Molti si chiedono quanto guadagna un amministratore di condominio per ogni immobile che gestisce. Il guadagno è davvero sorprendente.
Di solito, la carriera di un amministratore di condominio ha inizio quando inizia a gestire un solo edificio e progredisce fino alla supervisione di più proprietà nel corso della sua carriera.
Il processo di approvvigionamento avviene in genere attraverso vie commerciali convenzionali, che potrebbero includere opuscoli, biglietti da visita e volantini.
Inoltre, avviene anche attraverso mezzi commerciali digitali come l’iscrizione a liste online o la visita a un sito web.
Spesso è attraverso la comunicazione informale che avviene l’acquisizione. Pertanto, le attitudini personali, che spesso sono legate a una reputazione positiva, sono cruciali in questo campo.
Il canone annuo che ogni condomino deve versare al proprio amministratore dipende dal numero di unità abitative o appartamenti presenti, nonché dalle specifiche mansioni da svolgere.
Sebbene la spesa pagata da ciascuna unità abitativa su base annua non sia consistente, è evidente che maggiore è il numero di unità gestite da un amministratore, maggiore sarà il loro compenso complessivo.
Non si può negare che condomini più grandi e intricati equivalgono a maggiori obblighi.
Più responsabilità, più soldi guadagnati
Se un amministratore di condominio ha il compito di sovrintendere a un edificio con un numero elevato di occupanti, o anche più edifici con impianti distinti, dedicherà senza dubbio una notevole quantità di tempo e impegno alla gestione delle finanze legate al condominio, oltre a mantenere i rapporti con fornitori per affrontare i problemi che sono sorti con le aree comuni e gli impianti.
Gli amministratori di condominio possono guadagnare fino a 4.000 euro mensili su ogni immobile sotto la loro gestione, portando a un fatturato di circa 48.000 euro all’anno.
Da notare che chi svolge esclusivamente la funzione di amministratore di condominio è in grado di gestire dai 10 ai 20 immobili, con guadagni che talvolta superano la soglia dei 4.000 euro.
Quando un amministratore di condominio viene scelto dal consiglio di condominio, lo stesso consiglio determina lo stipendio dell’amministratore.
L’importo deciso dal consiglio è definitivo e il gestore deve accettarlo senza ulteriori trattative. Quindi, quanto guadagna un amministratore di condominio per immobile che gestisce?
Esploriamo le entrate e i profitti medi che un amministratore di condominio guadagna per ogni proprietà sotto la sua supervisione.
Quanto guadagna un amministratore di condominio per ogni immobile?
Per ogni immobile che un amministratore di condominio gestisce, può guadagnare al massimo 4.000 euro al mese, per un totale di entrate annue di circa 48.000 euro.
In media, il guadagno mensile di un amministratore di condominio può ammontare a circa 1.500 euro.
La nostra specifica è che i soggetti che ricoprono esclusivamente il ruolo di amministratore di condominio sono in grado di gestire da 10 a 20 condomini. In tali casi è possibile che il guadagno superi i 4mila euro.
È evidente che il reddito medio generato dall’amministratore di condominio non equivale al reddito netto, in quanto quest’ultimo è soggetto a tassazione.
Il costo dell’assunzione di un amministratore di condominio è determinato dalla quantità di unità immobiliari di cui è responsabile la gestione.
Le unità residenziali e uffici sono in genere più costose, mentre garage, cantine e posti auto tendono ad avere costi associati inferiori.
A norma di legge, l’amministratore di condominio non può percepire compensi aggiuntivi o compensi maggiorati se non attinenti alle funzioni amministrative straordinarie e chiaramente indicati nel preventivo analitico approvato all’atto della nomina.
Il guadagno per ogni immobile
Esistono diversi criteri che contribuiscono alla fluttuazione del reddito medio di un amministratore di condominio per il periodo 2022-2023. Alcuni di questi criteri sono i seguenti:
- ogni unità immobiliare richiede un impegno orario di lavoro di circa 2,5 ore annue;
- il costo medio per persona coinvolta nella conduzione di uno studio varia tipicamente da 50-60 euro all’ora. Inoltre, vi è una quota percentuale degli utili aziendali, del rimborso delle spese e delle spese legali che dovrebbero essere presi in considerazione nel calcolo del costo totale.
Quindi, Il costo annuo di gestione di un’unità immobiliare si aggira mediamente tra i 150-180 euro, comprensivo delle spese amministrative. Inoltre, possono essere applicati rimborsi per spese legali e altre spese.