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Consumatori

Cos’è l’Antitrust e a cosa serve

Sempre più spesso si sente parlare dell’Antitrust e di quelle decisioni che prende per portare avanti la tutela dei consumatori. Ma qual è il suo scopo principale?

Antitrust- Oipamagazine.it

Durante l’ultimo secolo, l’economia ha subito un costante rinnovamento che l’ha spinta sempre di più verso un mondo fatto di concorrenza spietata. Ed è per questo che si è visto necessario inserire un qualcosa che fosse in grado di tutelare il mercato libero.

Cosa significa Antitrust

Prima di capire qual è il compito dell’Antitrust, andiamo ad analizzare la parola in sé per sé.

Infatti, si tratta di un argomento che non tutti riescono a comprendere anche perché viene applicato in un campo abbastanza generico.

Il termine Antitrust si può tradurre in un insieme di azioni e regole il cui scopo è quello di fare in modo che le imprese non acquisiscano un posto di monopolio nel mercato o che stipulino degli accordi collusivi che vanno a provocare dei danni al consumatore o che addirittura riescono a distorcere la concorrenza.

Anche se questa parola non può essere tradotta letteralmente, molti sono coloro che hanno cercato di dare un’interpretazione a questa espressione.

Le leggi dell’Antitrust- Oipamagazine.it

Una delle traduzioni più utilizzate della parola Antitrust e “anti-monopolio” che si basa molto più sui principi di cui si occupa l’Antitrust che su una traduzione letterale.

Che cos’è l’Antitrust e a cosa viene utilizzato

Quindi, in base a ciò che abbiamo capito fino ad ora, l’Antitrust è un insieme di norme pubblicate dall’autorità, il cui scopo è quello di tutelare la concorrenza, limitare e regolamentare la concentrazione di un unico potere economico.

Stiamo facendo riferimento ad un istituto giuridico che ha le sue origini all’interno della Common Law inglese e che durante il secolo passato si è diffuso come la conseguenza della paura, un sentimento nato nelle piccole imprese, di venire schiacciate da organizzazioni più grandi.

Per cercare di garantire una concorrenza corretta nel mercato, si è vista la necessità di aggiungere un’autorità che si facesse garante della concorrenza e che lavorasse in totale indipendenza e autonomia.

Ed è così che è nata quindi l’Antitrust, una parola usata sia per indicare tutti quei principi che si trovano alla base della legislazione ma anche per descrivere genericamente le autorità che si occupano della loro protezione.

Nel nostro Stato, tale organismo viene identificato con la sigla AGCM, ossia autorità garante della concorrenza e del mercato. In base alla legge attuale, questa è formata da tre componenti.

L’Antitrust nell’economia- Oipamagazine.it

Da come possiamo leggere anche all’interno del portale ufficiale dell’Antitrust, questi sono i principali scopi che si impegna a portare a termine, ossia:

  • fare in modo che la concorrenza e il mercato siano tutelati;
  • cercare di contrastare ogni pratica commerciale scorretta verso microimpresa e consumatori;
  • proteggere le imprese da pubblicità comparativa e ingannevole;
  • avere gli occhi ben aperti per fare in modo che i rapporti tra aziende e consumatori non presentino delle clausole vessatorie;
  • controllare ogni conflitto di interesse in cui potrebbero incappare i titolari di cariche di governo;
  • Concedere il rating di legalità a tutte quelle imprese che precedono con la richiesta.

L’Antitrust ricopre quindi un ruolo fondamentale per la tutela delle imprese, un compito molto importante che evita che “il pesce piccolo venga divorato ingiustamente dal pesce grande”.