La legge italiana obbliga ad assistere parenti disabili? Dipende da diverse circostanze. Andiamo ad analizzare nei dettagli la questione.
In Italia esiste un insieme ben definito di obblighi che i parenti hanno gli uni verso gli altri, con specificità diverse a seconda del grado di parentela.
Il nucleo familiare è riconosciuto come la fonte ideale di assistenza e cura per coloro che ne hanno più bisogno.
Ad esempio, è richiesto dalla legge che i fratelli disabili siano assistiti dai loro parenti. Tale obbligo si estende a tutti i familiari stretti della persona bisognosa, a condizione che soddisfino i necessari requisiti legali.
L’obbligo di prestare assistenza, come principio giuridico, deriva dalla responsabilità del mantenimento, che ha caratteristiche distinte, quali i soggetti coinvolti e le condizioni che devono essere soddisfatte.
Tuttavia, gli alimenti sono una prestazione necessaria per quei familiari che si trovano in uno stato di bisogno, cioè coloro che non sono in grado (o sono in grado solo parzialmente) di soddisfare autonomamente i propri bisogni primari per vivere.
Gli individui le cui disabilità ostacolano la loro capacità di lavorare, o che non possono generare un reddito adeguato per soddisfare le loro esigenze finanziarie, comprese le spese mediche, hanno il diritto assoluto di ricevere sostegno finanziario.
Tuttavia, non si può presumere che i fratelli siano sempre gli individui che sono tenuti a fornire questo sostegno, in quanto ciò dipende dalla loro situazione finanziaria e, soprattutto, da quella di altri parenti.
Come detto in precedenza, la responsabilità di assistere i fratelli con disabilità nasce dal dovere di mantenimento.
Tale dovere è delineato dall’articolo 433 del Codice Civile, che delinea i soggetti obbligati e ne assegna la priorità. In particolare, tra i responsabili del sostegno finanziario sono inclusi:
Al gradino più basso della gerarchia degli obblighi ci sono le sorelle e i fratelli, che sono tenuti a fornire il mantenimento solo nel caso in cui tutte le altre parti sopra di loro non siano in grado di farlo.
Pertanto, i fratelli e le sorelle sono tenuti a provvedere al mantenimento solo quando nessun altro è in grado di adempiere a tale obbligo.
L’assunzione di un’obbligazione alimentare presuppone il rispetto di due criteri primari: lo stato di bisogno e l’impossibilità di provvedere personalmente a sé stessi.
Inoltre, non è chiaro se i fratelli abbiano la completa responsabilità della cura dei loro fratelli o sorelle disabili, poiché questa determinazione dipende anche dalla loro capacità individuale di fornire supporto.
Fondamentalmente, il sostegno fornito ai fratelli che vivono con disabilità è subordinato al mantenimento del loro benessere e pertanto comporta una responsabilità economica.
Questa responsabilità può essere assolta attraverso pagamenti regolari che sono principalmente mirati a coprire le spese sostenute dalla persona disabile.
In uno scenario alternativo, la responsabilità di provvedere alla manutenzione può essere assolta con mezzi diretti.
Uno di questi esempi è offrire alloggio a casa propria a un fratello disabile, invece di sostenerlo finanziariamente nell’affitto di una residenza separata.
È importante notare che nessun individuo può essere costretto a fornire la manutenzione direttamente, ma solo in un modo economicamente fattibile per loro.
Nel determinare l’importo preciso del sostegno economico da fornire, devono essere presi in considerazione diversi fattori.
Questi fattori includono il numero di fratelli che necessitano di assistenza, come pure il numero di quelli che sono costretti a chiedere assistenza e i rispettivi mezzi finanziari.
Le linee guida per determinare l’importo del sostegno economico da concedere tra fratelli sono delineate nell’articolo 439 del codice civile, il quale stabilisce che tale sostegno dovrebbe essere fornito solo in condizioni di stretta necessità.
Quando ci sono più fratelli, la responsabilità di fornire sostegno finanziario è divisa tra loro in base alle loro capacità economiche e di reddito individuali, piuttosto che in parti uguali.