Sono in molte le persone che necessitano di un alloggio in una casa popolare, ma non tutti sanno la procedura e che si devono avere determinati requisiti per entrare in lista.
Le famiglie a basso reddito possono richiedere la casa popolare presentando una domanda di assegnazione, che viene poi valutata in base alle graduatorie locali per determinare l’idoneità per l’immobile.
Il concetto di ERP, che include l’edilizia popolare, prevede che la Pubblica Amministrazione a livello comunale, regionale o nazionale prenda provvedimenti per assegnare alloggi a chi ne ha bisogno.
Sebbene il concetto di case popolari possa essere fatto risalire al XVI secolo, fu durante la rivoluzione industriale del XIX secolo che la loro popolarità crebbe in modo esponenziale, a causa del significativo aumento della popolazione urbana.
La legge 31 maggio 1903, n. 254, ha introdotto in Italia il concetto di casa popolare, disciplinandone la concessione.
La costruzione di 2 milioni di case è stata realizzata negli anni ’50 attraverso il Piano Fanfani, detto anche INA-Casa.
Fornire case popolari consente a coloro che affrontano sfide economiche di assicurarsi un posto in cui vivere e chiamarlo proprio.
Le proprietà classificate come “popolari” sono assegnate a persone bisognose sulla base di un rigoroso insieme di criteri.
Per qualificarsi e assicurarsi un posto nella lista d’attesa, devono essere soddisfatte determinate condizioni e prerequisiti.
Sebbene il processo di selezione e assegnazione possa richiedere del tempo, alla fine offre l’opportunità di acquisire una residenza di proprietà pubblica costruita dal governo per affrontare il problema pressante dell’insicurezza abitativa tra coloro che hanno difficoltà finanziarie.
Per partecipare a un bando pubblico, è necessario soddisfare i requisiti previsti dalla legge. Pertanto, è fondamentale esaminare meticolosamente tali requisiti.
Assegnazione casa popolare: i requisiti
Possono richiedere la casa popolare le persone prive di reddito, con disabilità, che fanno parte di famiglie numerose, sono senzatetto o sono genitori soli con figli a carico.
L’obiettivo primario di questa iniziativa è quello di fornire alloggi a prezzi accessibili a coloro che non sono in grado di pagare l’affitto o il mutuo, con l’obiettivo di offrire loro un posto dove vivere addebitando un canone mensile minimo in base alla loro capacità finanziaria.
Per soddisfare i requisiti, devono essere soddisfatti alcuni criteri:
- il soggetto non deve essere in grado di possedere alcuna proprietà;
- non bisogna possedere diritti effettivi per godere di alcuna proprietà o parte di essa;
- avere una casa non adatta a soddisfare le esigenze della propria famiglia;
- non essere stati sfrattati da una casa popolare nell’ultimo quinquennio;
- non aver occupato negli ultimi cinque anni una casa popolare;
- i soggetti devono risultare essere residenti nel Comune da poco tempo oppure non esserlo proprio.
Alcune regioni hanno tentato di imporre requisiti aggiuntivi che limiterebbero il numero di concorrenti coinvolti in un’offerta.
In Lombardia, ad esempio, la presentazione della domanda per l’incarico era subordinata a un minimo di cinque anni di residenza nel Comune, al fine di agevolare l’iter per chi avesse un legame più consolidato con il territorio.
Tuttavia, la Corte Costituzionale ha ritenuto illegittima tale condizione. Dare la priorità ai residenti con un mandato più lungo nella regione creerebbe di fatto due gruppi distinti di cittadini bisognosi, il che è un approccio inaccettabile.
Resta il fatto che ogni Comune ha la facoltà di modificare alcune clausole, come quelle dell’Istituto per l’Edilizia Sociale che esistevano in precedenza.
La documentazione necessaria
I potenziali richiedenti, quindi, devono esaminare attentamente l’Avviso del Comune del loro luogo di residenza o del Comune in cui intendono richiedere la casa popolare per determinare se soddisfano i criteri di ammissibilità.
Tra i documenti richiesti figurano i seguenti:
- un duplicato del documento di identità;
- l’indicazione della marca da bollo da parte dell’ente pubblico;
- l’ISEE-ERP, il quale tiene conto del reddito al netto dell’IRPEF, degli emolumenti non imponibili e delle eventuali ritenute sul reddito.
Dopo la presentazione della domanda, bisogna attendere pazientemente che venga formulata la graduatoria.
Questa graduatoria si basa sui punteggi ricevuti e giocherà un ruolo fondamentale nel determinare il destinatario (i) dell’alloggio.
È importante notare che se un individuo non è inadempiente e guadagna una determinata soglia di reddito dopo cinque anni, può partecipare a un apposito bando comunale per l’acquisto della casa popolare.