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800 euro di bonus, confermato per tutte queste famiglie: chi potrebbe averlo
Arriva il bonus 400 euro per i centri estivi che può salire anche a 800 euro in specifici casi: come funziona e chi può richiederlo.
L’estate è alle porte e i genitori sono alla ricerca di attività divertenti alle quali far partecipare i loro figli. Il bonus 400€ per figlio per centri estivi rappresenta un valido aiuto per poter accedere a queste strutture, senza dover preoccuparsi troppo delle spese. In questo articolo, vedremo a chi spetta il bonus e come ottenere questa opportunità, seguendo le direttive in vigore, in base a fasce di reddito e di età dei bambini che vi possono prendere parte.
Bonus centri estivi 2023
ll bonus centri estivi 2023 costituisce un incentivo che permette alle famiglie di ottenere un rimborso spese fino a un massimo di 400 euro per la partecipazione ai programmi estivi indetti da terzo settore, privati o e pubblici.
Questo vantaggio è destinato esclusivamente alle famiglie che hanno figli tra i 3 e i 14 anni, con l’importo inteso per singolo bambino. Pertanto, se nella stessa famiglia ci sono due figli, l’ammontare del bonus potrebbe raggiungere i 800 euro.
L’iniziativa è stata avviata con l’obiettivo di rendere accessibili alle famiglie programmi estivi per i più piccoli. Tuttavia, non tutte le famiglie potranno beneficiare del bonus, in quanto ci sono alcune condizioni da soddisfare e che necessitano di una attenta analisi.
I requisiti da rispettare per ottenere l’incentivo
Partecipare a un centro estivo può rappresentare l’opzione ideale per coinvolgere i figli in attività educative durante le ore lavorative dei genitori.
In questo senso, il bonus è riconosciuto sotto forma di contributo totale o parziale alle famiglie che soddisfano i requisiti previsti dalla legge per coprire le spese sostenute per la frequenza del centro estivo.
Il bonus è valutato sulla base della frequenza registrata da giugno a settembre.
Per partecipare al Bando Centri Estivi diurni, è necessario procedere con l’iscrizione attraverso l’apposita procedura di Accesso ai servizi di welfare.
I figli, gli orfani ed equiparati di dipendenti e pensionati della pubblica amministrazione che sono iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, nonché i pensionati che usufruiscono dei servizi offerti dalla Gestione Dipendenti Pubblici, hanno diritto a beneficiare del bonus.
L’agevolazione varia in base al reddito
Per accedere all’agevolazione per i centri estivi, si devono adempiere ai requisiti stabiliti dalla legge e ad ulteriori condizioni specifiche.
Sono eleggibili le famiglie con figli di età compresa tra i 3 e i 14 anni, purché il quattordicesimo compleanno cada entro il 30 giugno 2023.
La somma del contributo sarà stabilita in base al reddito del nucleo familiare, determinato attraverso l’uso dell’indicatore ISEE. Il calcolo della somma sarà fatto mediante l’applicazione di una percentuale alla soglia di reddito di riferimento.
Le famiglie con un reddito ISEE fino a 8 mila euro ottengono un contributo del 100%, mentre coloro che hanno un ISEE compreso tra 8 e 24 mila euro ricevono una sovvenzione pari al 95%.
Per le famiglie il cui tetto ISEE oscilla tra i 24 e i 32 mila euro, è prevista una quota del 90%.
I nuclei familiari che dichiarano un reddito ISEE compreso tra i 32 e i 56 mila euro hanno diritto a una sovvenzione pari all’85%, mentre per coloro che non superano i 56 mila euro il contributo sarà dell’80%.
È fondamentale tenere presente che i centri estivi devono rispettare dei requisiti di conformità. Di conseguenza, la struttura deve essere in linea con le normative riguardanti l’igiene e la sicurezza per garantire il massimo benessere e la massima sicurezza dei partecipanti.
Entro il 31 dicembre 2023, l’INPS provvederà al rimborso della somma dovuta.
Tuttavia, entro il 20 luglio 2023, l’Ente nazionale della previdenza sociale pubblicherà la graduatoria dei soggetti aventi diritto.
L’INPS prenderà in considerazione diversi fattori ossia priorità assoluta per gli orfani o coloro che sono equiparati agli orfani; in seguito, nei limiti di 500 posti, saranno garantite priorità ai figli con disabilità.