Errata ripartizione delle spese condominiali, ecco come accorgersene e pagare meno

Le spese condominiali devono essere pagate da tutti i condomini di un palazzo. In caso di errore sulle cifre da pagare, scopriamo quando sarà possibile contestare il tutto e versare molto di meno.

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spese condominiali – oipamagazine.it

Chi vive in condominio sa bene che esistono degli oneri da dover rispettare e delle spese da effettuare. Ogni condomino, infatti, dovrà impegnarsi a sostenere alcune spese condominiali. Esse possono essere di natura sia ordinaria che straordinaria. A prescindere da ciò, comunque, ogni condomino dovrà sostenere delle spese sulla parti in comune.

Solitamente, la ripartizione di tutte le spese condizionali avviene con il metodo dei millesimi. A cosa facciamo riferimento? Semplicemente si prenderanno in esame delle tabelle millesimali, in modo tale che ogni condomino paghi la sua parte in base al valore oggettivo del suo immobile. Esso viene espresso, per l’appunto, in millesimi.

Durante una singola assemblea di condominio, tutte le parti in causa si riuniscono per prendere decisioni molto importanti per tutto lo stabile. Si potranno, per esempio, prendere decisioni in merito ad alcune ristrutturazioni delle parti in comune, al luogo dove ubicare i secchi della raccolta della spazzatura e molto altro ancora.

In queste riunioni, poi, si deciderà anche sulle spese condominiali da dover sostenere, in merito agli interventi di natura ordinaria e a quelli di natura straordinaria. Questi ultimi fanno riferimento a danni strutturali o rotture che si sono venute a creare per un’emergenza o per qualsiasi altro problema.

Fra le misure ordinarie, invece, si possono far rientrare la pulizia delle scale, il lavaggio dei pavimenti, la riparazione delle finestre, la pulizia dell’impianto di riscaldamento centralizzato, interventi di manutenzione all’ascensore comune e tante altre cose ancora.

Cosa succede in caso di errore nella ripartizione delle spese condominiali durante una riunione di condominio? Scopriamo i vari casi e quando sarà possibile contestare il tutto, non pagare quella somma e richiedere il conteggio esatto. Ecco tutto quello che c’è da sapere in merito.

Ripartizione sbagliata delle spese condominiali? Ecco quando sarà possibile pagare meno e quando no

Le spese condominiali, oltre al metodo dei millesimi, possono essere suddivise anche in base al numero di condomini. Questa opzione, però, è molto più rara e presuppone solo una scelta effettuata dal singolo condominio con una decisione unanime da parte di tutti.

Spese condominiali
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In questo articolo, però, come detto, vogliamo parlare dei possibili errori che si possono registrare nella ripartizione delle spese condominiali. Ecco che cosa sarà possibile fare.

Le ripartizioni delle spese seguono – nella stragrande maggioranza dei casi – il metodo di calcolo con la tabella dei millesimi. Essendo conteggi non del tutto immediati, è possibile che nel corso dell’assemblea di condominio si possano registrare degli errori.

Due sono gli errori che si possono commettere dopo la delibera di una assemblea di condominio. Gli errori di conteggio possono essere interessati dal vizio della nullità e da quello dell’annullabilità. Di cosa si tratta? Scopriamo insieme i due casi e quando sarà possibile richiedere il conteggio e pagare di meno.

Divisione sbagliata delle spese di condominio: ecco i due casi della nullità e dell’annullabilità

In caso di errori sulle ripartizioni delle varie spese, sarà possibile richiedere sempre l’annullamento della delibera dell’assemblea nel caso del vizio della nullità. Per quanto concerne l’annullabilità, invece, si avranno sempre e solo 30 giorni di tempo. Scopriamo tutti i dettagli su questi due vizi di forma.

Errata ripartizione spese condominiali
Errata ripartizione spese condominiali – oipamagazine.it

La nullità fa riferimento a un vizio grave, il quale va contro la legge e i diritti dei singoli condomini. In caso di violazione della regola dei millesimi, per quanto concerne spese che dovranno essere pagate per sempre, allora sarà possibile richiedere l’annullamento del tutto.

In tal caso, inoltre, il singolo condomino potrà richiedere l’annullamento in qualsiasi momento, senza dover sottostare a scadenze o ad altri obblighi di tempo. Potrà, quindi, richiedere il conteggio giusto in millesimi e pagare molto di meno rispetto a quanto precedentemente (ed erroneamente) stabilito.

Per quanto riguarda il vizio dell’annullabilità, invece, la situazione cambia. Esso presuppone un errore meno grave rispetto al precedente. Non si parla più di errore di conteggio sulle spese condominiali per sempre, bensì per una singola annualità.

In tal caso, in caso di errore di ripartizione delle spese condominiali, sarà possibile contestare il tutto entro e non oltre i 30 giorni successivi alla delibera dell’assemblea di condominio. In tal caso, l’errore non tocca gli anni successivi.

Il condomino potrà pagare meno, dunque, solo se presenta ricorso entro un mese, altrimenti per quell’anno dovrà pagare le spese che risultano essere state conteggiate dall’ultima assemblea di condominio.

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