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Carta di credito, la nuova truffa spaventa tutti: svuotano il conto mentre passeggi

C’è una truffa in atto che sta spaventando un po’ tutti e coinvolge la carta di credito. Senza un minimo di attenzione, i soldi sulla carta sono a rischio.

Carta di credito – Oipamagazine.it

Tessera plastificata dotata di un dispositivo che riconosce i dati identificativi sia del titolare che della banca o della fintech emittente, la carta di credito funge da strumento di pagamento.

Al cliente viene fornita una linea di credito attraverso l’utilizzo di una carta di credito, che è libero di utilizzare a suo piacimento per l’acquisto di beni o servizi.

Il cliente è quindi obbligato a rimborsare la somma prestata attraverso rate periodiche e potenzialmente multiple.

Eventuali pagamenti che sono effettuati dal cliente ripristineranno in tutto o in parte la linea di credito, consentendogli di utilizzare nuovamente i fondi in futuro.

Esistono diverse categorie principali di questa carta di pagamento. La carta di credito “a saldo” è quella più richiesta.

Prevede la possibilità di ritardare il pagamento della merce che è stata acquistata per un periodo breve, solitamente limitato a 45 giorni.

In sostanza, questo tipo di carta di credito consente di saldare tutte le spese sostenute entro un mese in un’unica rata il mese successivo.

La carta di credito revolving è uno strumento di pagamento fornito da un istituto finanziario che permette ai clienti di effettuare acquisti a rate.

Gli acquirenti che optano per i pagamenti rateali sono soggetti a interessi sul prestito, che vengono pagati entro una soglia di credito prestabilita.

La soluzione co-branded viene applicata anche alle carte di credito, in cui un istituto finanziario collabora con un’altra società per distribuire strumenti di pagamento e fornire servizi supplementari per mantenere la fedeltà degli utenti.

Il funzionamento è identico a quello di una carta di credito revolving o di una bancaria.

Nuova truffa che coinvolge la carta di credito

In tanti usano la carta di credito, insieme ad altre carte di pagamento. In effetti, il passaggio dalla valuta fisica ai metodi di pagamento digitali è evidente, con il contante che lascia il posto alle carte di credito.

Questa transizione, unita alla graduale eliminazione del denaro fisico a favore degli sportelli automatici, pone però diversi rischi che spesso vengono trascurati.

Carta di credito-oipamagazine.it

La domanda sorge spontanea: perché dovremmo affrontare proprio questo argomento? Dopotutto, le carte di credito richiedono un numero di identificazione personale e una moltitudine di misure di sicurezza.

Stiamo parlando di conferme tramite SMS sul proprio dispositivo mobile, autorizzazioni con codice QR e verifiche PDA.

Tuttavia, nonostante queste tutele, continuano a verificarsi attività fraudolente e il rischio di vedersi rubare i fondi, in contanti o in altro modo, è una realtà pervasiva e pericolosa. Esploriamo insieme alcuni di questi pericoli.

Il regno delle frodi si è ampliato fino a includere le carte di pagamento contactless, che non richiedono un pin per le transazioni al di sotto di un certo limite.

Di conseguenza, i criminali sempre più avvezzi alla tecnologia sono in aumento, cercando avidamente carte di credito incustodite con occhio astuto.

Il trasporto pubblico è un luogo privilegiato per furti e molestie a causa degli spazi affollati e ristretti, che spesso coinvolgono estranei.

Lo spintone e il contatto fisico creano un ambiente in cui tale attività è purtroppo comune, in particolare sugli autobus nelle grandi aree urbane.

Il borseggio è diventato un’esperienza sfortunata e fin troppo familiare per molte generazioni di turisti.

Il metodo contactless è un’arma a doppio taglio

Il fulcro dell’allarme, in questo caso particolare, è incentrato sui treni e nasce da una fotografia condivisa sui social media.

L’immagine ha catturato un individuo con in mano un dispositivo portatile per punti vendita (POS).

Pagamento POS-oipamagazine.it

Con un movimento rapido e un suono appena udibile, questa persona può semplicemente sottrarre una determinata somma di denaro entro un certo limite.

In definitiva, tutto ciò che serve è la vicinanza al portafoglio o alla borsa in cui è conservata la MasterCard, o in altre parole, il bancomat in questione.

È risaputo che per transazioni minori, tipicamente inferiori a 25 euro, non è necessario l’uso di un codice PIN.

Il limite massimo sancito dall’Unione Europea per tali operazioni è fissato a 60 euro. Di conseguenza, i metodi di pagamento senza contatto sono in grado di eludere i tipici punti di controllo normativi, incluso il requisito di un codice PIN e la necessità di autorizzazione tramite SMS.

È fondamentale mantenere un elevato senso di cautela in qualsiasi luogo affollato, in particolare nei contesti di trasporto pubblico.

Durante l’alta stagione turistica, gli individui malintenzionati tendono a mostrare maggiori livelli di aggressività.

In queste situazioni è imperativo salvaguardare le proprie carte di credito ed evitare grandi assembramenti durante i mesi estivi.