In una casa in affitto chi è tenuto a pagare la tinteggiatura delle pareti nel caso in cui l’inquilino trasloca altrove?
Quando un contratto di affitto di proprietà giunge alla sua data di scadenza, spetta all’inquilino liberare i locali e restituire le chiavi al proprietario.
In tale scenario, è imperativo eseguire un’accurata pulizia della casa e ridipingere eventuali pareti che potrebbero aver subito danni, macchie o altri difetti durante la durata del contratto.
Questo viene fatto con l’intento di riportare l’immobile al suo stato originario e originario, rendendolo così disponibile per essere rimesso sul mercato degli affitti o per l’occupazione da parte dei legittimi proprietari.
Esiste però un punto di contesa che spesso si pone tra le parti coinvolte: chi si assume la responsabilità di pagare per la riverniciatura delle pareti alla risoluzione del contratto?
Chi paga il costo della tinteggiatura?
Quando si risiede in una proprietà in affitto, può esserci confusione su quali compiti ricadano sotto le responsabilità del proprietario rispetto a quelle dell’inquilino.
L’articolo 79 della Legge sull’Equo Canone stabiliva in precedenza che i locatari non erano autorizzati a richiedere al locatario il pagamento delle spese di tinteggiatura.
Tuttavia, questa clausola è stata soppressa nel 1998, fornendo così una maggiore flessibilità per la gestione indipendente di tali attività.
Si parla di “autonomia contrattuale“, che consente di prendere decisioni e documentarle tra le due parti nel contratto di locazione.
In genere è il proprietario a coprire la spesa, ma può anche essere delegata all’inquilino. Se il contratto di noleggio non contiene linee guida scritte e un accordo tra le due parti, è necessario stabilire regole specifiche.
Le regole della tinteggiatura delle pareti
In assenza di qualsiasi clausola nel contratto di locazione, l’inquilino è tenuto a ridipingere le pareti qualora subissero danni a causa della loro incuria.
Ciò include tutti i danni, come macchie, buchi e altre forme simili di danno. Tuttavia, se l’inquilino ha appeso quadri al muro, il proprietario sarà responsabile dell’intonacatura dei muri.
Questo perché appendere quadri è considerato un normale uso dell’immobile e non una forma di danneggiamento delle pareti.
È importante distinguere tra il naturale deterioramento delle pareti dovuto al loro uso regolare e l’uso negligente dell’immobile.
In entrambi i casi, è responsabilità dell’inquilino riparare eventuali danni causati dalle proprie azioni.
Nei casi in cui il danno alle pareti sia conseguenza di normale usura, il locatore è tenuto a coprire le spese.
Questa è considerata una spesa tipica per la manutenzione e ricade a carico del locatore, come previsto dall’articolo 1576 del codice civile.
Il locatore è responsabile anche di eventuali danni causati da infiltrazioni dal piano superiore, nonché problemi di umidità o danni alle parti comuni dell’edificio.
Sebbene queste possano essere linee guida generali, è importante notare che i termini specifici del contratto possono differire e cambiare le carte in tavola.
Inoltre, è fondamentale stabilire che l’inquilino è responsabile di eventuali danni causati ai muri e il proprietario si farà carico del costo.
Il deposito cauzionale pagato dal conduttore prima della firma del contratto di locazione può essere utilizzato dal proprietario per la gestione di questi servizi.
Per ottenere un risparmio e soddisfare le esigenze delle parti in causa, è consigliabile richiedere un preventivo a più imbianchini seguendo le regole e i suggerimenti per dipingere le pareti interne.