RdC, valanga di arretrati su questi conti: buona notizia per questi beneficiari

L’RdC (Reddito di Cittadinanza) sta esalando gli ultimi respiri. In attesa della sua fine, sono arrivati gli arretrati per alcuni beneficiari.

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In soli sei mesi il Reddito di Cittadinanza giungerà al termine e al suo posto subentrerà una nuova forma di assistenza finanziaria.

A partire dal primo gennaio 2024, l’Assegno di Inclusione sostituirà il RdC e sarà accessibile a tutti i residenti in Italia che soddisfano determinati criteri economici e di residenza.

Il Consiglio dei Ministri del Governo Meloni ha sancito il 1° maggio il Decreto Lavoro, introducendo l’indennità di inclusione.

Tale decreto ha posto le basi per il nuovo provvedimento. Fino a dicembre, i beneficiari di RdC riceveranno i loro pagamenti come di consueto. Nei giorni scorsi, questi beneficiari sono stati piacevolmente sorpresi dall’arrivo di vari arretrati.

Con l’imminente pensionamento del reddito di cittadinanza e l’arrivo dell’Assegno di inclusione, sono all’orizzonte cambiamenti significativi. Andiamo ad analizzarli nei dettagli.

Cosa cambia senza il Reddito di Cittadinanza?

A decorrere dal 1° gennaio 2024, i nuclei familiari con disabili a carico, i minori e gli ultrasessantenni in possesso di un ISEE valido non superiore a 9.360 euro riceveranno l’Assegno di Inclusione.

Queste famiglie hanno diritto a un assegno mensile di 500 euro, oltre a un contributo affitto di 280 euro al mese. L’importo totale annuo percepito da queste famiglie supererà i 9.000 euro.

L’amministrazione Meloni ha previsto un aumento dei nuclei familiari con individui di età superiore ai 67 anni o con grave disabilità o dipendenza.

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Di conseguenza, l’indennità di inclusione sarà di 7.560 euro annui, ovvero 630 euro mensili. Coloro che riceveranno questo beneficio sono curiosi di conoscere l’importo massimo che può essere prelevato dalla propria carta per l’Assegno di Inclusione.

Il periodo di erogazione per questa nuova forma di sussidio, rispetto al RdC, è stato esteso a 18 mesi. Dopo una pausa di un mese, il periodo di erogazione può essere rinnovato per ulteriori periodi di 12 mesi.

Il Decreto Lavoro prevede una scala di equivalenza che determina sia il requisito reddituale per l’accesso al sussidio sia l’importo definitivo dell’aiuto concesso. Ultimamente sono emersi aggiornamenti significativi in ​​merito al Reddito di Cittadinanza.

La questione che riguarda l’RdC è diventata un argomento di preoccupazione a causa di un aumento dei mesi di arretrati che in molti dovevano ricevere. Ma sono arrivate buone notizie in merito.

Reddito di Cittadinanza: in arrivo gli arretrati

Nel mese di giugno un numero significativo di soggetti che percepiscono il Reddito di Cittadinanza ha subito un’interruzione delle integrazioni a causa di un rigoroso monitoraggio da parte dell’INPS.

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Tali verifiche, comunemente denominate “controlli di sede”, sono state condotte a vari livelli e focalizzate su diversi fattori.

Tra questi, il cambiamento della condizione occupazionale, la mancata presentazione del Modulo RdC Com Esteso, attività criminose compiute dai componenti del nucleo familiare del destinatario, e la composizione dello stesso.

L’effettuazione di ricariche multiple è stata ostacolata dai vari controlli effettuati dall’INPS. Coloro che sono stati sottoposti a tali accertamenti non possono fare altro che attendere ulteriori istruzioni o ottemperare a eventuali richieste dell’INPS, come l’invio del Modulo RdC Com Esteso.

Durante questo mese di giugno, numerosi beneficiari del Reddito di Cittadinanza che aspettavano le rate arretrate hanno ottenuto il pagamento a metà mese con i corrispettivi dovuti. Nello specifico, il pagamento è stato effettuato il 15 giugno scorso.

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