Spesso si sente parlare di edilizia libera, un tipo di edilizia che vede al suo interno dei precisi interventi. In questo articolo andremo proprio a cercare di capire in cosa consiste e quali applicazioni ne fanno parte.
Quali sono gli interventi che rientrano nella categoria di edilizia libera? Una risposta che troverete nelle righe che seguono.
Cos’è l’edilizia libera
Si fa riferimento all’edilizia libera nel momento in cui si ha intenzione di dar vita a delle opere edili che non risultano essere troppo impattanti o pesanti e per le quali non è necessario essere in possesso di permessi né tantomeno di titoli abilitativi o comunicazioni al comune. In questo caso, vengono escluse anche tutte le pratiche edilizie.
Nella categoria di interventi di edilizia libera troviamo anche lavori di manutenzione periodica oppure con un impatto sociale per i quali lo Stato ha scelto di ridurre la parte burocratica, andando a rendere più semplice l’autorizzazione.
In questo modo nessuno sarà più costretto a presentare documenti tra cui la comunicazione d’inizio lavoro e tutte altre pratiche simili.
Attraverso il decreto condiviso dal presidente della Repubblica in data 6 giugno 2001, con un documento che prende il numero di 308, era già stata realizzata una lista di categorie di tutti quegli interventi che potevano essere realizzabili anche se non venivano specificate le opere.
Ed è per questo motivo che in molti erano dubbiosi su questo punto in particolare, un dubbio che interessava sia professionisti che non professionisti.
In una secondo momento, è stato reso pubblico, attraverso il decreto condiviso il 2 marzo del 2018, dopo la Conferenza Unificata Stato-Regioni, il Glossario, al cui interno è presente un elenco non del tutto esaustivo delle opere edilizie principali che possono essere realizzate con l’edilizia libera.
Un elenco in cui sono stati definiti anche tutti quegli interventi che non hanno bisogno di abilitazione per essere realizzati.
L’analisi del Glossario sull’edilizia libera
Il Glossario vede una divisione in 12 categorie di interventi, e per ogni voce, sono state elencate le opere principali insieme agli elementi principali che possono essere interessati dalla categoria.
Ecco quindi di quali punti stiamo parlando:
- Manutenzione ordinaria, e quindi sostituzione o rinnovamento di: pavimentazione esterna;
- riparazione, rifacimento o tinteggiatura dell’intonaco interno;
- sostituzione, riparazione o rinnovamento di elementi decorativi appartenenti alle facciate;
- sostituzione, riparazione o rinnovamento di opere di lattoneria o di impianto di scarico;
- sostituzione, riparazione o rinnovamento di rivestimento interno o esterno;
- sostituzione, riparazione o rinnovamento di serramento oppure infissi interni o esterni;
- riparazione, installazione o sostituzione dell’inferriata insieme ad altri sistemi antintrusione;
- sostituzione, riparazione rinnovamento oltre che all’aggiunta di altri elementi di rifinitura o accessori per le scale;
- sostituzione, riparazione o rinnovamento oltre che all’inserimento di elementi accessori per scala di arredo o retrattile;
- sostituzione, riparazione in messa a norma di ringhiera e parapetto.
Un elenco che continua con altre 11 categorie le quali includono:
- pompe di calore con una potenza termica non superiore a 12 kW;
- depositi di gas di petrolio liquefatti con una capacità che non va oltre i 13 mc;
- eliminazione di barriere architettoniche;
- ricerca nei sottosuolo;
- movimenti nel terreno;
- pavimentazione presso area pertinenziali;
- offerte mobili stagionali;
- manufatti leggeri presenti in strutture ricettive;
- elementi di arredo e area ludica per levare aree di pertinenza;
- opere temporanee.
Concludendo
Come già detto nelle righe precedenti, per l’edilizia libera non è necessario presentare nessun tipo di comunicazione anche se è molto importante sottolineare che, chiunque lo desideri, può comunque inoltrare al comune la CEL, ossia la Comunicazione Edilizia Libera la quale non è obbligatoria ma semplicemente facoltativa.
Il modulo in questione può essere tranquillamente scaricato all’interno del sito del comune in cui si ha intenzione di operare.
In conclusione, l’edilizia libera ha lo scopo di svincolare gli utenti dalla burocrazia per azioni che vengono ripetute di tanto in tanto tra cui manutenzione oppure azioni che hanno un impatto sociale.
Tutti i decreti che sono stati realizzati in seguito, fino a quando non è stato reso pubblico un Glossario al cui interno sono stati riassunti tutti i punti, hanno lo scopo di cercare di far chiarezza sulle azioni per le quali non è obbligatorio andare a richiedere né l’abilitazione né tantomeno i permessi.