Sono stati confermati anche per l’anno in corso i bonus benzina. Per risparmiare un bel po’ di soldi, basta compilare la domanda di richiesta.
La questione del caro carburante è stata un problema recente e abbastanza opprimenti, ma c’è stato un breve periodo in cui le cose erano migliorate, poiché si sono verificati consistenti cali dei prezzi.
Purtroppo, la situazione attuale sembra indicare ancora una volta uno spostamento, in quanto la media nazionale dei prezzi del carburante nelle stazioni di servizio mostra un deciso aumento.
I gestori hanno il compito di segnalare i prezzi medi praticati all’Osservatorio Prezzi del Ministero delle Imprese, che vengono poi analizzati dalla Staffetta.
Per fronteggiare il caro carburante, ci sono alcune agevolazioni, come il bonus carburante o bonus benzina.
Con il termine “bonus carburante” o “bonus benzina” si intende un’agevolazione che è stata istituita con il Decreto sull’energia cara come modalità per compensare le ripercussioni finanziarie causate dall’impennata del costo del carburante.
Il secondo articolo del decreto n. 21, pubblicato in Gazzetta il 21 marzo, prevede la possibilità per le imprese private di fornire ai propri dipendenti buoni carburante esenti da tasse.
I buoni carburante hanno un valore complessivo di 200 euro e sono riscattabili fino al 31 dicembre 2023. Tale importo va ad aggiungersi al valore delle attuali fringe benefit esentasse, pari a 258,23 euro. Di conseguenza, il valore totale dei fringe benefit esentasse sale a 458,23 euro.
Non è necessaria alcuna domanda per ricevere il bonus una tantum, che ha un valore massimo di 200 euro.
Il tipo di welfare aziendale qui discusso non è imposto dal governo, in quanto i buoni carburante inclusi nel bonus vengono erogati ai lavoratori da aziende private su base volontaria.
Conseguentemente, spetta all’azienda decidere di erogare il bonus benzina e prerogativa del datore di lavoro di estendere il beneficio a tutti i dipendenti, gruppi di dipendenti con caratteristiche simili o singoli lavoratori.
Per avere diritto al bonus benzina bisogna essere dipendenti di un’azienda privata. Ciò significa che non possono beneficiare del bonus coloro che sono dipendenti pubblici, titolari di Partita Iva o lavoratori autonomi.
L’esenzione per i contributi è stata rimossa, lasciando intatta solo l’esenzione fiscale. È importante notare che vale ancora la soglia massima di 200 euro, anche con le nuove modifiche.
Inoltre, come dicevamo, questa misura si applica solo ai dipendenti di aziende private.
Dopo l’approvazione del Senato e il successivo nulla osta alla Camera, è stato ratificato e attuato il decreto legge carburanti per dare attuazione a misure che favoriscano la trasparenza tariffaria.
Tra le varie disposizioni contenute nella legge varata l’8 marzo c’è la proroga del bonus carburante.
Inoltre, i commercianti hanno ricevuto conferma del loro obbligo di visualizzare i prezzi medi per impedire lo sfruttamento e consentire ai consumatori di confrontare facilmente i prezzi.
A questo scopo verrà creata un’applicazione dedicata, con un investimento pubblico di 500.000 euro per il 2023 e 100.000 euro per il 2024 per finanziarne lo sviluppo.
L’attuazione di questa politica serve come mezzo per alleviare l’onere finanziario imposto ai dipendenti a causa delle esorbitanti spese quotidiane.
Tuttavia, affinché il buono benzina sia valido, devono essere soddisfatte determinate condizioni. È importante notare che possono beneficiare del bonus carburante solo i dipendenti e gli assimilati, ma non i privati.
Non possono invece beneficiare del bonus i soggetti titolari di partita IVA e i dipendenti pubblici. Tale sussidio viene erogato dai datori di lavoro ai propri dipendenti per coprire il costo del carburante per autotrazione, tra cui benzina, gasolio, GPL e metano.
È imperativo escludere i buoni dal concorrere alla formazione del reddito da lavoro dipendente.
Siccome si tratta di voucher, a livello temporale, viene rilevato il momento in cui i buoni vengono assegnati ai dipendenti piuttosto che il momento in cui vengono usati.
Ciò può valere anche per periodi d’imposta successivi al presente. Il bonus carburante si aggiunge all’esenzione generale di 258,23 euro, il che significa che è un beneficio aggiuntivo separato e distinto da altri fringe benefit.
Di conseguenza, il valore totale di beni e servizi che un datore di lavoro può offrire ai propri dipendenti nell’anno fiscale 2023 può arrivare fino a 458,23 euro.