È in arrivo un nuovo bonus donne 800 euro al mese. A chi spetta? Quali sono i criteri di ammissibilità? Vediamolo.
Uno dei tanti bonus che si possono richiedere annualmente è il Bonus Donne Separate 2023.
È importante notare che tale beneficio è comunemente denominato “Bonus genitori separati”, in quanto esteso sia agli uomini che alle donne in possesso di specifici requisiti obbligatori, e non solo alle donne che hanno subito il divorzio o la separazione.
Quali criteri devono essere soddisfatti per poter beneficiare degli 800 euro mensili previsti per le donne nel 2023? Chi è autorizzato a presentare domanda per il bonus separato donne?
Lo scopo di questo articolo è quello di fare un sintetico riassunto del funzionamento del bonus donne 2023.
Discuteremo i criteri di ammissibilità per ricevere l’indennità mensile di 800 euro, nonché i requisiti critici che devono essere soddisfatti durante il processo di domanda.
È stato assodato che il termine “bonus donne separate” denota in realtà una misura più ampiamente riconosciuta nota come “bonus genitori separati o divorziati“.
Le famiglie che affrontano gravi difficoltà finanziarie possono ricevere uno sussidio mensile di 800 euro attraverso un programma progettato per fornire assistenza ai genitori.
Questa misura ha lo scopo di offrire sostegno a coloro che ne hanno bisogno per prendersi cura dei propri cari.
Lo scopo primario del bonus donne separate per l’anno 2023 è quello di fornire assistenza ai genitori che non sono stati in grado di adempiere agli obblighi di mantenimento dei figli a causa della crisi sanitaria che ha colpito il nostro Paese negli ultimi tempi.
L’argomento in questione riguarda la rata mensile dovuta dal genitore che non ha l’affidamento primario del proprio figlio.
Questo pagamento ha lo scopo di tenere conto delle spese regolari del bambino, incluse ma non limitate a tasse scolastiche, spese di abbigliamento e altri costi simili.
Di conseguenza, il Governo italiano ha optato per l’assistenza a gruppi specifici di soggetti, tra cui i genitori lavoratori divorziati o separati, autorizzando un fondo specializzato denominato “Fondo per i genitori lavoratori separati o divorziati“.
Sebbene il bonus sia stato inizialmente introdotto nel 2021 attraverso il Decreto Sostegni, vale la pena notare che il decreto attuativo è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale solo il 26 ottobre 2022.
Tale decreto ha delineato istruzioni specifiche su come richiedere e ricevere correttamente il bonus.
Come prevedibile, tale misura corrisponde al rimborso dell’assegno di mantenimento che il genitore non ha potuto erogare durante il periodo di emergenza Coronavirus. L’importo del rimborso sarà pari all’assegno di mantenimento originario.
Il bonus per le donne separate nell’anno 2023 è destinato esclusivamente a quei genitori divorziati o separati che durante la pandemia non hanno potuto sostenere le spese legate all’assegno di mantenimento.
È importante riconoscere che tale impedimento è direttamente connesso alla cessazione o diminuzione delle proprie attività professionali.
Per poter beneficiare del bonus donne separate, devono essere soddisfatti determinati criteri sia dai genitori che dai loro figli. Questi requisiti essenziali sono fondamentali per ricevere i benefici aggiuntivi.
La prospettiva dei genitori richiede una differenziazione tra gli obblighi richiesti del genitore che fornisce il mantenimento e il genitore che lo riceve.
Nel primo scenario, verrà confermato se il genitore ha cessato o ridotto le proprie attività lavorative per almeno 90 giorni durante la pandemia di Covid-19 e se ha subito una diminuzione del reddito di almeno il 30% rispetto al anno 2019.
Nel caso di una madre che vive separata dal figlio e riceve sostegno economico, o anche nel caso di un padre, è necessario che il genitore dimostri di trovarsi in difficoltà economiche.
Ciò significa che non hanno ricevuto alcuna forma di assegno alimentare dall’8 marzo 2020 al 31 marzo 2022, sia esso un importo parziale o totale.
Inoltre, è fondamentale notare che in quel determinato lasso di tempo il reddito di una donna che ha subito la separazione non deve superare gli 8.174 euro.
Il decreto che dà esecuzione al bonus donne separate per il 2023 ha stabilito un limite alla massima somma mensile erogabile. Tale importo è fissato a 800 euro al mese e viene corrisposto una tantum.
Per effetto del bonus nel 2023, è possibile per gli aventi diritto ricevere una somma mensile fino a 800 euro, con una durata massima di erogazione di 12 mesi. Tale bonus consente alle donne separate di percepire un assegno complessivo di 9.600 euro.
Nel 2023 il bonus destinato alle donne economicamente autonome sarà destinato a compensare l’assegno di mantenimento che il coniuge non affidatario non ha erogato, in tutto o in parte.
È indiscutibile che l’importo del bonus riconosciuto alle donne non legate è subordinato all’importo erogato a titolo di mantenimento alle donne divorziate o madri separate.