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Alla scoperta del plogging: lo sport che ti allena ma si occupa anche dell’ambiente

Spesso si sente parlare di plogging, una pratica che, nell’ultimo periodo, si sta diffondendo sempre di più. Ma di cosa si tratta e come viene utilizzato?

Lo sport del plogging- Oipamagazine.it

Il plogging altro non è che un movimento che potrebbe essere addirittura in grado di dare una svolta al mondo. Ma in cosa consiste? Scopriamolo insieme.

L’allarme inquinamento che preoccupa tutti

Purtroppo le statistiche sull’inquinamento provocato da plastica sono davvero preoccupanti: nell’arco di un anno si producono 300 milioni di tonnellate di plastica di cui, 8, 8 milioni di tonnellate vengono riverse negli oceani, andando a minacciare molti animali che si trovano sull’orlo dell’estinzione.

Pare inoltre, che le stime preoccupanti non non finite. Secondo alcuni dati, entro il 2050  nell’oceano ci sarà molta più plastica che pesce.

Per cercare di dare un aiuto al pianeta, è stato ideato il plogging, uno sport nato nel 2016 in Svezia.

Nonostante siano passati 7 anni dalla sua nascita, oggi sono circa 20.000 le persone che lo praticano, soggetti che sono sparsi in 100 Paesi differenti.

In cosa consiste il plogging

Quando si parla di plogging, si fa riferimento ad un esercizio ecologico durante il quale le persone, mentre fanno jogging o camminano, raccolgono tutta la spazzatura che trovano lungo il loro percorso.

Un modo quindi per tenere pulito l’ambiente e per restare in forma. Il termine plogging deriva dall’affiancamento di due parole, una inglese, running e una svedese plocka upp.

Adottare questo stile di vita, potrebbe portare numerosi benefici per ognuno di noi. Basti pensare che il 33% della popolazione, per circa tre giorni a settimana, esce per correre.

Quindi, si potrebbe tranquillamente approfittare di queste corse per raccogliere quei rifiuti che si incontrano sulla propria strada così da salvaguardare il paesaggio circostante.

Da questo sport è stata generata anche un’iniziativa in cui i plogger vanno a correre portando con sé un sacco di spazzatura in cui andranno a mettere tutti i rifiuti che raccoglieranno mentre fanno sport.

Colui che promuove questo attività è Erik Ahlström. Era il 2016 l’anno in cui abbandonò la sua città natale per stabilirsi a Stoccolma, città in cui ha iniziato a pulire tutti quei luoghi che frequentava nel momento in cui faceva sport.

In poco tempo, le sue abitudini si sono diffuse nell’intera Svezia tramite degli eventi popolari. Due anni dopo, ossia nel 2018, il plogging si è diffuso anche in altri Paesi.

I vantaggi del plogging

Nel momento in cui si pratica il plogging, non ci si prende cura soltanto del proprio corpo ma anche dell’ambiente.

Infatti, quando si fa sport, il corpo ottiene numerosi benefici in quanto i muscoli si tonificano, le ossa si rafforzano, migliora la funzione cardiovascolare, si bruciano molte calorie e anche il sistema immunitario riesce a rafforzarsi.

Affiancando tutti questi benefici anche alla raccolta di rifiuti, si ottiene un duplice beneficio che coinvolge anche l’ambiente.

Raccolta rifiuti- Oipamagazine.it

Infatti, coloro che fanno plogging, non hanno nemmeno bisogno realmente di fare jogging. Basterebbe anche camminare, andare in bicicletta, fare skateboard o andare in canoa, insomma è sufficiente semplicemente uscire di casa e pulire l’ambiente esterno.

Nel momento in cui però si decide di fare jogging, ecco i benefici che si ottengono:

  • il corpo riesce a trarre il meglio se si cerca di lavorare sull’intensità piuttosto che sulla lunghezza del percorso. Bisogna anche alzarsi e piegarsi spesso così da riuscire a tonificare gambe e glutei;
  • è uno sport che porta vantaggi anche all’ambiente in quanto, nel momento in cui si raccolgono i rifiuti, si evita che il suolo venga contaminato e che quindi non ci siano conseguenze né per noi né tantomeno per il pianeta;
  • dà la possibilità di sentirsi bene oltre che migliorare la propria persona nel momento in cui ci si prende cura dell’ambiente;
  • visto che stiamo parlando di un’attività sportiva, attraverso il plogging si diminuisce anche il rischio di problemi legati al cuore, si aumenta la capacità di polmoni e si migliora la digestione;
  • si nota anche un aumento di energia proprio come accade anche per la capacità fisica oltre che viene migliorata anche l’ossigenazione del corpo;
  • si bruciano molte calorie, portando, come conseguenza, anche una diminuzione del peso.

I consigli da seguire per chi pratica il plogging

Attraverso il sito dell’iniziativa, i plogger hanno anche dato alcuni consigli per cercare di passare dalla teoria alla pratica.

Pulire l’ambiente- Oipamagazine.it

Ecco quali sono:

  • Organizzare un gruppo in quanto questo sport risulta essere molto più divertente se viene fatto insieme ad altre persone;
  • Unire questo sport con altri esercizi in quanto, nel momento in cui si raccolgono i rifiuti a terra, si possono fare degli squat o delle flessioni. Se si piega il corpo, si migliora anche la mobilità articolare di caviglie, anca e adduttori;
  • Cambiare spesso la posizione della borsa, evitando che il peso dei rifiuti cada sempre sullo stesso lato. Un consiglio da seguire certamente è quello di indossare dei guanti così da non sporcarsi le mani;
  • Fare delle corse veloci e brevi in modo da rendere migliore le prestazioni cardiovascolari. Il consiglio in questo caso da seguire, è quello di correre non più di 10 km e di affiancare la corsa anche ad un ritmo diverso;
  • Provare anche altri sport in quanto non è necessario soltanto correre ma è possibile fare plogging anche quando si va in bicicletta, si passeggia o ci si tuffa in mare o in un lago.
  • Condividere queste iniziative sui social network affiancando ogni scatto con l’hashtag #Plogging. In questo modo, altre persone potranno seguire lo stesso esempio così da diffondere questo movimento.

Tra i numerosi rifiuti che si possono recuperare, troviamo soprattutto contenitori di plastica tra cui tappi, bottiglie, contenitori per fast food, involucro di caramelle, posate usa e getta e molto altro ancora