Chi deve pagare le spese del funerale quando un caro viene a mancare? Vi spieghiamo, nel dettaglio, come agire in questa circostanza.
La morte di una persona cara è un momento molto difficile per tutti. Oltre alla tristezza per la perdita, ci sono anche le spese funebri da considerare. Chi deve pagarle? E come si possono dividere tra gli eredi? In questo articolo risponderemo a tutte queste domande e cercheremo di capire quali sono le opzioni disponibili in caso di difficoltà economiche.
Chi deve pagare le spese del funerale
Una delle prime domande che sorgono quando si organizza un funerale è: chi deve pagare le spese? In generale, la responsabilità di coprire i costi del funerale ricade sugli eredi della persona deceduta. Tuttavia, ci sono alcune eccezioni a questa regola.
Ad esempio, se il defunto aveva stipulato una polizza assicurativa per il proprio funerale, allora gli eredi non dovranno preoccuparsi dei costi. Lo stesso vale se la persona ha lasciato un testamento in cui specifica chi deve occuparsi delle spese del funerale.
In ogni caso, è importante tenere presente che le spese funebri includono voci diverse e possono essere molto elevate. È, quindi, fondamentale discutere con gli altri familiari e cercare di trovare un accordo su come dividere i costi tra tutti.
Sebbene possa sembrare difficile parlare di soldi in un momento così delicato, è importante affrontare questo argomento – in modo aperto ed equilibrato – per evitare ulteriori problemi o conflitti tra gli eredi.
Divisione delle spese funebri: percentuali e parti uguali
Come dividere le spese tra gli eredi? In realtà, non esiste una risposta universale a questa domanda. La divisione delle spese dipende dalle circostanze specifiche.
Prima di tutto, è importante sapere se il defunto ha lasciato disposizioni testamentarie sul pagamento del funerale. Se sì, allora queste disposizioni devono essere seguite.
Se invece non ci sono disposizioni testamentarie o se i soldi del defunto non sono sufficienti per coprire tutte le spese funebri, gli eredi dovrebbero cercare di raggiungere un accordo sulla divisione delle spese in modo equo e trasparente.
Una soluzione potrebbe essere quella di calcolare la percentuale della partecipazione finanziaria degli eredi in base alle loro capacità economiche. Ad esempio, se uno degli eredi guadagna molto più degli altri, potrebbe contribuire con una maggior quota.
Un’altra opzione potrebbe essere quella di suddividere le spese in quote uguali tra tutti gli eredi. Tuttavia, questa soluzione può creare tensioni familiari, se alcuni membri della famiglia sentono che stanno pagando troppo rispetto agli altri.
In ogni caso, è sempre meglio avere una discussione aperta e franca tra gli eredi al fine di evitare conflitti futuri riguardanti la divisione delle spese funebri.
Si può pagare il funerale con il denaro della persona defunta?
Una delle domande più comuni che si pongono gli eredi di una persona deceduta è se sia possibile utilizzare i soldi del defunto per pagare il funerale. La risposta a questa domanda dipende dal fatto che il defunto abbia lasciato un testamento o meno.
In caso contrario, la legge italiana prevede che le spese relative al funerale debbano essere sostenute dagli eredi. Tuttavia, se il patrimonio del defunto non fosse sufficiente per coprire tutte le spese, gli eredi potrebbero chiedere un contributo alle autorità locali.
Se, invece, il defunto predispone un testamento in cui è specificato il preciso uso dei suoi beni dopo la morte (come ad esempio l’organizzazione del proprio funerale), allora gli eredi sarebbero obbligati ad attenersi a quanto indicato nel documento testamentario e dovrebbero utilizzare i fondi destinati alla realizzazione di tale scopo.
Tuttavia, è importante ricordare che anche in questo caso ci sono alcune limitazioni: infatti, le spese relative al funerale non possono superare il valore complessivo dell’eredità lasciata dal defunto.
In ogni caso, prima di agire è sempre meglio consultarsi con un avvocato specializzato nel diritto delle successioni per avere una maggiore chiarezza sulla situazione specifica.
È fondamentale tenere presente che gli eredi hanno l’obbligo di informare prontamente la banca del decesso dell’intestatario del rapporto.
Dopo questa comunicazione, la banca deve procedere al blocco del conto corrente fino alla presentazione della dichiarazione di successione. In pratica, ciò significa che le somme presenti sul conto non possono essere utilizzate fino a quando la situazione non è stata regolarizzata.
