Un’inaspettata, per non dire brutta, notizia dall’INPS: ci sono soggetti che sono stati esclusi dal nuovo aumento. Chi sono?
Cosa fa sì che alcuni disabili ricevano un importo superiore all’assegno di invalidità loro assegnato?
La definizione di “incremento al milione” cosa significa esattamente? Inoltre, quali gruppi specifici sono esclusi dal milione di aumenti previsti per i civili disabili?
Il riferimento a un aumento al milione riguarda la possibilità per alcuni gruppi di persone con disabilità di aumentare il proprio importo pensionistico.
Attraverso una disamina complessiva, vediamo le persone che non rientrano nell’incremento al milione per i disabili, coloro che hanno diritto a questa opportunità e le ragioni alla base di tale discriminazione.
Sono esclusi dall’aumento stanziato per gli invalidi civili i soggetti che percepiscono l’assegno di invalidità parziale per una percentuale di invalidità compresa tra il 74 e il 99 per cento, detti anche invalidi parziali.
L’incremento al milione è destinato esclusivamente ai civili totalmente invalidi (con invalidità del 100%) e in possesso di specifici criteri anagrafici e reddituali, che approfondiremo tra poco.
L’aumento della pensione INPS a un milione per gli invalidi civili non si applica agli invalidi parziali per effetto di una sentenza della Corte Costituzionale sull’art. 38 della Legge 448 del 2001.
La sentenza n. 152 del 23 giugno 2020 concede tale aumento solo ai pensionati over 70 e ai civili totalmente invalidi che abbiano compiuto almeno 18 anni.
A partire dal 20 luglio 2020, i soggetti considerati invalidi civili totali e in possesso di un’invalidità del 100% dall’età di 18 anni in su riceveranno un aumento dell’importo della pensione.
Gli oneri per le addizionali sociali che corrispondono all’incremento al milione sono i seguenti:
I civili con disabilità comprese tra il 74% e il 99% sono stati esclusi dagli aumenti, lasciandoli a fare affidamento solo su magre rivalutazioni annuali delle pensioni per decenni, anche fino ad oggi.
Come forse alcuni sanno, l’ultimo aumento pensionistico è entrato in vigore il 1° gennaio 2023, comportando un incremento dell’importo della pensione per invalidi civili parziali da 292,55 euro (nel 2022) a 313,91 euro, che è un aumento di 21,36 euro per mese (pari a circa 256 euro all’anno).
La risoluzione della questione è ancora in sospeso e si prevede che il Governo interverrà tempestivamente per porre fine a questa vergognosa discriminazione, garantendo che anche le persone con disabilità parziale ricevano un’indennità mensile più rispettabile.
L’esclusione dei disabili parziali dall’incremento al milione di persone per coloro che sono invalidi civili è stata precedentemente segnalata. Ora, è importante esaminare il principio di fondo che motiva questo aumento.
Il concetto fondamentale è che ogni civile completamente inabile riceva un minimo di 700,18 euro al mese, per un totale di 9.102,34 euro annui.
In pratica, il governo integra l’importo necessario per garantire che questa somma sia soddisfatta.
Per favorire la comprensione reciproca, si consideri il caso di un soggetto disabile al 100% che percepisce una pensione mensile di 313,91 euro, la quale si accumula in una somma annua di 4.080,83 euro.
Gli viene concesso un importo aggiuntivo di 386,37 euro per compensare la differenza, per un totale di 700,18 euro al mese se sommato ai 313,91 euro iniziali.
Nei casi in cui gli individui percepiscono un reddito aggiuntivo, come il reddito da lavoro dipendente, oltre alla pensione, l’aumento viene gradualmente ridotto fino a raggiungere lo zero.
L’aumento dei dati per milione è attribuibile ai soggetti di età compresa tra i 18 anni ea coloro che sono completamente disabili, purché non superino il limite massimo di reddito di 9.102,34 euro per i singoli o 15.644,85 euro per le coppie sposate.
Le indicazioni operative sugli aumenti sono fornite dalla Circolare INPS 107 del 23 settembre 2020 e dal Messaggio INPS n. 3960 del 28 ottobre.
Se supponiamo che fino ad ora una persona sia tra coloro che erano esclusi dall’incremento al milione per i disabili civili, cosa succede?
Se ha chiesto di considerare più grave la sua disabilità o è stato sottoposto di recente a una visita di revisione, e la Commissione medica ha stabilito che la sua disabilità è totale, allora potrebbe avere diritto a un’ulteriore assistenza.
Se è stato ritenuto invalido al 100%, avrà diritto non solo alla pensione di invalidità, ma anche a un’ulteriore maggiorazione dell’importo della pensione.
Per poter beneficiare dell’aumento sociale è necessario possedere i requisiti reddituali e compilare un’apposita domanda denominata “Ricostituzione del reddito per aumento sociale“, che deve essere presentata all’INPS.
I passi da compiere sono descritti di seguito:
Nella richiesta di invalidità civile diciottenne è importante annotare nella documentazione: “Richiesta formulata ai sensi della Sentenza della Corte Costituzionale n. 152 del 23 giugno 2020“.
Per procedere, sarà necessario che l’interessato fornisca il proprio reddito personale e quello del suo potenziale coniuge.
Seguendo questo processo, i civili disabili riceveranno un aumento fino a un milione. È importante notare che questo aumento sarà concesso solo alle persone che fanno affidamento esclusivamente sulla pensione di invalidità come fonte di reddito.
Coloro che hanno ulteriori fonti di reddito possono ricevere un aumento parziale o possono non essere ammissibili per l’aumento.