consenso del proprietario e aver fornito un avviso ai vicini.
Piscina gonfiabile in giardino o terrazzo, rispettare le norme di sicurezza
È imperativo ispezionare la capacità della struttura della terrazza in quanto il peso che sopporterebbe potrebbe rivelarsi notevole, dato che trasporterebbe sia persone che acqua.
È importante notare che un metro cubo d’acqua pesa mille chilogrammi. Per determinare il peso massimo che la tua terrazza può sostenere, ti consigliamo di consultare il costruttore.
Se ciò non è possibile, sarebbe meglio rivolgersi a un’impresa edile o a un geometra per una valutazione strutturale.
La dichiarazione di cui all’art. 1122 cc è ancora vivo nella nostra mente. Prevede il divieto per chiunque di eseguire qualsiasi lavoro che possa arrecare danno agli spazi comuni o pregiudicare la stabilità, la sicurezza o l’integrità architettonica dell’edificio.
Secondo le normative in materia di gocciolamento, qualsiasi terrazza o balcone non dovrebbe avere una pendenza che provocherebbe una cascata d’acqua verso i balconi o giardini sottostanti.
Ciò significa che la pendenza del terrazzo o del balcone deve essere attentamente progettata per evitare che si verifichino incidenti di questo tipo.
Per garantire la propria privacy ed evitare di essere rimproverati per non aver rispettato la pubblica decenza, si raccomanda di attenersi a determinate linee guida.
Avvisare sempre l’amministratore di condominio
Considerati i rischi insiti nell’avere una piscina, anche piccola, sarebbe prudente informare l’amministratore e sollevare l’argomento durante l’assemblea condominiale.
Ciò consentirebbe all’amministratore di verificare che siano stati presi tutti gli accorgimenti necessari, compresa la revisione del regolamento condominiale, le prove strutturali e di carico, l’acquisizione della documentazione tecnica e dei dispositivi igienico-sanitari.
Queste misure sono fondamentali per garantire la sicurezza sia del condominio che dei suoi residenti, permettendo loro di godere dei benefici di una nuotata rinfrescante in tutta tranquillità.
Quando si utilizza un’area comune, è imperativo mantenere l’integrità architettonica dell’edificio e garantire che i diritti degli altri occupanti non siano ostacolati.
È fondamentale ricordare che ciascun conduttore ha diritto all’uso illimitato di tali spazi condivisi, purché rimanga inalterata la destinazione d’uso dell’area e non ne sia ostacolata l’accessibilità per gli altri, come previsto dall’articolo 1102 del codice civile.
Nel caso in cui la piscina si trovi su un terrazzo condiviso da più condomini, è necessario tenere conto di alcune considerazioni aggiuntive.
In particolare, è necessario attenersi alle medesime norme di cui all’art. 1102 per quanto riguarda l’utilizzo della piscina da parte di altri proprietari.
Ciò include non causare alcun danno alla proprietà o interferire con la capacità di altri di utilizzare la piscina in modo equo.