Per cercare di dare una mano all’ambiente, si sta cercando una soluzione ad ogni cosa, compreso il turismo. In questo caso si parla di turismo rigenerativo. Ma in cosa consiste?
Stiamo facendo riferimento ad un modo per visitare il mondo senza però causare nessun tipo di danno all’ambiente. Il concetto di base del turismo rigenerativo è quello di lasciare un posto in condizioni migliori di come era quando si è arrivati.
In base all’indagine portata avanti dalla Beach Litter 2023 del 2023, pare che su 100 metri di spiaggia ci siano in media 961 rifiuti, rifiuti dei quali il 72,5% è formato da plastica.
I viaggiatori dovrebbero quindi cercare di fare più attenzione attuando quello che è il turismo rigenerativo.
Ogni qualvolta che si viaggia, si lascia la nostra impronta che prende il nome di carbon footprint.
Lo scopo del turismo sostenibile è quello di fare in modo che tale impronta sia limitata e che quindi si possa permettere agli ambienti di continuare a mantenere intatta la loro bellezza.
Con il turismo rigenerativo, questo percorso fa un passo in avanti.
Ogni viaggiatore ha la possibilità di abbattere molti effetti negativi, i quali potrebbero avere delle conseguenze abbastanza vulnerabili sull’ambiente.
Si tratta di un qualcosa di estremamente importante nel momento in cui molti sono coloro che hanno ripreso a viaggiare a seguito della pandemia.
Quindi, il turismo rigenerativo si potrebbe trasformare nella soluzione che in molti stanno cercando per quanto riguarda la sostenibilità dell’ambiente.
E’ molto semplice capire il concetto di turismo rigenerativo il quale prevede di lasciare un posto non nelle stesse condizioni che si sono viste al momento dell’arrivo, ma addirittura in condizioni migliori.
In poche parole, nel momento in cui si visita un giardino, non si dovrà soltanto evitare di lasciare traccia al suo interno, ma sarebbe una buona cosa piantare un albero oppure aggiungere una pianta purificatrice così che si possa dare il proprio contributo all’ambiente.
Quindi, sotto un preciso punto di vista, il turismo rigenerativo cerca di coinvolgere i viaggiatori, spingendoli a fare azioni di sostenibilità piuttosto che restare neutri di fronte a questa problematica.
In questo modo, si potrà offrire un futuro migliore a tutti quei posti che risultano essere vittima del sovraffollamento turistico.
Un altro esempio di questo tipo di turismo è quello in cui si prende parte a delle operazioni di pulizia.
Si tratta di azioni molto popolari sulle spiagge, ossia quei luoghi che somigliano più a discariche che a posti in cui trascorrere delle vacanze. In queste zone infatti, ci sono sempre molte di rifiuti da raccogliere.
Quando si parla di sovraffollamento turistico, si fa riferimento a flussi eccessivi che vanno ben oltre la capacità ricettiva di un posto, un qualcosa che provoca anche problemi all’ambiente a partire dagli ecosistemi fino alle problematiche che si trovano a vivere gli abitanti del posto.
Non sono poche le conseguenze negative provocate da questa situazione, una condizione che sta facendo diminuire sempre di più i benefici che solitamente genera il turismo.
Oggi come oggi infatti, è sempre più semplice riuscire a trovare degli alloggi convenienti e quindi prendere la decisione di fare le valigie e partire.
In questo modo però le mete più remote vengono esposte sempre di più provocando delle conseguenze negative sia sulle comunità locali che sull’ambiente stesso.
Dinanzi a tale fenomeno, il quale non permette ai turisti di godere pienamente di quel periodo di vacanze, le autorità locali dei posti maggiormente visitati, hanno dovuto necessariamente utilizzare delle misure concrete oltre che a diverse restrizioni.
Una soluzione adottata per fare in modo che si possa garantire un turismo sostenibile.
Una soluzione che è stata presa cercando però di evitare di scoraggiare i visitatori. Ma come hanno fatto? Le autorità locali sono riuscite a gestire, in modo equilibrato, ogni cosa facendo sì che ci potesse essere beneficio sia per i residenti che per l’ambiente oltre che per i turisti stessi.
Diversi sono i modi da utilizzare per dare il proprio contributo al turismo rigenerativo. Anche se per il momento si tratta di un concetto abbastanza nuovo, più passa il tempo e più si diffonde a macchia d’olio.
Un fenomeno che sta ottenendo un successo simile proprio perché molti sono i luoghi che ne hanno bisogno.
Per esempio, attraverso la Regenerative Travel, è stata fatta una lista di hotel che si impegnano nella ricerca di soluzioni dedicate al turismo rigenerativo.
Nonostante ciò, trovare degli alloggi che si concentrano sul turismo rigenerativo, è soltanto uno dei numerosi modi a cui dare il proprio appoggio e per partecipare a questo concetto.
Infatti, si potrebbe decidere anche di prendere parte direttamente a quelle che sono delle azioni rigenerativa come un viaggio o un’escursione che consenta ai viaggiatori di fare realmente qualcosa con le proprie mani.
Il turismo rigenerativo vede quindi, al suo interno, la parola “Rigenerare” il cui significato è quello di ravvivare e rinnovare, ossia proprio ciò che stanno facendo numerosi viaggiatori nel momento in cui prenotano un viaggio.
Il loro scopo è quello di dare il loro supporto a tutti quegli ambienti devastati da incendi, inondazioni o turismo di massa.
In base al posto che si vuole visitare, potrebbero essere presenti molti più modi di quanto si creda per dare il proprio aiuto.
Ci sono infatti alcuni consigli da seguire per un viaggio rigenerativo tra cui: