Per quanto riguarda le ferie non godute, la legge sanziona con oltre 700 euro i trasgressori. Andiamo a vedere i dettagli.
Quali sono i criteri per far scattare la penale legata alle ferie non godute e chi è tenuto a coprirla? Mentre è importante prendersi una pausa dal lavoro, legalmente parlando, quali sono le implicazioni della perdita delle ferie maturate?
Cosa dice la legge in merito alle ferie non godute
In materia di ferie, la disciplina in questione è rinvenibile nell’art. 2109 del Codice Civile, intitolato “Periodo di riposo”.
Il primo paragrafo di questo articolo delinea che i dipendenti hanno diritto a un giorno di riposo ogni settimana e questo giorno è generalmente osservato di domenica.
Inoltre, il secondo comma dello stesso documento contiene un addendum che stabilisce che il dipendente ha diritto a un periodo di ferie retribuite annuali, che possono essere ininterrotte, e la cui durata sarà determinata dal datore di lavoro sulla base degli interessi dell’azienda e le esigenze del lavoratore.
La durata di questo lasso di tempo è determinata dagli statuti legali, dalle politiche aziendali, dalle pratiche consuetudinarie o dal senso di giustizia. Tuttavia, il più delle volte, è dettato dai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro.
Cosa succede nel caso in cui un individuo abbia un numero eccessivo di giorni di ferie? In alternativa, cosa succede se un lavoratore, per motivi imputabili a sé stesso o al datore di lavoro, non è in grado di usufruire di questi giorni di ferie?
In questo scenario si fa riferimento ai giorni di ferie non goduti e, come tali, occorre fare riferimento alla disciplina dettata dal Decreto Legislativo 8 aprile 2003, n. 66, in particolare l’art. 10.
Tale articolo prevede che “il lavoratore ha diritto ad un periodo annuo di ferie retribuite non inferiore a quattro settimane”, pur riconoscendo quanto previsto dall’art. 2109 del codice civile.
Salvo quanto previsto dal CCNL o da altro provvedimento normativo, i lavoratori sono tenuti a prendere almeno due settimane consecutive di ferie durante l’anno di maturazione.
Se richiesto, questo periodo deve essere preso consecutivamente. Le restanti due settimane di ferie possono essere prese entro 18 mesi dalla fine dell’anno di maturazione.
Fino a che punto i dipendenti vengono retribuiti per le ferie non godute?
In conformità alle direttive europee 93/104/CE e 2000/34/CE, il Decreto Legislativo 8 aprile 2003 n. 66 è stato implementato.
Di conseguenza, ora è la legge che la durata minima delle ferie annuali è di quattro settimane. Non è ammessa la sostituzione del congedo non goduto con indennità pecuniarie, salvo cessazione del rapporto di lavoro.
È imperativo, secondo la legge, che i lavoratori abbiano diritto a un determinato periodo di riposo a cui non possono rinunciare o vendere al loro datore di lavoro per qualsiasi somma di denaro.
Tale periodo di riposo deve essere esplicitamente garantito dalla legge e tutelato da essa, assicurando che i lavoratori non siano privati del loro diritto al riposo dal datore di lavoro o dall’azienda.
L’indennità economica sostitutiva per ferie non godute è un’indennità corrisposta ai dipendenti che non possono usufruire del periodo di ferie spettante per motivi di forza maggiore.
Tali circostanze potrebbero includere la cessazione dalla loro posizione. In questi casi, il dipendente ha diritto a richiedere l’importo dovuto per le ferie non godute.
È imperativo notare che il diritto alle ferie annuali è un diritto costituzionale e non negoziabile.
Quando si tratta di ferie non godute, spesso ci si chiede chi abbia la responsabilità del pagamento delle sanzioni.
La questione diventa ancora più complicata quando si tratta di stabilire quando effettuare il pagamento.
Chi paga e quando
A meno che non sia consentito dalla legge o dai regolamenti europei, è vietato al dipendente rinunciare alle ferie concesse, così come è vietato a un’azienda richiedere tale rinuncia ai propri dipendenti.
Se il datore di lavoro non rispetta il periodo di ferie maturato, può essere inflitta una sanzione amministrativa.
Ad oggi restano in vigore le sanzioni irrogate ai sensi della Legge di Bilancio 2019. Per le trasgressioni che coinvolgono non più di 5 lavoratori nell’anno solare, le sanzioni possono andare da 120 a 720 euro.
Per le violazioni che coinvolgono più di cinque dipendenti e si svolgono nell’arco di due anni, le sanzioni vanno da 480 a 1.800 euro.
Per le infrazioni che riguardano un minimo di 10 dipendenti e che si sono verificate nell’arco di non meno di 4 anni, le sanzioni possono variare da 960 euro a 5.400 euro.
Si precisa che se un’azienda paga un periodo di ferie non ufficialmente riconosciuto, incorrerà comunque nelle stesse sanzioni.
Inoltre, è importante ribadire e sottolineare che il pagamento dei riposi non goduti non esonera l’azienda da tali sanzioni. In effetti, può potenzialmente portare a ulteriori ripercussioni negative.