Non c’è pace per coloro che intendono acquistare casa: dal mondo dei mutui arriva una brutta notizia. Si parla di un aumento oltre i 200 euro.
Nel corso di soli diciotto mesi, il panorama dei mutui ha subito una trasformazione significativa, e non in meglio.
Nel gennaio del 2022, il tasso di interesse tipico per l’ottenimento di un mutuo a tasso variabile si aggirava intorno allo 0,67%.
Attualmente, siamo alle prese con un costante aumento dei tassi che persiste da diversi mesi, con il risultato che i titolari di mutui, compresi quelli che acquistano la prima o la seconda casa, devono affrontare pagamenti mensili ingestibili.
Se hai mai scelto un mutuo con un tasso di interesse variabile, probabilmente sei consapevole dell’impatto che può avere l’aumento dei prezzi.
Per illustrare questo effetto è stata condotta una recente simulazione, utilizzando un mutuo di 126.000 euro che prevede un piano di ammortamento calcolato su 25 anni e un tasso di interesse iniziale dello 0,67%. I risultati sono stati sorprendenti.
Mutui a tasso variabile, un vero e proprio salasso
I mutui a tasso variabile possono essere un onere significativo. Il costo può aumentare da 275 euro in su, e quelli che ne risentono di più sono quelli che pagano il prezzo più alto.
Inizialmente la rata mensile per un mutuo risultava essere di circa 456 euro. Tuttavia, il costante aumento dei tassi di interesse da parte della BCE ha comportato un aumento significativo dei pagamenti.
Oggi, in media, la rata mensile ha superato i 730 euro, con un aumento di 275 euro. In altre parole, è come pagare cinque rate su tre.
È vero che i tassi di interesse sui mutui a tasso variabile possono aumentare nel tempo, ma la situazione attuale non ha precedenti e gli aumenti che ne derivano sono allarmanti.
Inoltre, l’importo stimato di 275 euro è in realtà una cifra prudente poiché ci sono innumerevoli persone che potrebbero trovarsi di fronte alla possibilità di pagare molto di più.
Inoltre, il TAN è recentemente salito al 4,67%, quasi sette volte il tasso del gennaio 2022. Di conseguenza, le persone che hanno optato per importi ridotti del mutuo dovranno comunque pagare altri 275 euro al mese.
Al contrario, coloro che hanno selezionato importi ipotecari più elevati e hanno esteso il periodo di rimborso per ridurre i pagamenti mensili potrebbero finire per pagare ancora di più a lungo termine a causa dei tassi di interesse più elevati associati al rinvio dei pagamenti.
La situazione per il tasso fisso
Come ulteriore esempio, supponiamo una richiesta di 140.000 euro con un piano di rimborso di 25 anni.
La rata mensile, che prima era di 506 euro, è ora aumentata a 791 euro. Se si aumentasse la richiesta a 200 mila euro, la rata oggi sarebbe di 1.283 euro contro gli 890 euro di gennaio 2022.
A gennaio 2022 erano disponibili mutui a tasso fisso con un tasso di interesse inferiore all’1%, con conseguente rate mensili di 527 e 753 euro.
Tuttavia, con l’attuale tasso fisso del 3,5% (e talvolta anche del 4%), i pagamenti sono aumentati a 700 e 1.001 euro.
Questa tendenza al rialzo dovrebbe continuare fino a settembre, quando è previsto un ulteriore aumento, prima di un graduale calo nei mesi successivi.