Alcune particolari categorie di lavoratori possono anticipare la loro pensione dopo soli 32 anni di contributi. A chi facciamo riferimento? Ecco tutto quello che c’è da sapere su questo argomento particolare.
Andare in pensione in Italia è sempre più un miraggio. La pensione di vecchiaia, infatti, si attesta sull’età massima di 67 anni, una fra le più alte al mondo. Nei prossimi anni, però, tale data è destinata ad aumentare ancora, per effetto dell’incremento dell’aspettativa di vita media delle persone.
Come molti sanno, però, in alcuni casi sarà possibile anticipare l’ingresso nel mondo pensionistico. Avranno diritto alla pensione anticipata, infatti, tutti i lavoratori che avranno versato almeno 42 anni e 10 mesi di contributi. Ciò vale per gli uomini. Per le donne, invece, la pensione anticipata scatta con un anno in meno di contributi versati.
Queste sono le regole generali per quanto concerne il poter andare in pensione in Italia. Come normale che sia, poi, esistono diversi casi particolari. Ogni pensionato, infatti, avrà una situazione diversa in base ai contributi versati, agli anni di lavoro e alle somme mensili che si riceverà una volta cessata la propria attività lavorativa.
Molto dipenderà, inoltre, anche dal singolo lavoro svolto per tutta la propria vita. Alcune categorie, infatti, hanno delle regole speciali rispetto alle altre. Molti lavori, infatti, vengono considerati “usuranti” e chi ha svolto tali mansioni ha la possibilità di poter accedere prima alla pensione, per mezzo di alcune agevolazioni.
In questo articolo, vogliamo accennare a una buona notizia in merito ad alcune specifiche categorie di lavoratori. Ecco chi potrà accedere alla pensione anticipata dopo soli 32 anni di contributi versati. Analizziamo insieme la situazione.
Pensione con 32 anni di contributi: ecco chi avrà questa possibilità
Chi ha svolto per tantissimi anni lavori gravosi o usuranti, chi è invalido civile almeno al 74%, chi è caregiver e chi è un lavoratore dipendente disoccupato e senza più la NASPI avrà diritto ad accedere all’APE Sociale. Di cosa si tratta?
Parliamo di un vero e proprio anticipo sulla pensione, erogato dall’INPS alle categorie che abbiamo appena menzionato. Ci sono, però, altri requisiti da dover rispettare. Sarà necessario, infatti, aver compiuto almeno 63 anni e aver versato contributi compresi fra 30 e 36 anni, a seconda delle varie categorie di lavoro svolto.
L’APE Sociale, in questi casi, verrà erogata al singolo pensionato fino all’accesso vero e proprio in riferimento alla pensione. Tale misura dell’INPS, inoltre, non offre il diritto alla ricezione della tredicesima e verrà applicata su assegni mensili non superiori a 1.500 euro.
Fra i lavori usuranti rientrano alcune categorie specifiche. Ed è proprio a esse che spetterà la possibilità di accedere all’APE Sociale dopo soli 32 anni di contributi versati, a patto – come normale che sia – di avere un’età di almeno 63 anni. Chi ha diritto a tale possibilità? Ecco tutti i dettagli in merito.
Pensione anticipata per questi lavoratori: ecco tutti i dettagli
Nel nostro Paese la lista dei lavori gravosi si sta allargando sempre più. Un modo per offrire la possibilità a molti lavoratori di abbandonare prima la propria attività lavorativa, grazie alla misura dell’APE Sociale. Fra le molte mansioni usuranti in Italia, ci sono anche tutte le attività edili e quelle in riferimento al mondo dell’artigianato.
Come abbiamo accennato prima, alcuni lavoratori potranno accedere all’APE Sociale a 63 anni e con soli 32 anni di contributi versati. Facciamo riferimento ai lavoratori edili e ai ceramisti. L’abbassamento degli anni di contributi per loro, infatti, si è abbassata di ben 4 anni, passando dai precedenti 36 anni minimi di contributi agli attuali 32.
Questi lavoratori, quindi, avranno diritto alla ricezione della pensione anticipata – anche se nella forma dell’APE Sociale – con quota 95, vale a dire con 63 anni di età alla quale si sommano i 32 anni di contributi.
In riferimento ai ceramisti, avranno tale possibilità di pensione anticipata sia i lavoratori autonomi che quelli dipendenti. L’importante, però, sarà aver svolto tale mansione per almeno 16 anni della propria vita o almeno per 7 anni nel corso dei 10 anni precedenti la richiesta dell’APE Sociale.
Potranno accedere a questa misura dell’INPS, con appena 32 anni di contributi versati, anche altre categorie usuranti. Ci riferiamo ai muratori e ai magazzinieri. Anche queste categorie avranno delle restrizioni. Esse riguardano il fatto di aver svolto tali attività obbligatoriamente negli ultimi 10 anni di vita lavorativa.