Purtroppo, in alcune circostanze, si verificano comportamenti scorretti da parte di alcuni eredi che rivestono anche la qualifica di delegati del conto corrente del defunto.
In questi casi, prelevano denaro dal conto per coprire le spese funebri. Tuttavia, questa pratica viola gli obblighi imposti dalla legge in materia di successione.
Per evitare possibili problemi ulteriori, è importante seguire le procedure ufficiali e non compiere atti illegali.
Conto cointestato: come procedere
In presenza di un conto corrente cointestato tra il defunto e un’altra persona, ad esempio il coniuge o un figlio, la situazione è diversa.
In questi casi è importante ricordare che, salvo alcune specifiche condizioni, il 50% delle somme presenti sul conto è a disposizione del superstite.
Ciò significa che la persona sopravvissuta può continuare a utilizzare queste somme in attesa di regolarizzare il rapporto dopo la successione. È comunque fondamentale tenere presente che l’altra metà del saldo del conto rimane bloccata fino alla presentazione della dichiarazione di successione.
Chi paga il funerale se gli eredi non hanno disponibilità finanziaria?
Se nessuno ha i soldi necessari per far fronte alle spese del funerale, cosa succede?
La risposta a questa domanda dipende da diversi fattori. In primo luogo, bisogna verificare se il defunto aveva un’assicurazione vita o una polizza in grado di coprire le spese del funerale. In caso contrario, sarà necessario cercare altre soluzioni.
Una possibile opzione potrebbe essere quella di chiedere aiuto ad amici e parenti del defunto. Se tutti contribuiscono con una piccola somma di denaro, si potranno coprire le spese del funerale, senza gravare troppo su una singola persona.
In alternativa, è possibile contattare l’amministrazione comunale per richiedere un sostegno economico attraverso il cosiddetto “funerale sociale“. Tuttavia, questo tipo di assistenza è concessa solo in casi particolari e dopo aver valutato la situazione economica dei familiari più stretti.
Esiste, poi, anche il “funerale di povertà“: gli enti locali si occupano gratuitamente di organizzare le esequie dei defunti privi di mezzi o poco abbienti, coprendo tutti i costi necessari.
La detrazione delle spese del funerale
La detrazione fiscale per le spese funebri è un’agevolazione a cui i contribuenti possono accedere, ma con alcune limitazioni. In generale, la legge prevede una detrazione del 19% delle spese sostenute per il funerale di un familiare o di una persona a carico.
Tuttavia, è importante sapere che non tutte le spese rientrano nella detrazione: ad esempio, non sono ammissibili quelle relative alla sepoltura in loculi di proprietà della famiglia del defunto.
Stesso discorso vale anche per cremazioni, concessioni comunali cimiteriali, esumazione della salma e addobbi floreali.
La deduzione massima prevista dalla legge è pari a 1.550 euro.
Per poter usufruire della detrazione fiscale sulle spese funebri occorre presentare la documentazione giustificativa dei costi sostenuti e delle modalità di pagamento effettuate (bonifico bancario o postale), oltre all’attestato di morte rilasciato dal medico curante.
In caso il funerale sia stato pagato da più persone (ad esempio dai parenti dell’estinto), la detrazione va suddivisa tra loro, in base alle quote di partecipazione al costo complessivo del servizio funebre.
La divisione delle detrazioni in caso di funerale pagato da più persone
Le spese funebri sono un argomento delicato che richiede molta attenzione e cura nella gestione.
È importante avere una comprensione chiara di chi sia responsabile per il pagamento delle spese del funerale, come dividerle tra i membri della famiglia e se esiste la possibilità di fare affidamento sui soldi del defunto.
Inoltre, è essenziale essere a conoscenza dei dettagli riguardanti le detrazioni fiscali disponibili per aiutare a coprire i costi.
Se più persone decidono di contribuire al pagamento delle spese funebri, è necessario assicurarsi che la divisione delle detrazioni avvenga in modo equo. Ciò può essere fatto attraverso l’utilizzo dello strumento giusto o chiedendo consiglio ad un professionista esperto.
Se l’agenzia funebre ha emesso una fattura intestata ad una sola persona, ma il pagamento è stato effettuato da più individui, è possibile richiedere la detrazione pro-quota delle spese dell’agenzia funebre.
Per farlo, è necessario aggiungere una nota a firma dell’intestatario del documento sulla fattura, attestando – in questo modo – che l’importo è stato pagato da più soggetti.
Successivamente, chi ha contribuito alle spese dovrà conservare una copia della fattura annotata, che potrà essere utilizzata come documentazione per richiedere la detrazione pro-quota.