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Bonus famiglia 380 euro, come funziona e chi potrebbe averlo: i requisiti richiesti

Come funziona il tanto atteso bonus famiglia 380 euro? A chi verrà dato? Quali sono i requisiti richiesti? Andiamo a vedere.

documenti bonus famiglia- Oipamagazine.it

Per far fronte a periodi di difficoltà economiche, il governo ha attuato diverse misure, tra cui bonus e carte speciali.

Una di queste misure è il bonus famiglia, che prevede una somma di 380 euro. Ecco le specifiche riguardanti questa particolare iniziativa.

Da oggi, tutte le famiglie italiane ricevono una carta spesa, il cosiddetto bonus famiglia da 380 euro. Questa utile iniziativa mira ad aiutare le famiglie a gestire l’aumento del costo della vita, compreso l’aumento dei prezzi e delle bollette.

Per contribuire ad affrontare queste sfide, il ministro Francesco Lollobrigida ha istituito la carta acquisti Inps. Chi ne ha diritto?

Bonus famiglia 380 euro: come ottenerlo e i requisiti

La Legge di Bilancio ha introdotto due significative politiche volte ad aiutare le famiglie in difficoltà: il reddito alimentare e la carta risparmio spesa 2023.

La carta risparmio spesa sostituisce i buoni spesa precedentemente emessi dai Comuni e destina una specifica somma esclusivamente all’approvvigionamento di generi alimentari di prima necessità.

A seguito dell’uscita in Gazzetta Ufficiale del 12 maggio del decreto attuativo, che reca l’intera disciplina di funzionamento della Carta, l’INPS ha fornito le istruzioni operative con il Messaggio n. 1958 del 26 maggio.

Bonus famiglia 380 euro-oipamagazine.it

L’annuncio sottolineava che i cittadini non dovranno inviare alcuna domanda per ottenere la Carta. I nuclei familiari con un ISEE inferiore a 15.000 euro che hanno diritto al beneficio potranno acquistare la carta prepagata presso l’ufficio postale, che fornirà loro 382,50 euro.

Piuttosto che utilizzare il reddito alimentare per il consumo personale, sarà reindirizzato verso il finanziamento della distribuzione di pacchi alimentari a persone che vivono in condizioni di estrema povertà.

Questa iniziativa sarà implementata come prova nelle principali città e le persone potranno prenotare il loro pacco alimentare attraverso un’apposita domanda.

Al momento della prenotazione, le persone possono scegliere di ritirare il proprio pacco presso un centro di distribuzione o di farselo consegnare direttamente a casa se non sono in grado di ritirarlo autonomamente a causa di circostanze fragili.

L’attuazione della Carta Risparmio 2023 e dell’Iniziativa Reddito Alimentare è subordinata a specifiche misure previste dalla Legge di Bilancio.

I ministeri competenti sono responsabili della redazione dei necessari decreti attuativi. A fine aprile è stato finalizzato il decreto per la carta risparmio spesa, che avrà validità da luglio in poi.

Nel frattempo, il 30 maggio 2023 è stato firmato il decreto per l’iniziativa sul reddito alimentare. Resta da vedere come verranno eseguite queste misure.

I beneficiari della carta risparmio spesa

Il testo indica chiaramente che a beneficiare di questa misura saranno i soggetti con un ISEE fino a 15.000 euro.

Tuttavia, come accennato in precedenza, tale azione riguarda un apposito decreto che sarà eseguito dal Ministro delle Politiche agricole, sovranità alimentare e forestale in collaborazione con il Ministro dell’Economia e delle Finanze.

Questo decreto delineerà tutte le norme necessarie che devono essere seguite per qualificarsi per la Carta.

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Il 18 aprile 2023 è stato firmato un decreto poi pubblicato il 12 maggio 2023 in Gazzetta Ufficiale.

La disposizione indica che per beneficiare della misura, le persone devono soddisfare due requisiti. Il primo è avere un ISEE non superiore a 15mila euro.

Il secondo è l’iscrizione di tutti i familiari all’Anagrafe della Popolazione Residente, detta anche Anagrafe Comunale.

Non potranno presentare domanda per la carta risparmio spesa 2023 i soggetti che percepiscono i seguenti sussidi:

  • Reddito di Cittadinanza;
  • Reddito di inclusione;
  • NASPI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego);
  • DIS-COLL (Indennità mensile di disoccupazione per i collaboratori);
  • Indennità di mobilità;
  • Fondi di solidarietà che integrano il reddito;
  • Cassa integrazione;
  • Ogni tipologia di integrazione salariale o sostegno per la disoccupazione involontaria.

L’INPS fornirà ai comuni l’elenco delle famiglie aventi diritto alle agevolazioni. L’elenco si baserà sulle DSU presentate e sarà disposto in ordine di priorità decrescente.

I nuclei familiari composti da un minimo di tre persone, con almeno un componente nato entro il 31 dicembre 2009, e in possesso dell’indicatore ISEE più basso, avranno la priorità, ma anche quelli composti da non meno di tre persone, con almeno una nata entro il 31 dicembre 2005.