Come contestare una multa: tutti i passaggi da seguire

Ricevere una multa, non è sempre una cosa gradita. Si va quindi alla ricerca di un modo per contestarla, soprattutto quando sono presenti le basi per poterlo fare. Ma in che modo procedere? Ecco la guida da seguire.

Giudice di pace
Giudice di pace- Oipamagazine.it

Nel momento in cui si ha tra le mani un verbale per la violazione del Codice della strada il quale è stato notificato in ritardo, si potrebbe decidere di fare ricorso. Ma come muoversi in questi casi?

In quale occasione è possibile contestare una multa al giudice di pace

Nel momento in cui si riceve una multa dopo aver infranto il Codice della strada, per prima cosa si dovrà leggere attentamente il verbale ed analizzare tutto il documento così da capire se la sanzione è idonea e se sono corretti tutti i dati presenti al suo interno.

Così facendo, è facile comprendere se le procedure utilizzate hanno rispettato o meno tutte le norme di legge attualmente in vigore.

Due sono i casi comuni in cui è possibile impugnare una multa, ossia:

  • nel momento in cui il verbale risulta essere incompleto o vede degli errori al suo interno;
  • nel momento in cui la notifica è avvenuta dopo aver superato i termini di legge.

In base alle regole in vigore, le multe infatti possono essere recapitate entro e non oltre 90 giorni da quando è stata commessa la violazione. In caso contrario, l’atto sanatorio può essere contestato.

La stessa contestazione che può essere fatta se il verbale contiene errori. Infatti, quando questo documento non è compilato perfettamente in ogni sua parte, ci si trova di fronte agli estremi per procedere ad un ricorso sia presso il prefetto che di fronte ad un giudice di pace.

Diversi sono i vizi di forma che si possono verificare. Per questo, è molto importante controllare attentamente il documento e verificare che questo sia valido prima di procedere al pagamento della sanzione.

Contestare multa
Contestare multa- Oipamagazine.it

Infatti, secondo la legge, un verbale deve avere, al suo interno, determinate informazioni tra cui:

  • Ogni generalità riguardo al conducente;
  • il giorno, l’ora e il posto in cui c’è stata l’infrazione;
  • il tipo e la targa del veicolo sul quale c’è stata la violazione;
  • un’esposizione sommaria dell’accaduto;
  • le indicazioni della norma che è stata violata oppure la sanzione che deve essere pagata;
  • ogni dichiarazione di cui il trasgressore ha richiesto l’inserimento;
  • le indicazioni di ogni autorità competente riguardo al ricorso;
  • le indicazioni di tutte le generalità dell’agente che ha accertato l’accaduto.

L’omessa oppure l’errata compilazione di una di queste voci, fa sì che il verbale non sia valido. Potrebbero anche essere presenti degli errori riguardo ai dati del proprietario del veicolo oppure degli errori sul conducente, sulla data o sull’ora della rilevazione nonché sulla targa dell’auto.

Insomma, sono tutti questi gli elementi da controllare attentamente per poter impugnare la sanzione.

Ogni tanto inoltre, capita che i dispositivi usati per il monitoraggio, non sempre siano omologati oppure che sia errata la norma del Codice della strada o addirittura che siano assenti le generalità dell’aziende che ha effettuato la segnalazione.

In genere, un errore all’interno del verbale, non annulla immediatamente la multa anche se è molto importante seguire tutte le procedure prima di vedere cancellata la sanzione.

Per rendere valido un verbale, ci sono alcune informazioni che non devono assolutamente mancare tra cui i dati corretti del trasgressore, il luogo e l’ora in cui c’è stata l’infrazione, il nome di colui che ha rilevato tale violazione e di colui che ricopre il ruolo di responsabile dell’atto sanzionatorio.

Inoltre è fondamentale che siano presenti anche dati riguardo all’auto, ossia la targa e il modello.

In che modo si effettua il ricorso presso il giudice di pace

E’ importante che il ricorso venga presentato di persona o attraverso un difensore, un documento che dovrà essere portato alla cancelleria dell’ufficio del giudice di pace di competenza, ossia di quel giudice che si trova nello stesso posto in cui è stata confermata la violazione.

Inoltre è possibile anche effettuare l’invio di questo documento tramite raccomandata A.R. In quest’ultimo caso, per dimostrare l’invio, basterà conservare la ricevuta di spedizione che è stata consegnata dall’ufficio postale. Non si potrà fare ricorso tramite email, fax o PEC.

Oltre alla copia originale del ricorso, si dovranno allegare altri documenti tra cui:

  • l’originale del verbale;
  • le quattro copie del ricorso in questione;
  • la fotocopia di tutti quei documenti che il giudice dovrà prendere sotto esame;
  • la fotocopia dei documenti di identità del ricorrente;
  • la ricevuta del versamento del contributo insieme a quella dei diritti di notifica;
  • aggiungere il codice fiscale del ricorrente o dell’eventuale difensore oltre che al numero di fax e alla PEC.

In che modo presentare il ricorso ad un giudice di pace on-line

Vi è anche la possibilità di procedere alla compilazione del ricorso all’interno del sito nazionale del giudice di pace a cui si potrà accedere tramite il sito gdp.giustizia.it.

Dopo aver effettuato la compilazione, verrà rilasciato un numero di protocollo web, oltre che ad una nota di iscrizione al ruolo telematica.

Ricorso multa
Ricorso multa- Oipamagazine.it

Inoltre si avrà la possibilità di ottenere direttamente dal sistema, una comunicazione automatica tramite email, ogni volta che il ricorso viene aggiornato.

Oggi, il servizio on-line può essere utilizzato soltanto in pochi uffici del giudice di pace.

Il costo per il ricorso al giudice di pace

Per presentare, nel modo giusto, il ricorso presso il giudice di pace, è necessario pagare il contributo unificato insieme alla marca da bollo.

Quest’ultima ha un valore di 27 euro mentre il contributo unificato è diverso in base alla cifra della multa che si va a contestare.

Visto che nella maggior parte dei casi, la multa non va oltre i €1.100, il contributo si aggira intorno ai €43.

Per effettuare il pagamento del contributo unificato non si dovrà far altro che entrare in un ufficio postale, in una tabaccheria o in banca ed effettuare il pagamento attraverso il modello F23.

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