Il danno biologico è un argomento che molto spesso viene affrontato proprio in vista della richiesta di un risarcimento. Ma di cosa si tratta?
Quando si parla di risarcimento del danno biologico, si fa riferimento ad un qualcosa che si calcola prendendo in considerazione due fattori differenti, ossia l’età anagrafica e il livello di invalidità.
Prima di spiegarvi che cos’è il danno biologico, andiamo ad analizzare la parola “danno” dal punto di vista legale.
In genere, questa espressione viene utilizzata per un qualcosa che riguarda il concetto di patrimonio. In ogni caso, la giurisprudenza protegge la persona anche oltre il patrimonio dando così vita al “danno biologico“.
Dopo questa breve premessa, vi spieghiamo in cosa consiste il danno biologico. Si tratta di un qualcosa contenuto in quelli che sono i danni contro le persone.
Il danno biologico sta ad indicare ogni danno che non rientra nella categoria dedicata alla tutela del patrimonio.
Per spiegare meglio il concetto di danno biologico è possibile volgere lo sguardo su alcuni esempi come potrebbero essere episodi di malasanità o incidenti stradali.
In base a ciò che afferma l’articolo 13 contenuto nel decreto legislativo numero 38 del 2000, il danno biologico non è altro che
“la lesione all’integrità psicofisica, suscettibile di valutazione medico legale, della persona. Le prestazioni per il ristoro del danno biologico sono determinate in misura indipendente dalla capacità di produzione del reddito del danneggiato”.
Attraverso questo comma, si vanno quindi a definire molto chiaramente le caratteristiche del danno patrimoniale, le quali nascono da un pregiudizio economico poiché incide in modo diretto sulla capacità economica di colui che lo riceve.
Cosa ben diversa è il danno biologico, il quale si riferisce all’alterazione fisica o psichica che mette in serio pericolo quella che è l’integrità di un soggetto.
La gravità del danno viene stabilita dal medico legale il quale si impegnerà anche nel distinguere il danno biologico dall’invalidità permanente o dall’invalidità temporale.
In base a ciò che afferma l’articolo 2059 presente nel Codice Civile, i danni che non appartengono alla categoria di patrimoniali, dovranno essere risarciti nel momento in cui ci si trova in situazioni descritte dalla legge.
Ed è proprio in tali categorie che rientra anche il danno biologico. In questo caso è molto importante sapere che il risarcimento del danno biologico viene calcolato prendendo come punti di riferimento due fattori ben precisi, ossia il livello di invalidità e l’età di colui che ha subito i danni.
Si tratta di dati che vengono elaborati tramite il sistema tabellare, ossia una tabella che dà la possibilità di capire, con precisione, a quanto ammonta un risarcimento.
In ogni caso, per avere una giusta valutazione, sarà compito del tribunale competente a decidere definitivamente la cifra analizzando ogni caso nei minimi dettagli.