550 euro in più alla fine mese sullo stipendio. A quali lavoratori spetta? Come fare domanda? Andiamo a vedere.
Nel 2021 è stato introdotto un bonus di 550 euro ai lavoratori titolari di contratto di part-time ciclico verticale, a seguito della conversione del Decreto Aiuti n. 50 2022 (legge 91 2022).
L’INPS ha realizzato una piattaforma telematica per la presentazione delle domande, oltre a fornire indicazioni per il suo utilizzo nella circolare 115-2022. Le richieste devono essere presentate entro la scadenza del 30 novembre 2022.
L’INPS ha diffuso il messaggio 1379 del 13 aprile 2023, che fa chiarezza sui passaggi necessari per richiedere il riesame delle domande respinte.
Il termine per questa richiesta è fissato a 120 giorni dalla data del messaggio (11 agosto 2023) o da quando il rifiuto è stato scoperto per la prima volta. Di seguito sono riportati gli aspetti chiave di questa procedura.
Novità sul part time verticale
Il contratto di lavoro a tempo parziale che opera su base ciclica o pluri-periodale è caratterizzato da prestazioni lavorative scaglionate in determinati giorni o mesi dell’anno.
Ciò significa che i lavoratori possono lavorare a tempo pieno in determinati giorni e non lavorare affatto in altri.
Per affrontare il problema della sospensione del lavoro e della prolungata mancanza di retribuzione dei lavoratori, è stato istituito il Fondo per fornire sostegno in questi periodi difficili.
Un punto importante da tenere presente è che la legge di bilancio 2021 ha fatto sì che tutti i periodi prestati ai fini previdenziali da questo gruppo siano ora pienamente riconosciuti, a seguito di una decisione della Corte europea.
Di conseguenza, è ora possibile tenere conto di tutte le settimane coperte dal contratto di lavoro, sebbene la loro utilità possa essere limitata a causa della ciclicità del servizio.
L’allora Ministro Orlando affermò che il bonus previsto per i lavoratori part-time verticali poteva essere replicato o adeguato in base ai risultati di quest’anno, e potrebbe essere così anche nel 2023. Inoltre, il governo sta esplorando altre soluzioni stabili e di lunga durata termine.
A chi spetta il bonus 550 euro
Attraverso la conversione in legge del Decreto Aiuti n. 50 2022, l’art. 2 bis che prevede per i dipendenti delle aziende private in possesso di determinati requisiti un’indennità una tantum di 550 euro riferita allo scorso anno.
I dipendenti hanno diritto a periodi di congedo della durata minima di un mese e non interamente lavorati, della durata complessiva non inferiore a sette settimane e non superiore a venti settimane.
Inoltre, le persone che presentano domanda non devono essere attualmente impiegate nell’ambito di un altro accordo contrattuale.
Secondo la nuova circolare, i soggetti che non percepiscono la Nuova Indennità Sociale per l’Occupazione (NASpI) non potranno beneficiare dell’indennità una tantum.
È importante notare che, anche se un lavoratore era già beneficiario di NASpI e lo vedeva sospeso per rapporto di lavoro a tempo determinato al momento della presentazione della domanda, sarà comunque considerato beneficiario di NASpI.
Non è previsto alcun trattamento sotto forma di pensione. L’assegno di invalidità è cumulabile con il bonus.
Inoltre ogni lavoratore ha diritto a ricevere questa sovvenzione una sola volta. Il limite di spesa è attentamente monitorato dall’INPS, che fornisce anche il necessario supporto.
Come richiedere il bonus
Per richiedere l’indennità una tantum per i lavoratori a tempo parziale ciclico verticale era necessario presentare all’INPS una presentazione telematica entro e non oltre il 30 novembre 2022.
Tale presentazione andava effettuata esclusivamente tramite il “Punto di accesso alle prestazioni non pensionistiche “sezione del sito www.inps.it.
Per accedere a questa sezione occorreva navigare nel percorso “Prestazioni e servizi” > “Servizi” > “Punto di accesso alle prestazioni extra pensionistiche”. Da lì, selezionare il bonus per il quale si stava facendo domanda.
L’accesso era consentito tramite SPID (livello 2 o maggiore), CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o CIE (Carta di Identità Elettronica).
Oltre al portale web, i privati potevano richiedere l’indennità una tantum contattando telefonicamente il Contact Center Multicanale o tramite gli Istituti di Patrocinio.
Le domande di riesame per il bonus part time ciclico
Al termine della prima fase di gestione delle domande, l’INPS ha diffuso il messaggio 1379 2023, che riporta le istruzioni per i richiedenti che intendono richiedere il riesame dopo aver fallito il processo di verifica dei propri requisiti.
L’allegato 1 riporta tutti i dettagli necessari in merito alle motivazioni del rifiuto e ai documenti necessari per il processo di revisione.
Ci sono 120 giorni di tempo dalla data del messaggio per rispettare la scadenza, che cade l’11 agosto 2023, o successivamente dalla data in cui si è stati informati del rifiuto.
Sulla piattaforma INPS l’utente ha la possibilità di accedere alla sezione “Dati della domanda” e richiedere il riesame cliccando sull’apposito pulsante “Richiedi riesame”.
Per richiedere una revisione è necessario fornire una motivazione e caricare contestualmente la relativa documentazione utilizzando il link “Allega documentazione”.
L’istituto sottolinea che durante il processo di revisione, è emerso che la posizione occupazionale di numerosi dipendenti è stata etichettata come part-time o una combinazione di diversi tipi di lavoro nel sistema UniEmens.
In tali casi, l’ufficio per l’impiego verificherà la presenza di una chiara descrizione del servizio e di un approccio standard allo svolgimento dell’attività lavorativa, come delineato nel contratto di lavoro part-time misto.
Qualora vi siano reclami UniEmens non trasmessi e relativi alla sospensione del part-time, la Struttura Territoriale dovrà richiedere al datore di lavoro di attenersi alle linee guida indicate nella circolare n. 74 del 4 maggio 2021 per regolarizzare i relativi flussi.