Quale è la distanza giusta che una siepe di confine deve avere dalla proprietà del vicino? Questi, eventualmente, può potarla?
Quando si progetta di piantare alberi, siepi o arbusti, è importante rispettare le norme del codice civile relative alle distanze da confini privati, strade, canali e altre strutture.
La distanza che si deve mantenere dal confine durante la piantagione degli alberi varia a seconda del tipo di pianta che si sta piantando.
Alberi come noci, olmi, pini, cipressi, castagni, pioppi, querce, platani e altri dovrebbero raggiungere un’altezza di tre metri o più.
Per alberi a fusto corto (tronchi alti meno di tre metri prima della ramificazione) l’altezza consigliata è di un metro e mezzo.
Per siepi costituite da ontani, castagni o piante simili che vengono regolarmente potate vicino alla base, è appropriata la misura di un metro.
Per viti, arbusti, siepi vive e alberi da frutto di altezza non superiore a due metri e mezzo la distanza consigliata è di mezzo metro.
Al momento della semina, la distanza viene misurata dalla linea di confine alla base esterna del tronco dell’albero.
Nei casi in cui sia presente un muro divisorio, privato o comune, è consentito disattendere i requisiti di distanza purché l’altezza delle piante non superi un certo limite.
Le suddette distanze relative alla sistemazione degli alberi si riferiscono anche ad alberi ubicati in boschi o piantati in prossimità di margini di terreni non boscati, oppure lungo strade e argini di canali.
Alberi che non rispettano le distanze minime
Se alberi o siepi vengono piantati al di sotto della distanza minima richiesta, il vicino ha il diritto di chiederne la rimozione.
Una volta concessa l’autorizzazione per mantenere gli alberi a una distanza inferiore al minimo designato, questa indennità rimarrà valida finché l’albero prospererà.
Tuttavia, se l’albero dovesse perire o essere rimosso, non può essere ripiantato nello stesso luogo e deve essere rispettata la distanza minima.
È importante notare che questa disposizione non si applica agli alberi che compongono una linea situata lungo un confine.
Nel caso in cui i rami della pianta del vicino si estendano sulla propria terra, puoi costringere il vicino a potarli; tuttavia, hai il diritto di tagliare direttamente le radici che penetrano nel proprio terreno.
In assenza di usi locali che dispongano altrimenti, qualsiasi frutto che cade dai rami che pendono sulla proprietà di un vicino è considerato proprietà del proprietario terriero sulla cui proprietà era caduto il frutto.
Una persona ci ha posto un quesito in merito a una sua questione personale, che riguarda una siepe. Andiamo ad analizzare la sua richiesta, a cui daremo una risposta.
La domanda del lettore in merito alla siepe di confine
La proprietà che ho acquistato è composta da una casa e da un terreno circondato da muretto a secco e siepe di bosso.
Dopo l’acquisto, con mia grande sorpresa, il mio vicino ha fatto tagliare la siepe a livello del suolo a mia insaputa.
In risposta, ho deciso di piantare alcune piantine di highlander nella mia proprietà accanto alla siepe di bosso tagliata.
Tuttavia, a mia insaputa, il mio vicino ha incaricato un tecnico di piantare pioli a circa 60 cm all’interno della mia proprietà dal muro di pietra ea circa 3 metri dalla siepe di bosso.
Il vicino ha affermato che questi pioli erano i confini catastali. Ho rimosso questi pioli. Seppi poi dalla precedente proprietaria, che firmò una dichiarazione, che sia il muro di pietra che la siepe di bosso furono costruiti e piantati nella primavera/estate del 1967.
Erano sempre stati mantenuti dal padre per oltre 50 anni senza problemi. Dieci mesi dopo il mio acquisto, ho ricevuto una lettera da un avvocato che mi chiedeva di ripristinare e sradicare le piante degli altipiani.
In risposta, ho informato l’avvocato, tramite il mio, che avrei costruito una recinzione di confine che era stata autorizzata dal comune. Non sono sicuro di cosa aspettarmi ora. Potreste consigliarmi su cosa fare? Grazie per il vostro aiuto.
La nostra risposta
Per legge è obbligato a rimuovere la siepe appena piantata che affianca la siepe di bosso potata.
Questo perché l’articolo 892 del codice civile impone che una siepe sia distante almeno mezzo metro dal confine, misurata dalla linea di confine fino alla base del tronco dell’albero esterna.
Il precedente proprietario sosteneva che la siepe tagliata identificava il confine tra le loro proprietà. Pertanto, la nuova siepe viola i requisiti di distanza legale.
Se vuole realizzare una cinta muraria, che richiede l’approvazione del comune, deve attenersi all’articolo 873 del codice civile e costruirla solo se la casa del vicino è distante almeno tre metri dal confine.
In alternativa, può creare una divisione utilizzando una rete metallica, ma non può piantare una siepe vicino alla rete, indipendentemente dalla distanza.